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November 25, 2019
Passo Nord: l’arte si fa in residenza.
Tappa 2: CID e Komm Tanz
Maria Quinz
In Trentino Alto Adige/ Südtirol esiste un centro regionale per le residenze artistiche, di cui forse, non sapevi: Passo Nord.
Una realtà di produzione creativa, che interseca tra loro quattro collettivi, con il comune intento di sostenere e promuovere, sul territorio e non, artisti di diversa estrazione.
Un territorio d’ospitalità, quello montano di Passo Nord, collocato sul confine nord dell’Italia, ma anche in una zona situata “a sud”: quella improntata, storicamente, dalla cultura tirolese. Un contesto, dove l’ambiente naturale ha un carattere forte, lontano dalle metropoli, ma con una marginalità aperta a sconfinamenti tra discipline e persone, per il suo essere luogo di “passaggio”.
L’ospitalità del Centro di Residenza Passo Nord - che va dall’accompagnamento curatoriale, al sostegno realizzativo, attraverso scambi con maestranze locali – si propone di far germinare nuove forme artistiche sull’idea di fondo, che i luoghi possano entrare fortemente in connessione con le impronte creative individuali. In questa visione, anche l’altitudine diventa una condizione privilegiata di osservazione della realtà, per innescare nuove traiettorie artistiche.
La rete di centri di residenza comprende quattro collettivi fortemente radicati sul territorio e attivi nel nutrire lo scenario culturale locale, con esperienze di respiro internazionale: Centrale Fies, Dro (TN); CID, Centro internazionale della danza – Oriente Occidente, Rovereto (TN); Komm Tanz – progetto della compagnia Abbondanza/Bertoni, Rovereto (TN); Cooperativa teatrale Prometeo, Bolzano (BZ).
La parola va a ora ai collettivi: CID (Centro internazionale della danza, Oriente Occidente) e KOMM TANZ (Compagnia Abbondanza/Bertoni).
Come avviene la selezione/candidatura degli artisti e creativi alle residenze artistiche di Passo Nord?
CID: La selezione degli artisti al CID avviene attraverso auto-candidatura, con la presentazione di un progetto. In seguito le compagnie e la direzione artistica intraprendono un percorso di conoscenza reciproca iniziale, che evolve poi in un invito alla residenza o, in alcuni casi, in proposta di diventare artista associato al Festival Oriente Occidente. Il CID – Centro Internazionale della Danza - sostiene, attraverso le residenze, per lo più giovani coreografi, in un percorso di crescita artistica che include dialogo e sostegno produttivo da diversi punti di vista. Il tempo che gli artisti trascorrono nelle sale del CID può variare rispetto alle esigenze del progetto artistico. Il periodo minimo è di due settimane, ma ci sono artisti che sono tornati più volte.
KOMM TANZ: A Komm Tanz si accede attraverso un bando. La compagnia è aperta a proposte anche lontane dalla propria sfera di espressione. La partecipazione finora è stata alta e sempre in crescita. La scelta, di una rosa di 5 artisti da ospitare, è sempre delicata e difficile. Ci orientiamo di volta in volta, tra le differenti declinazioni della qualità artistica, che scaturisce dalla proposta che riceviamo (emozionale, tecnica, storica, innovativa, concettuale…). Certo, nella scelta intervengono questioni anche pratiche come la composizione del calendario, che deve essere armonico e ben bilanciato, rispetto ai periodi di ospitalità da concordare insieme; o decisioni che, ad esempio, dipendono dal numero degli interpreti di cui la compagnia ospite è composta, così come dal luogo di provenienza (Italia, Europa, altro).
Un’altra variabile non meno importante, è lo stato delle cose per quanto riguarda il progetto. Il suo livello di avanzamento in termini di tempo, preparazione, maturazione, in rapporto alle caratteristiche dello spazio che offriamo: un teatro. Abbiamo individuato delle linee guida che ci permettano di mantenere una panoramica eterogenea e funzionale. Al netto di queste considerazioni pratiche il dialogo con gli iscritti al bando non può essere che, nel nostro caso, da artista ad artista. Si declina quindi anche attraverso altri linguaggi: istinto, intuizione; quel “fiuto” invisibile che non ha un vero e proprio perché, né una razionale motivazione.
Con quali modalità e tempistiche (per esempio, la durata di soggiorno), vengono organizzati progetti di residenza?
CID: Il tempo che gli artisti trascorrono nelle sale del CID, può variare rispetto alle esigenze del progetto artistico. Il periodo minimo è di due settimane ma ci sono artisti che sono tornati più volte.
KOMM TANZ: Ogni residenza dura almeno 15 giorni, che possono essere frazionati o continuativi. Agli artisti viene garantita ospitalità, la dotazione tecnica necessaria e assistenza tecnica. Sono offerti anche moduli formativi amministrativo/organizzativi e se desiderato, un confronto sul piano artistico con la direzione della compagnia.
Le residenze sono sempre finalizzate a una “restituzione” in loco, come uno spettacolo, o una realizzazione artistica?
