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February 18, 2021

Home Studio 07: Christian Bianco

Alessio Posar
Home Studio è una serie di interviste e ritratti narrativi di artisti altoatesini attivi in diversi campi, invitati a riflettere sugli effetti del lockdown e del post-lockdown sul loro lavoro, sulle routine e sul processo creativo. Come sono cambiate le abitudini? Dove stiamo andando? Come ce la stiamo passando

Christian Bianco viene dalla danza sportiva, ma dieci anni fa ha deciso di cambiare vita e di diventare attore cinematografico, perché la recitazione – proprio come nella danza una coreografia può essere interpretata da un ballerino in maniera personale – permette a un attore di aggiungere se stesso, la propria visione e il proprio stile, a un ruolo per creare qualcosa di unico.

In più, Christian è presidente di Rosegarden Movie, con cui produce film e organizza workshop e corsi di recitazione.

Come si svolgeva una tua giornata tipo prima della pandemia? 

Facevo “prove su parte” dal vivo, significa che incontravo registi o produttori personalmente e interpretavo davanti a loro la parte preparata prima a casa – oppure al volo in loco, se volevano avere una cosa più improvvisata. 

Hai un piccolo rituale o un’abitudine a cui non rinunceresti mai? 

Il mio piccolo rituale è di leggere un paio di capitoli di un buon libro mentre bevo un caffè, dopo aver pranzato. Mi permette di staccare da una mattinata spesso movimentata e di preparami alle cosa che sono in agenda del pomeriggio, ricavando insegnamenti e sapere nuovo tenendo in mano un mezzo naturale e non freddo come un cellulare o portatile, per quanto comodo possa essere. 

Qual è la cosa che ti rende più felice del tuo lavoro? 

La cosa più bella e che dà la più grande soddisfazione è la possibilità di poter contribuire con la propria personalità al progetto a cui si sta lavorando. 

Perché?

Nella gran parte dei lavori della vita “normale” non si ha la possibilità di agire in maniera così creativa, perché ci si deve sempre attenere a quello che detta un superiore. 

Come è cambiata la tua vita durante il 2020?

La vita è cambiata molto, e non sempre in meglio. I contatti umani sono diminuiti molto rispetto a prima, riducendo la vita sociale in maniera incredibile. Si è passati ai contatti digitali usando dei tool come Zoom e WhatsApp, con i quali si cerca di instaurare una “semi”- normalità. 

E dal punto di vista lavorativo?

Le prove su parte, di cui ho parlato poco prima, vengono sostituiti da dei “selftape” o “casting tape”, che poi vengono inviati via Internet al richiedente. Le prove su parte come si facevano una volta si sono ridotte notevolmente.  

Descrivi la tua routine quotidiana durante il 2020. 

Lavoro moltissimo con il PC o portatile per preparare casting tape oppure videoclip. Leggo molto di più libri che trattano di recitazione oppure di videoriprese. 

Quali sono stati i momenti migliori dell’anno appena passato? 

I momenti migliori sono quando, dopo un periodo di lockdown, posso di nuovo incontrare i miei amici attori, sceneggiatori e registi di Rosegarden Movie per continuare e finire di preparare i nostri progetti. Il nostro cortometraggio “Nulla succede per caso” e il nostro lungometraggio per il cinema “His old lady” sono pronti per essere girati, quando si potrà di nuovo organizzare un set. 

E i peggiori? 

I peggiori momenti sono quelli quando viene comunicato che si è di nuovo in un lockdown duro e che di conseguenza questo incubo continua, invece di essere superato. 

Che cosa hai imparato? 

Ho imparato che, anche se ci tolgono la libertà di azione e ci limitano la vita a cui eravamo abituati, si trova sempre la maniera per andare avanti a fare le cose importanti. E soprattutto che c’è sempre la possibilità per crescere la propria personalità e competenza. 

Che cosa scegli di portarti nel futuro? 

La flessibilità e la capacità di trovare soluzioni a un problema, che è sempre risolvibile. Non esiste il fatto che un ostacolo ti ostruisca la strada in maniera tale che non si riesca ad andare avanti. 

Quali sono i tuoi nuovi progetti? 

Il nuovo progetto che fra poco inizieremo a preparare è un film medievale in costume ambientato nelle Dolomiti con gli attori di Rosegarden Movie. 

Che consiglio vuoi dare agli altri creativi? 

Non ci si deve MAI scoraggiare, per nessun motivo. Proprio in momenti storici così tristi come questo si deve cercare di mantenere il contatto con le persone che si conoscono oppure aggregarsi a istituzioni come Rosegarden Movie, per iniziare od approfondire rapporti con persone che si interessano dello stesso argomento. 

 

Home Studio è un progetto di Alessio Posar, realizzato con il sostegno della Provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige – Ripartizione Cultura Italiana e ospitato in esclusiva da franzmagazine

Foto Christian Bianco 

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