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March 5, 2021

Icebreaker di Federico Seppi nei nuovi spazi di Boccanera Gallery

Francesca Fattinger

Immagino il ruolo dell’artista lontano da quello del commentatore e, invece, vicino a quello del ricercatore o magari dell’esploratore.
Federico Seppi

Sono molto contenta di riavere l’occasione di parlare di Federico Seppi, artista trentino che in un continuo dialogo tra spiritualità e scienza, natura e artificio, occidente e oriente, ci mostra nuovi possibili orizzonti simbolici e spirituali. Avevo avuto il piacere di intervistarlo a ottobre dell’anno scorso; sono passati alcuni mesi, ma le sue parole di allora risuonano perfettamente con la sua nuova mostra, intitolata “Icebreaker” e curata da Giovanna Nicoletti.

“Icebreaker” inaugura oggi 5 marzo, sarà visitabile fino al 15 maggio 2021 ed è la prima mostra ospitata nei nuovi ampi spazi espositivi di Boccanera Gallery a Trento, in via Alto Adige 176.
Il tema conduttore, come si capisce fin dal titolo, è quello del ghiacciaio, ma non si ferma a questo, poiché il ghiacciaio a sua volta, con le sue continue metamorfosi e il suo non essere mai uguale a se stesso, in continuo movimento e trasformazione, è metafora della nostra esistenza. E così come noi esseri umani racchiudiamo in noi potenza e fragilità, anche il ghiacciaio, pur nella sua maestosità e grandezza, incarna l’aspetto più duro della crisi climatica che sta facendo soffrire tutta la natura e noi con lei.

Federico Seppi, Anchor Ice, 2020, abete rosso della Val di Fiemme e foglia argento_red fir from Val di Fiemme and silver leaf, 128,5 x 178,5 cm. Courtesy Boccanera Gallery Trento_Milano

Il ghiacciaio rappresenta la potenza della natura, di quella natura capace di trasformare gli elementi, dalla roccia alla vegetazione. È allo stesso tempo luogo di avventura e di scoperta conservando e custodendo dentro di sé la memoria degli eventi e degli esseri che lo hanno attraversato.

Il ghiacciaio è luce, perché risplende, assorbe e riflette: chi non si ricorda della meraviglia provata in mezzo al ghiaccio e al suo splendore? Nello spazio espositivo i ghiacciai si rilevano in tavole di grandi dimensioni ricoperte da foglia d’argento, graffiata, incisa e levata dall’artista: simulacri di una natura che si mostra e che subito scompare nello splendore della luce. 
Ci sono poi le immagini dei ghiacciai Stelvio, Marmolada e Adamello che, come muri astratti, creano un effetto di straniamento. Infine troviamo anche alcune sculture: esse rappresentano il movimento del ghiacciaio e ne dimostrano un aspetto estremamente interessante, cioè che  il ghiacciaio ha memoria, la contiene, la trattiene, ne è composto esso stesso, trattenendo in sé le tracce del tempo e del passaggio di ciò che l’ha attraversato e modificato. 

Federico Seppi, Flowing, 2020, legno di recupero e argentatura a guazzo_recycled wood and gouache silver plating, 180,5 x 40 cm. Courtesy Boccanera Gallery Trento_Milano

E di nuovo funziona benissimo la metafora ghiacciaio-essere umano, perché anche il ghiacciaio ha una sua pelle, su cui si imprime a sua volta quella degli elementi della montagna con cui viene a contatto: pelle contro pelle si modificano. Il legno delle tavole delle opere dell’artista traccia la mappa della terra, “una trama sottile che sembra erodere la superficie dando origine ad un movimento di onde concentriche (Minimi segni), un movimento continuo capace di trasformare la materia da solida a liquida e viceversa (Frozen river).”
Non va dimenticato il libro d’artista Hertz che raccoglie nelle sue carte la trasformazione degli elementi, attraverso il movimento per vibrazione delle polveri: è qui che i il respiro dell’universo e il momento del suo apparire risuonano assieme.

Foto courtesy of Boccanera Gallery Trento_Milano
Federico Seppi, Flowing, 2020, legno di recupero e argentatura a guazzo_recycled wood and gouache silver plating, 180,5 x 40 cm. Courtesy Boccanera Gallery Trento_Milano
Federico Seppi, Anchor Ice, 2020, abete rosso della Val di Fiemme e foglia argento_red fir from Val di Fiemme and silver leaf, 128,5 x 178,5 cm. Courtesy Boccanera Gallery Trento_Milano
Federico Seppi, Ghiacciaio Due Forni, 2020, tavola in legno di pioppo, inchiostro e foglia argento_poplar wood board, ink and silver leaf, 125 x 180 cm. Courtesy Boccanera Gallery Trento_Milano

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