CID: No, non sempre. Il percorso di creazione ha spesso come fine ultimo uno spettacolo o una performance. Ma non necessariamente, al termine della residenza, deve esserci un momento “di restituzione”. Tutto dipende dalle necessità del percorso, dal punto in cui la creazione artistica è arrivata, dal desiderio degli artisti. La possibilità di incontro con il pubblico c’è, ma non è obbligatoria. A volte gli artisti sentono l’esigenza di misurarsi con gli spettatori, in uno spazio protetto e di sperimentazione: sosteniamo questo tipo di necessità con prove aperte e sharing, a volte aperte a tutti, altre volte su invito, a discrezione degli artisti. Chiediamo sempre agli artisti una relazione con la comunità, ma non per forza deve essere un’esibizione: spesso gli artisti residenti conducono workshop per amatori, oppure incontrano il pubblico per un aperitivo e un approfondimento sui temi che guidano la loro indagine artistica.
KOMM TANZ: Non è necessario e non è richiesto. Il periodo di residenza è per noi funzionale e “sacro”, per la ricerca artistica e la necessaria sperimentazione. Cerchiamo di rimanere in ascolto dei desideri e delle esigenze degli artisti ospiti. A volte necessitano di intimità, altre di misurarsi con un pubblico presente o con un pubblico particolare (incontro con determinate fasce di età o con determinate professioni). In alcuni casi sono stati organizzati laboratori in teatro o all’esterno rivolti alla comunità. Qualche artista ha, per esempio, incontrato gli studenti del Liceo Artistico F. Depero di Rovereto o di altre scuole presenti sul territorio.
Esistono scambi/collaborazioni tra le diverse realtà di residenza di Passo Nord?
CID: Sì, certamente. Il CID è di base a Rovereto, come la Compagnia Abbondanza / Bertoni, tra i partner di Passo Nord. Accade spesso che gli artisti in residenza dal CID abbiano necessità di sperimentarsi in uno spazio teatrale e il Teatro alla Cartiera – spazio gestito dalla Compagnia – viene speso messo a disposizione. Ugualmente e in modo reciproco, accade con le sale del CID agli artisti di KOMM TANZ, il progetto di residenze artistiche della Compagni Abbondanza / Bertoni. Inoltre spesso i direttori delle varie realtà incontrano gli artisti in residenza nei vari spazi, per momenti di scambio e confronto, alimentando così la rete e arricchendo il percorso delle compagnie residenti.
KOMM TANZ: Si. Ci sono artisti che sono ospiti, in momenti diversi di due o più realtà facenti parte Passo Nord. Si condividono gli spazi in base alle esigenze degli artisti ospiti, si presenzia e si crea un confronto tra gli artisti ospiti di Passo Nord e le direzioni artistiche delle realtà ospitanti. In questi ultimi due anni la collaborazione con l’altro centro roveretano CID si è molto incrementata, non solo per la condivisione di spazi, calendari e necessità tecniche, ma si è lavorato anche per la creazione di progettualità comuni. Artisti che sono stati ospitati in KOMMTANZ, sono stati presentati nella programmazione del Festival e/o sono diventati artisti associati.
C’è stato qualche progetto di residenza in passato, che ha lasciato il segno?
CID: Il CID offre residenze artistiche da parecchi anni e i progetti che hanno lasciato il segno sono probabilmente quelli che più sono riusciti a coinvolgere la comunità e il territorio in cui viviamo. Sharon Friedman è stato a Rovereto in due occasioni, nel 2014 e nel 2018. In entrambi i casi il coreografo israeliano ha lavorato con volontari del territorio – oltre 70 persone tra danzatori e musicisti – dando vita a performance presentate in occasione del Festival Oriente Occidente. Il 31 agosto 2014 in particolare, alla Campana dei Caduti di Rovereto, un folto gruppo ha danzato all’alba, davanti al sorgere del sole. Un’esperienza nata da un periodo di residenza che la città di Rovereto ricorda come un momento di comunità. Per noi è infatti importante, che ciò che accade nelle sale – danza, non rimanga appannaggio della “comunità artistica”, ma diventi spunto di riflessione, materiale creativo, esperienza estetica per l’intero territorio, in uno scambio che riveli i tratti di unicità dello spettacolo dal vivo, ma anche dell’arte intesa come strumento di trasformazione. Altra residenza artistica che ha certamente lasciato un segno è quella di Pietro Marullo, artista italiano di base a Bruxelles, rivelazione della scena contemporanea nazionale, che ha mosso i primi passi del suo lavoro più importante proprio al CID: WRECK – questo il titolo della sua produzione – ha infatti viaggiato per i cinque continenti con oltre 60 repliche in tutto il mondo.
KOMM TANZ: Ogni artista lascia piccoli o grandi segni: spesso l’inizio di un percorso può racchiudere i semi (segni) più importanti, distintivi e quindi caratterizzanti della nascente creazione. Altri lavori più maturi, o semplicemente più avanti, nel processo di creazione descrivono “segni” che sono già più “disegni” e quindi naturalmente più compiuti all’interno del quadro scenico. Certo abbiamo amato più qualcuno di altri…e per qualche brutto anatroccolo “claudicante” in scena, siamo stati con Andersen: speranzosi di meravigliose metamorfosi finali.
Foto Credits: Passo Nord
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