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January 7, 2021

Home Studio 01: Matteo Raffaelli

Alessio Posar
Home Studio è una serie di interviste e ritratti narrativi di artisti altoatesini attivi in diversi campi, invitati a riflettere sugli effetti del lockdown e del post-lockdown sul loro lavoro, sulle routine e sul processo creativo. Come sono cambiate le abitudini? Dove stiamo andando? Come ce la stiamo passando?

È successo che il 2020 è stato un anno molto strano. Lo sappiamo tutti, ce lo ripetiamo da mesi: le nostre vite – le nostre abitudini – sono cambiate. Ma come sono cambiate? Come siamo cambiati noi?

Sono domande che mi sono posto in modo specifico da creativo – da artista in senso lato –: una persona che vive attraverso le suggestioni e le esperienze del mondo che la circonda, e che intercetta i cambiamenti. Li fa propri e quelli lavorano all’interno. E non sono – queste qui – domande che riguardano solo me: penso che sia un momento in cui il bisogno di costruire una comunità sia sempre più forte, ed è per questo motivo che è nata Home Studio.

Grazie al sostegno della Provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige e all’ospitalità di franzmagazine – casa naturale per un progetto come questo – è stato possibile dare il via a questa rubrica. Soprattutto, grazie agli artisti e ai creativi che mi hanno permesso di gettare uno sguardo nelle loro vite, così che magari capiamo un po’ meglio anche le nostre.

Fine dell’introduzione, ora smetto di parlare e iniziamo ad ascoltare.

***

La prima puntata di Home Studio ci porta da Matteo Raffaelli, videomaker bolzanino classe ’94. Dopo il liceo si è trasferito per qualche anno in Francia per studiare cinema. Da poco ha aperto un suo nuovo canale YouTube. 

Come si svolgeva una tua giornata tipo prima della pandemia? 

Sempre diversa. La cosa che mi piace del mio lavoro è la quasi mancanza di routine – o forse una routine c’è: controllare le mail continuamente. Però capitava spesso che andassi in posti diversi a orari diversi per filmare qualcosa: un’intervista, uno spettacolo, una pubblicità, un video musicale. 

Hai un piccolo rituale o un’abitudine a cui non rinunceresti mai? 

Caffè appena sveglio o in alternativa un tè nero bello forte. 

Qual è la cosa che ti rende più felice del tuo lavoro? 

La creatività, gli incontri e i progetti sempre diversi. 

Perché? 

Perché è stimolante avere a che fare con ambienti differenti e si incontrano tante persone, spesso interessanti. 

Come è cambiata la tua vita durante il 2020? 

Molto, più solitaria e introspettiva, mi sono rimesso a studiare per conto mio alcuni argomenti che mi incuriosivano. 

E dal punto di vista lavorativo? 

Sono stato molto fortunato, il mio lavoro è così flessibile che invece di fare riprese mi sono dedicato al montaggio, quindi in pieno lockdown ho avuto qualche lavoro e facevo tutto al pc e inviavo i montaggi sui vari cloud: internet è fondamentale per un lavoro come il mio. 

Descrivi la tua routine quotidiana durante il 2020. 

In effetti il 2020 ha portato più routine nella mia vita, la mattina dopo il caffè mi mettevo a leggere mail e poi cominciavo qualche montaggio, in estate ho anche filmato due video musicali visto che c’era più libertà. I pomeriggi li passavo tra internet e libri a imparare cose nuove, ma ovviamente molto tempo l’ho anche trascorso su Netflix. 

Quali sono stati i momenti migliori dell’anno appena passato? 

L’estate ha riportato un po’ di luce e serenità dopo il primo lockdown, vedersi con qualche amico all’aria aperta e con il caldo dava una sensazione di libertà ritrovata, inoltre girare i due video musicali è stato utile a livello creativo. 

E i peggiori? 

L’autunno e il secondo lockdown non sono stati il massimo, persone a me vicine sonno state molto male, per fortuna verso Natale le cose sono migliorate. 

Che cosa hai imparato? 

Di quanto diamo per scontate tantissime cose, che se poi vengono a mancare ci rendiamo conto del grande vuoto che ci lasciano. 

Che cosa scegli di portarti nel futuro? 

Il fatto di non dare nulla per scontato. 

Quali sono i tuoi nuovi progetti? 

Mi trasferisco a Roma! Continuare col canale YouTube, e cercare di crescere lavorativamente e personalmente. 

Che consiglio vuoi dare agli altri creativi? 

Se avete la possibilità sperimentate sempre, fate esperienze, cambiate città per un po’, conoscete gente nuova, buttati in nuovi progetti e avventura, la vostra creatività vi ringrazierà. 

 

Home Studio è un progetto di Alessio Posar, realizzato con il sostegno della Provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige – Ripartizione Cultura Italiana e ospitato in esclusiva da franzmagazine.

 

Foto: Matteo Raffaelli

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