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March 4, 2021

Home Studio #09: Lucas Da Tos

Alessio Posar
Home Studio è una serie di interviste e ritratti narrativi di artisti altoatesini attivi in diversi campi, invitati a riflettere sugli effetti del lockdown e del post-lockdown sul loro lavoro, sulle routine e sul processo creativo. Come sono cambiate le abitudini? Dove stiamo andando? Come ce la stiamo passando?

Penultima puntata per Home Studio e ci spostiamo nel mondo del teatro altoatesino. Si potrebbe addirittura dire che gettiamo uno sguardo dietro le quinte –ah ah ah.

Con noi oggi c’è Lucas Joaquin Da Tos, italo-argentino nato a Esperanza nel 1993. Nel 2016 si è diplomato come Attore presso l’Accademia Teatrale Veneta a Venezia, ma è dal 2015 collabora come assistente ai corsi di formazione “giovani in scena” tenuti da Chiara Visca ( sagapo Aps) per il Teatro Stabile di Bolzano. Dal 2017 conduce personalmente corsi di teatro per il Teatro Stabile di Bolzano, per l’associazione La Strada – Der Weg. Dal 2019 è formatore teatrale presso il Teatro cristallo e nel 2020, insieme a colleghi di lunga data, ha fondato la compagnia teatrale ControTempoTeatro. Come se non bastasse,  da febbraio 202 cerca di essere papà il più possibile. 

Come si svolgeva una tua giornata tipo prima della pandemia? 

La mia giornata tipo non esiste. Varia da momento e progetto a cui lavoro. Questa è sicuramente una peculiarità del lavoro dell’attore.
Diciamo che cerco di alternare momenti di studio a testi che vorrei affrontare in teatro a lavoro in ufficio per organizzare laboratori, eventi o altro.
Ho sempre fatto fatica ad avere una routine. Anzi, possiamo affermare che cerco di scappare da qualsiasi tipo di quotidianità. Prima del febbraio 2020… 

Hai un piccolo rituale o un’abitudine a cui non rinunceresti mai? 

Prima di ogni spettacolo devo ascoltare Bruce Springsteen. 

Qual è la cosa che ti rende più felice del tuo lavoro? 

Quando qualcuno ride durante lo spettacolo, perché semplicemente sta condividendo la sua felicità. E cosa c’è di meglio e di più importante del condividere la propria gioia?

Come è cambiata la tua vita durante il 2020?

Be’, dato che a febbraio è nato mio figlio, come prima cosa ho smesso di dormire . Ma allo stesso tempo ho trovato un motivo per essere sempre felice. 

E dal punto di vista lavorativo?

Sicuramente dal punto di vista lavorativo è stato più complesso. Ho dovuto rapportarmi con una serie di tecnologie che prima erano solo un accessorio ai fini del “mio” teatro. Ho dovuto filmare alcuni spettacoli e chiedermi se questo fosse comunque teatro. Mi sono chiesto, e lo faccio ancora adesso, cosa è il teatro oggi. Perché il teatro dovrebbe sopravvivere ai nostri tempi? Sto ancora cercando una risposta e mi va bene così. 

Descrivi la tua routine quotidiana durante il 2020. 

Pannolino, colazione, giro col cane, computer acceso, ricerche, video-chiamate, ricerca, pannolino, pranzo, giro col cane, computer acceso, ricerche, video chiamate, ricerca, pannolino, cena, giro col cane, e così via in un loop di pannolini e computer infiniti. Nonostante tutto non è andata tanto male.
Credo. 

Quali sono stati i momenti migliori dell’anno appena passato? 

La nascita di mio figlio.  

E i peggiori? 

L’attesa di notizie migliori. Sopratutto lo stare sul divano ad aspettare le conferenze stampa. 

Che cosa hai imparato? 

Ho imparato che la cosa più importante è non dimenticarsi mai di sorridere. Sembra un’ovvietà, ma se non lottiamo per essere felici per cosa dobbiamo lottare? Di conseguenza tutto il mio lavoro futuro andrà in questa direzione: Sto provando con tutte le mie forze ad essere un buon padre e un buon lavoratore, ma a volte è difficile. Molto. 

Si perdono pezzi per strada e si spera che quei pezzi non colpiscano nessuno, ma a volte lo fanno e non è piacevole. Per nessuno.
E quindi voglio far ridere , voglio far sorridere . Voglio stare bene . 

Che cosa scegli di portarti nel futuro? 

Tutto. Non ho motivo per buttare via nulla. Almeno per ora. Ho bisogno di guardare al futuro rimanendo ben saldo a tutto ciò che mi sto portando dietro.  

Quali sono i tuoi nuovi progetti? 

Sto scrivendo uno spettacolo sui mondiali del ‘78 in Argentina e cercando di capire come la compagnia teatrale può svilupparsi artisticamente.
Ah, e devo leggere tutta la Divina Commedia…  

Che consiglio vuoi dare agli altri creativi? 

Non esistono errori, solo nuovi inizi. 

 

Home Studio è un progetto di Alessio Posar, realizzato con il sostegno della Provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige – Ripartizione Cultura Italiana e ospitato in esclusiva da franzmagazine

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