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January 7, 2020
Guida intergalattica per autoturisti #01
Giulia Ficicchia
Prima di portarvi con me, virtualmente parlando, voglio dirvi che quanto leggerete non è scritto da un’altoatesina, anche se il rischio per un attimo c’è stato.
Era un giugno caldissimo del 1992, mia madre, tra il sesto e il settimo mese di gravidanza, era sdraiata sotto un albero in Val Fiscalina, in Val Pusteria, convinta che da lì a un momento mi avrebbe partorito prematuramente. Se non avessi tenuto duro quel giorno e lei non fosse stata particolarmente ipocondriaca, probabilmente potrei vantarmi di essere nata all’ospedale di San Candido o quello di Brunico e in qualche modo di avere un legame a dir poco unico con l’Alto Adige. Invece è successo che ad accogliermi in questo mondo è stato un ginecologo romano, in una clinica romana e dunque quanto vi racconterò in questo mio nuovo spazio sarà per quelli come me, quelli che vengono da fuori per un tempo limitato.
Nonostante la mia distanza geografica e di vita con questi luoghi, non mi sono mai fermata all’immagine patinata di una rivista, alle cartoline che si possono acquistare per far crepare di invidia i parenti rimasti al caldo cittadino o agli scorci di una fiction. Con fare certosino, ho smesso subito di cercare il post perfetto per Instagram, ho spento il telefono, l’ho messo in una tasca e ho trovato un contatto con le persone, le tradizioni, l’imprenditoria, il cibo e molto altro.
Ogni elemento costituisce il luogo che mi ha spesso salvata quando la vita mi ha obbligata a percorrere salite: l’edicolante che ci saluta in tedesco e in italiano per non sbagliare e ci racconta del tempo che farà, il piccolo negozio nascosto in un centro di paese che raccoglie il meglio dell’artigianato di zona, il rifugio in piedi da così tanto tempo che le generazioni si contano addirittura su due mani, i pastori che scendono la sera tra i turisti a bere un bicchiere di vino o di birra per chiudere la giornata.
Improvvisamente scopriamo che c’è una realtà che, a causa delle vacanze organizzate al minimo dettaglio, abbiamo sempre messo in secondo piano, quasi dato per scontata, ma che nel suo mostrarsi poco e timidamente potrebbe svelarci molto.
Pronti allora a esplorarla insieme?
Foto Giulia Ficicchia
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