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March 19, 2021

Viaggio (digitale) nel cinema sperimentale. Frame to Frame alla Fondazione Dalle Nogare

Maria Quinz

Che cos’è il cinema sperimentale? 
Comunemente (e questo vale per i non-appassionati, non-esperti e non-addetti ai lavori), si è soliti far rientrare il cinema sperimentale nell’unica ampia cornice della “non-fiction” (di cui farebbe parte anche il documentario) distinto dalla realtà dominante della “fiction”, ovvero da un cinema, per tradizione, di impronta principalmente narrativa. Naturalmente, questa è una generalizzazione ovvia e riduttiva, ma è vero anche che, da tempo, studiosi e critici ritengono inadeguata la definizione di “cinema sperimentale” che vorrebbe inglobare in un unico calderone una molteplicità di film e video tra loro diversissimi, accomunandoli secondo determinati aspetti. Tra questi si annovera principalmente: l’assenza di sceneggiatura, dialoghi, interpreti e messa in scena; l’autonomia produttiva dell’autore; la particolare attenzione all’immagine in sé (a partire da ogni singolo fotogramma), immagine impiegata in tutta la sua valenza percettiva ed emozionale, nella sua capacità di rappresentare il reale con veridicità, sia di manipolarlo, con tecniche di varia natura, in fase di ripresa e/o durante il processo di sviluppo e stampa; uso di supporti non necessariamente professionali (8mm, super8, 16mm) e in alcuni casi perfino assenza di dispositivi tecnologici; uso del montaggio creativo e non lineare, ovvero discontinuo, oppure rifiuto del montaggio, che viene fatto direttamente “in macchina”; trasversalità con altre discipline come pittura, musica, danza, fotografia, ecc.; rifiuto dei tradizionali canali produttivi e distributivi ed indipendenza rispetto alla censura, oltre che alle regole di mercato. Su queste basi, la varietà espressiva del cinema sperimentale risulta già ampissima…

John Cage che per primo utilizzò il termine “sperimentale” nell’ambito della musica e questo avveniva nel 1955, sosteneva che “un’azione sperimentale è quella il cui risultato non è prevedibile”. In contrapposizione a certi dogmatismi, il musicista proponeva una visione “aperta”, imponderabile e in continua mutazione dell’arte (nel suo caso la musica) definita come “sperimentale”. Oggi, alla luce dell’estrema rapidità nell’avvicendamento delle acquisizioni tecnologiche, che rendono il fronte sperimentale nelle arti audiovisive una realtà ancora più sfaccettata e sfumata che in passato, in virtù anche delle contaminazioni/contrapposizioni con i nuovi mondi del digitale ed altri linguaggi, come, per esempio, quello dei social network, potrebbe essere utile, oltre che appassionante, ritornare a fare il punto sul cinema sperimentale, ripercorrendo la sua storia, per arrivare a meglio comprendere quali nuove strade creative, finora inusitate, stia imboccando il cinema di ricerca oggi.  

(2)film frames, REcreation by Robert Breer gb agency ParisCi viene in aiuto a tal fine la Fondazione Antonio Dalle Nogare con il progetto FRAME TO FRAME: una kermesse digitale dedicata al cinema sperimentale, ispirata dalla mostra TIME OUT  attualmente in corso alla Fondazione e che porta a Bolzano l’importante opera (con 60 lavori) dell’artista Robert Breer: un autore di spicco del cinema sperimentale mondiale e che è un raro esempio di autonomia creativa. Tra i fondatori dell’avanguardia americana e pioniere del cinema di animazione, Breer ha sempre rifuggito le etichette, in virtù della piena libertà espressiva e della sperimentazione visiva attraverso molteplici tecniche e discipline, senza mai lasciarsi legare ad uno specifico movimento. 

La kermesse vedrà, da una parte, il coinvolgimento di differenti realtà nazionali e internazionali, impegnate nella promozione, valorizzazione e produzione di prodotti audiovisivi sperimentali e non (Trento Film Festival, Vienna Independent Shorts, In Between Art Film, International Film Festival Innsbruck IFFI, Lago Film Fest, Diametrale, Schermo dell’Arte, Sixpackfilm), che, con una serie di newsletter (oggi la prima), racconteranno la propria specifica attività in un’intervista, offrendo piccoli spunti di approfondimenti sui nuovi scenari del cinema di sperimentazione e consigliando, ai destinatari delle missive, un film da vedere online. Dall’altra, clou dell’evento sarà l’imperdibile appuntamento del 26 marzo in cui due importanti esperti del settore, Christoph Huber e Mark Toscano, terranno insieme una lezione nella quale racconteranno agli ospiti virtuali una parte fondamentale della storia del cinema sperimentale, dalle avanguardie del dopoguerra in Europa, fino agli anni ’70 negli Stati Uniti, portando diversi esempi significativi, oltre che l’affascinante testimonianza, di chi, come loro, conosce la realtà del cinema molto da vicino. Christoph Huber è infatti curatore presso il Program Department dell’Austrian Film Museum, dove ha co-curato diverse grandi retrospettive. È stato per molti anni critico cinematografico e redattore d‘arte per Die Presse; attualmente è redattore europeo della rivista canadese Cinema Scope e collabora con altre autorevoli testate e siti internazionali di settore. Mark Toscano è invece regista, curatore e conservatore di film, con base a Los Angeles. Specializzato nella cura, conservazione e tutela dei film d’artista presso l’Accademy Film Archive, lavora con le collezioni di oltre 100 registi e ha curato e presentato programmi in numerose sedi, tra cui MoMA, Arsenal, Eye Filmmuseum, Tate Modern, e festival a Rotterdam, Londra, Oberhausen, Zagabria, Bangalore ecc. È programmatore del Los Angeles Filmforum, e ha tenuto conferenze in varie università sul cinema sperimentale e l’archiviazione, oltre a insegnare Storia dell’animazione sperimentale al CalArts.

Buon viaggio (virtuale) e buona visione, frame to frame!

 

Newsletter tematiche dal 19.03.2021 al 26.03.2021
Lezione online con Christoph Huber e Mark Toscano: 26.03.2021, 18H 

Per ricevere le newsletter, basta registrarsi a questo link.  Il link per la lezione online sarà invece condiviso sul sito della Fondazione Antonio Dalle Nogare prima dell’evento. 

La mostra Time Out di Robert Breer è visibile alla Fondazione Antonio Dalle Nogare fino al 5 giugno 2021. Questo link può essere utilizzato per compiere un tour virtuale della mostra.  

 

Foto: fotogrammi 1977, REcreation di Robert Breer 

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