Culture + Arts > Performing Arts

December 28, 2020

Perform! 7 video-lezioni per divertirsi a scoprire la performance art

Francesca Fattinger

“Abbiamo scelto luoghi sicuri e predisposto ogni cosa: in questa lunga notte invernale 
ci troveremo per condividere esperienze e per difenderci dal freddo, 
per scacciare i pericoli e per cospirare in azioni rappresentative capaci di cambiare il reale! 
Immagineremo rituali di ospitalità per chiunque si avvicini al fuoco, 
per gli invitati così come per chi passerà in cerca di rifugio. 
Improvviseremo danze e re-enactment performativi come fossimo animali notturni, 
ma nello stesso tempo veglieremo su chi avrà bisogno di dormire e riposare.”

È il 28 dicembre e questo 2020 sta andando verso la sua conclusione, e… “per fortuna!” sento pensare a gran voce da molte e molti. Però dobbiamo ammetterlo, quest’anno sconclusionato, pieno di cadute, di sofferenza e assenze, sotto sotto ci ha regalato qualcosa di bello, di nuovo, di inaspettato. Sono sicura che anche tu che leggi troverai qualcosa da salvare. Beh, io in questo elenco ci metto un progetto bellissimo di Centrale Fies, per chi non la conoscesse si tratta di un centro indipendente di residenza e produzione delle arti performative contemporanee situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio Novecento. Centrale Fies in questi mesi ha dato vita al programma online e live “XL. BIVOUAC. I BIVACCHI DI CENTRALE FIES” in cui “si accendono fuochi per segnare la posizione e le attività del campo” a cura di Barbara Boninsegna.

Perform! Josef

Tra i vari progetti ce ne è uno in particolare di cui vi voglio parlare oggi: si ricollega a un gioco di carte intitolato “Perform!” che chiunque ami il gioco, la performance, l’arte e il divertimento dovrebbe avere nella sua biblioteca. E io infatti ce l’ho proprio davanti a me che spunta dalla scaffalatura e che mi guarda contento di essere stato preso in causa.
Si tratta di sette video-lezioni in doppia lingua italiano/tedesco, di avvicinamento e conoscenza della storia della performance art per le più piccole e i più piccoli. Ogni video avrà come protagonista artiste e artisti che hanno fatto la storia della performance art reinterpretati da due giovanissimi studenti di dieci anni Grete e Josef Sommadossi Loner.

PERFORM! Hannes e Valeria

Le lezioni sono condotte, pensate ed elaborate dall’artista Hannes Egger con la mediatrice artistica Valeria Marchi e alla fine di ogni video ci sarà una parentesi di approfondimento del curatore Denis Isaia, che disegnando un contesto puntuale darà spunti utili a genitori e insegnanti.
Questi video, girati da Roberta Segata, hanno una parte teorica e pratica da sperimentare a casa con amiche, amici e familiari in un gioco di re-enactment performativo!

PERFORM! josef e Grete 2

Ne parlo  con Valeria Marchi che mi racconta che questo progetto è collegato a un altro bellissimo programma di Centrale Fies, chiamato “Enfant Terrible” e coordinato da Stefania Santoni, che consiste in lezioni pratiche e teoriche sulla performance art storica per le scuole elementari del territorio, condotte e ideate proprio da Valeria.
Pensate agli occhi curiosi di bambine e bambini che scoprono un’arte così sorprendente come l’arte performativa, un linguaggio artistico che ci pone domande e ci fa incarnare possibili risposte. E pensate che lo stesso può accadere facendo entrare un po’ di performance art dai nostri schermi e facendola riversare nelle nostre case, nei nostri corpi e nei nostri gesti; per non parlare della potenza immaginativa e riflessiva che attiviamo solo ripensando alle performance del passato.

PERFORM! josef e Grete

Il primo video è già online e i prossimi saranno disponibili sul canale YouTube di Centrale Fies. Nella prima video-lezione si parla di una delle mie performance preferite in assoluto, per la sua semplicità e il suo essere disarmante, si intitola Singing sculpture, ed è una performance del 1969 di Gilbert & George, famosissimo duo artistico.
I due artisti, vestiti eleganti e cosparsi di trucco d’oro, si mettono in piedi su un tavolo e cantano “Underneath the Arches” di Flanagan & Allen, ballando e muovendosi a ritmo di musica. 
Il loro motto è “l’arte è di tutti”. Denis Isaia infatti alla fine del video ci riporta a una domanda per loro fondamentale, come per tanti artisti e artiste di quell’epoca: “dove sta il confine tra arte e vita?”
Voi cosa pensate? Cosa dite, proviamo anche noi? Vediamo cosa succede! 

Foto di Roberta Segata

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.