People + Views > Bloggers

December 17, 2020

Verdunstung #08: i cani sono fuora

Allegra Baggio Corradi

Arrestata la nostra corsa attraverso la tumultuosa vita dell’evaporato e vaporoso Toxites la volta precedente per concederci una sosta popolata da trasduttori e tremori, azzardiamo un ultimo scatto che ci conduca, fulmineo, al capolinea. Lo faremo nuovamente al suono di rumori colorati perché le vicende che narreremo si sviluppino in simbiosi con la colonna sonora di una vita dalle tonalità le più contrastanti e dai toni i più stridenti.

Rumore blu

Il rumore blu ha un’ampiezza costante ed è caratterizzato da frequenze alte, perciò, risulta artificiale alle nostre orecchie. Il blu è di certo un colore profondamente nobile, ma proprio perché tale porta con sé stridori e sensazioni stranianti. Risulta adeguato, quindi, per caratterizzare al meglio il conflitto che Toxites ebbe intorno alla fine degli anni Sessanta del Cinquecento con un medico di nome Lucas Stenglin. In difesa del suo mentore Paracelso, Toxites indirizzò delle invettive contro Stenglin e la sua pratica medica con dei versi al vetriolo che scatenarono l’ira dell’avversario e riaccesero nel vipitenese la miccia della migrazione.

Als er die Astronomia magna herausgab, in der unter Anderm eine himmlische Nigromantik der höllischen entgegengesetzt wird, schalt man ihn einen Nigromanticus. Er verwahrte sich dagegen, indem er sagte, er sei ein zu guter Christ, um mit Teufelkünsten umzugehen. 1566, im Jahr wo die Pariser medizinische Fakultät vom Parlament ein Verbot der, von Paracelsus vorgeschlagenen, mit Stibium (Antimonium) bereiteten Medikamente erlangte, schrieb auch der Augsburger Arzt Doctor Lucas Stenglin gegen dieselben. Toxites verteidigte sie durch ein, aus etwa 150 Distichen bestehendes lateinisches Gedicht, dessen Titel zu deutsch so lautet: Schwamm, um Stenglins Begiessung abzuwaschen. Es war noch ein grösseres Kunststück die Medizin zu besingen, als die Pädagogik oder die christliche Theologie; man muss jedoch zugeben, dass Toxites die Schwierigkeit nicht ohne Glück überwunden hat. Die leidenschaftliche Interesse, das er am Gegenstand nimmt, gibt ihm Verse ein, die besser sind, als manche seiner früheren; besonders gut geraten sind einige satirische Stellen über die bloß vegetabilische Medizin, die Stenglin allein wollte gelten lassen. Toxites verspottete die Kräutler, die die Heilpflanzen nicht zu rechten Zeit und an den rechten Orten sammeln; die Apotheker, die die Kräuter ermorden lassen und doch für gut verkaufen; die Ärzte, die meinen mit den simplicia sei alles getan, und sich nicht darum kümmern, wenn der Apotheker das Rezept nicht versteht, die Büchsen verwechselt und ein quid pro quo macht, die Inspektionen der Offizier, wo man nur gute Ware vorweist, so bald aber der Inspector zur Türe hinaus ist, die alte, abgelegene wieder an den Ort stellt. Der Rest des Carmen ist eine Apologie des Paracelsus und des Stibium; letzteres tritt als Person aus und prahlt mit seiner Macht, die verschiedenartigsten Übel zu kurieren; Toxites ist da in seinem Element, seine Rede nimmt Einein pathetischen Schwung, der uns aber, in Anbetracht des Gegenstands, ziemlich komisch erscheint.

Toxites era intenzionato a comporre un Carmen ludico, ma la risposta di Stenglin non tardò ad arrivare e con toni piuttosto accesi. La vicenda non scosse Toxites emotivamente come quando venne ucciso in quanto cittadino oppure come quando venne allontanato a causa del suo passato a detta di altri sconveniente, ma scatenò in lui comunque una reazione. Dopo sei anomali anni di fissa dimora presso Strasburgo, riprese il suo viaggiar peregrino privo di meta attraverso l’Europa tutta. Nel 1572 Toxites è ad Haguenau come consulente medico del sindaco e l’anno dopo a Salisburgo e ancora a Monaco di Baviera. Gli spostamenti si fanno sempre più intensi. Nel 1574 lo troviamo una seconda volta ad Haguenau e poco dopo a Baden Baden. Tra il 1577 e il 1578 Toxites è a Strasburgo dove coordina l’edizione di una trentina di testi di Paracelso. La medicina di Teofrasto sembra essere il suo unico rifugio. 

Rumore viola

Il rumore viola è molto fastidioso, ancora più del suo contraltare blu. Il suo sibilo è stridente e quasi insostenibile all’udito. Proprio per questo, è adeguato per colorare la morte di Toxites; una morte della quale non conosciamo nulla, salvo la data nel 1581. Morte della quale nessuno sembrò avvedersi, nemmeno gli umanisti al Nostro più cari come Johannes Sturm. Morte che non destò scompiglio né, al contrario, sollevò gli animi di nessuno. Semplicemente capitò, avvenne, ebbe luogo, accadde, successe. Toxites si spense e nell’istante esatto in cui lo fece, precipitarono nell’oblio lui e tutte le sue rocambolesche avventure, i suoi scritti, i suoi scatti, i suoi decessi da vivo, le sue mortificazioni.

Rimase solo la sua biblioteca che venne battuta all’asta qualche mese dopo la sua morte. Sappiamo che negli ultimi anni di vita fu Toxites stesso a vendere i libri più significativi della sua collezione per pagare gli studi di astronomia al figlio, perciò, tolte le gemme, non potevano che rimanere i fossili. Nel catalogo della vendita i suoi averi libreschi vennero definiti “di tutto un po’, nel complesso nulla”. Sardonicamente, una descrizione piuttosto in linea con quella che molte delle personalità a lui coeve e non – penso al suo biografo ottocentesco Schmidt – diedero della vita di Toxites nel suo complesso, ma con la quale personalmente non concordo. Piuttosto, mi piace pensare che l’ultimo respiro di Toxites pose fine al rumore viola causato dalla sua frizione con il mondo e che subito dopo, ammantato da un silenzio frastornante e una stasi forzata, egli poté finalmente dire: i cani sono fuora

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.

Archive > Bloggers

29_sven-koe_29
People + Views
genua
July 26, 2011