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October 20, 2020

Quando il design educa (non solo i più piccoli): ecco il collettivo Marameo Lab!

Claudia Gelati

Ci sono quei giorni che ti alzi la mattina e hai un ritornello in testa. Così tanto fissato nel cervello, che ti ritrovi a canticchiarlo nel tragitto che intercorre tra il letto, il bagno e la moka e te lo ritrovi persino la sera mentre lavi i piatti. Capita anche a voi, no? Due venerdì scorso avevo questo in testa “Maramao maramao fanno i mici in coro, maramao maramao, maramao mao …” . Che stranezza: le sorelle Leschan non erano tra i miei ascolti più recenti. Semplicemente il mio cervello aveva associato Alice Dellantonio, Manuela Dasser, Maddalena Aliprandi e la new entry Veronica Martini, aka Marameo Lab, a quel simpatico ritornello.

MarameoLab, TeamMa lasciamo il Trio Lescano e scopriamo invece la storia dietro all’altro gatto, quello rosso e simpatico che campeggia sui progetti delle nostre quattro. Dunque… Val Gardena, Val di Fassa, Val Badia: Alice, Maddalena e Manuela sono tre giovani creative, tutte e tre nate tra le montagne del Trentino Alto Adige, che si conoscono proprio durante il loro percorso di studio presso la Facoltà di Design e Arti di Bolzano, quella sorta contenitore/cassa di risonanza per designer e creativi già protagonista anche della nostra franz-rubrica “Designers made in BZ”. L’ambiente della facoltà di Design è ristretto e, anche attraverso il lavoro in piccoli gruppi di progetto, si respira un’aria quasi famigliare e ci si conosce quasi tutti un po’ nei paesi di una volta. 
Ed è proprio durante gli studi, che matura l’interesse delle nostre tre creative per il mondo dell’infanzia e dell’educazione, una tema vasto ed in continuo divenire che risuona parecchio all’interno dei corridoi della facoltà.
Dopo la laurea —con tre tesi legate, manco a dirlo, al design per l’educazione e per il mondo dell’infanzia– le tre si ritrovano quasi per caso lavorare insieme su un progetto di ricerca promosso dal Museo Archeologico dell’Alto Adige. E qui proprio scatta qualcosa, forse la famosa scintilla come nella storie più belle, ma sta di fatto che nasce marameolab.net, un sito web comune dove iniziare a raccoglie i progetti di ciascuna. Sapete quelle cose che nascono senza pensarci troppo, d’impulso; da un parte per avere una scusa valida per dedicarsi finalmente al portfolio (si, designers sto parlando proprio con voi) e dall’altra anche per provare a buttarsi nella mischia e guadagnare il proprio spazio. 

Marameolab, Museo della Guerra, leporello

Dopo questo primo progetto di ricerca, arriva la partecipazione al Concorso delle Dolomiti dell’Unesco e l’inaspettata vittoria, dopo un weekend intenso di lavoro. “Ma sai che alla fine insieme non si sta poi tanto male?! Che dite forse funziona…funzioniamo?!” pensano al alta voce Alice, Manuela e Maddalena. E allora si parte: dopo il sito in comune, viene così fondato ufficialmente il collettivo Marameo Lab: quattro personalità ben distinte ma con un progetto e un forte passione comune che pensano, progettano e lavorano insieme.
Nel 2019 si unisce alla banda, la talentosa Veronica Martini, anche lei laureata Unibz e, guarda un po’, anche lei una ragazza di montagna, proveniente proprio dalla Vallarsa. (Ne abbiamo parlato anche qui!)

L’idea di dedicarsi, in quanto collettivo, ad una tematica così definita come quello dell’educazione e, nello specifico, dell’infanzia nasce proprio –come abbiamo già detto– da una forte passione che accomunano le nostre quattro creative, ma anche dall’esigenza (più o meno consapevole) di voler trovare da subito una targhetizzazione importante in un settore, quello del design e della progettazione, che definire vasto è un eufemismo. 

Marameolab, Frisello, Triennale Milano, booklet.jpgIl mondo colorato e lo stile di Marameo Lab è estremamente riconoscibile e gira un po’ tutto attorno all’illustrazione che si sposa molto bene al mondo dell’infanzia. Ai progetti più grandi, Alice, Manuela, Maddalena e Veronica lavorano insieme ed è proprio lo scambio, il dialogo e la condivisione quel valore aggiunto che arricchisce i progetti. Una curiosità: il risultato è così unitario che, anche se in molti non ci credono, molte delle illustrazioni di Marameo Lab sono disegnate a quattr…otto mani! 

Il marameo-studio di Via Monte Tondo è un spazio piccolo ma colorato e accogliente, che mette allegria già dalla soglia d’ingresso. Ci sono bozze di progetti qua e là, una cassettiera grigio-metallo che però, appena, tiri uno dei suoi cassetti è un’esplosione di carta colorata e poster illustrati. C’è anche una mensola piena di libri, giochi e anche progetti firmati dalla nostre quattro creative. Ed è proprio mentre mi guardo attorno con occhi curiosi e vorrei vedere tutto che Alice, Maddalena e Veronica mi mostrano alcuni dei progetti a cui hanno lavorato negli ultimi anni. 

Tra questi progetti compaiono una serie di numeri di “Birba”, un giornalino dedicato ai bambini delle scuole ladine interamente pensato e realizzato dalle Marameo, le quali sono oltremodo orgogliose di questo progetto, sia perché il magazine è un terreno fertile dove sbizzarrirsi, esplorare nuovi stili e nuove tematiche, ma anche per un certo innato senso di apparenza al territorio e la volontà di restituirvi qualcosa. Oggi “Birba” continua ad essere prodotto ed è attualmente fruibile in tre lingue ladine differenti. 

MarameoLab, Birba #6, StoriaMaremeoLab è a tutti gli effetti un collettivo multidisciplinare, che ama muoversi su più supporti diversi. Dal magazine, alle animazioni, ai giochi in scatola: un esempio è “Gioca Quattro”, un memory per insegnare ai bimbi, prodotto dalla ditta trentina Erikson di Trento e illustrato dalle nostre quattro creative. 

MarameoLab, Gioca quattro, Erickson, packaging

Sempre per rimanere nel paese dei balocchi, c’è un altro gioco realizzato con la cooperativa bolzanina Young Inside ed ideato e illustrato da Alice, Maddalena, Manuela e Veronica, con lo scopo di spiegare a scuola ai più piccoli alcuni articoli della Costituzione. 

MarameoLab, Piccoli Maestri e Piccole Maestre, carte da gioco_2
“Da come siamo partire sei anni fa siamo cresciute molto: anche il solo fatto di avere uno spazio fisico dove lavorare (lo studio di Via Monte Tondo esiste da Gennaio 2019) è stato per noi un grande passo, che forse non avevamo il coraggio di fare prima” raccontano Alice e Maddalena, con un sorriso che si percepisce anche oltre il velo azzurro della mascherina chirurgica. 
A proposito di mascherine chirurgiche, la domanda che non posso proprio non pormi, visti i tempi non proprio rosei per nessuna attività e in particolare modo per le imprese creative: come avranno vissuto, in quanto collettivo, l’emergenza sanitaria da Covid19? 
“Io all’inizio mi ero un po’ spaventata inizialmente, perché con i musei e le scuole chiuse, diciamo, una gran parte del nostro target era bloccata” ammette Maddalena, ed è Alice a confermare che tanti workshop e collaborazioni con musei e scuole sono effettivamente saltati per cause di forza maggiore. Ma è altrettanto vero che le nostre Marameo non hanno mai spesso di lavorare, anche se da remoto. Sono stati proprio alcuni musei che, per trovare soluzioni alternative a eventi e workshop annullati, si sono rivolti alle nostre creative per sviluppare attività online, scaricabili da casa e rivolte ai più piccoli. “Anche noi, come collettivo, abbiamo proposto due attività da scaricare e stampare da casa rivolte ai più piccoli, come la costruzione di dinosauri o di animaletti del mini-zoo”, racconta Veronica, “è’ stato proprio bello perché i bambini poi ci mandavano le fotografie delle loro opere, e abbiamo trovato un modo di interagire oltre al workshop fisico” aggiunge Alice. 
Se c’è una cosa che questi lunghi mesi incerti ci hanno insegnato infatti è che, non importa quanto posso andare male (e non solo a livello di emergenza sanitaria) ma noi, la gente normale, abbiamo uno spirito di adattamento e una capacità di immaginare e re-inventarci (quasi) senza confini e volte proprio senza saperlo. 

MarameoLab, Fotoforum, flyer

E per il prossimo futuro cosa si augurano le nostre Marameo? Alice, Maddalena e Veronica provano intercettare i loro sguardi e poi scoppiano a ridere, forse perché la domanda più stupida e odiata da tutti gli intervistati, è anche la più difficile a cui rispondere. Ma alla fine proprio nel vero spirito del collettivo, ovvero di persone diverse che lavorano bene insieme, arrivano tre risposte diverse ma che si conciliano perfettamente. 
Nel prossimo futuro le nostre creative vorrebbero lanciarsi anche nel mondo dell’editoria, sfruttare il bilinguismo per partecipare anche a progetti internazionali, ma anche ritagliarsi un po’ di tempo per dedicarsi ai progetti personali, che ormai affollano i cassetti e i pensieri. 
Inoltre, nei prossimi mesi tutto il collettivo Marameo Lab si cimenterà nel nuovo ruolo di “docente” 
presso il nuovo Master di Primo Livello “Design for Children”, offerto dalla Facoltà di Design e Arti di Unibz a partire dal 2021. Ci hanno detto che ancora tutto work in progress e un po’ topsecret, ma noi sappiamo già che, sul fronte del design per l’educazione, ne vedremo delle belle e vorremo sicuramente tornare bambini. 

 

Immagini Marameo Lab

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