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November 18, 2019

Passo Nord: l’arte si fa in residenza.
Tappa 1: Centrale Fies e Cooperativa teatrale Prometeo

Maria Quinz

In Trentino Alto Adige/Südtirol esiste un centro regionale per le residenze artistiche, di cui forse, non sapevi: Passo Nord.

Una realtà di produzione creativa, che interseca tra loro quattro collettivi, con il comune intento di sostenere e promuovere, sul territorio e non, artisti di diversa estrazione. Un terreno d’ospitalità, quello montano di Passo Nord, collocato sul confine nord dell’Italia, ma anche in una zona che si trova “a sud”: quella improntata, storicamente, dalla cultura tirolese. Un contesto, dove l’ambiente naturale ha un carattere forte, lontano dalle metropoli, ma con una marginalità aperta a sconfinamenti tra discipline e persone, per il suo essere luogo di “passaggio”.

L’ospitalità del Centro di Residenza Passo Nord - che va dall’accompagnamento curatoriale, al sostegno realizzativo, attraverso scambi con maestranze locali – si propone di far germinare nuove forme artistiche, sull’idea di fondo, che i luoghi possano entrare fortemente in connessione con le impronte creative individuali. In questa visione, anche l’altitudine diventa una condizione privilegiata di osservazione della realtà, per innescare nuove traiettorie artistiche.

La rete di centri di residenza comprende quattro collettivi fortemente radicati sul territorio e attivi nel nutrire lo scenario culturale locale, con esperienze di respiro internazionale: Centrale Fies, Dro (TN); CID, Centro internazionale della danza – Oriente Occidente, Rovereto (TN); Komm Tanz – progetto della compagnia Abbondanza/Bertoni, Rovereto (TN); Cooperativa teatrale Prometeo, Bolzano (BZ).

 La parola va a Centrale Fies e a Cooperativa teatrale Prometeo, che ci raccontano la loro proposta di residenza per Passo Nord. Seguirà un’intervista successiva ai due collettivi di Rovereto.

evento Passo Nord

Come avviene la selezione/candidatura degli artisti e creativi alle residenze artistiche di Passo Nord?

CENTRALE FIES: Centrale Fies da 20 anni lavora quotidianamente alla cura e all’ospitalità di compagnie/artisti italiane e straniere, avendo come mission principale –oggi riconosciuta dal Ministero – di sviluppare, integrare, far crescere e riproporre altrove le opere in residenza. Le modalità di selezione e di candidatura sono due: la prima attraverso un bando internazionale annuale (Live Works) al quale arrivano circa 400 application, selezionate da un team di curatori con differenti visioni (Barbara Boninsenga, founder e direttrice artistica di Centrale Fies; Daniel Blanga Gubbay, Direttore artistico del Kunstenfestivaldesarts; Simone Frangi, curatore indipendente e docente ordinario l’Accademia di Belle Arti di Grenoble, Senior curator di School of Waters, 10° edizione Biennale del Mediterraneo/San Marino 2020). La seconda selezione, avviene attraverso la scelta e l’invito diretto da parte della Direzione artistica di Centrale Fies, nella persona di Barbara Boninsegna. Ogni anno vengono ospitate 30 realtà tra compagnie e artisti.

Aprirci al di là dei confini europei, pur essendo “residenza di montagna” e non urbana, lo si può vedere come un timido tentativo di rompere la narrativa che vuole l’Europa come unico luogo di visioni artistiche legittime: siamo interessati a dismisura all’ibridazione. Cerchiamo di implementare la circuitazione in territori che vengono a torto considerati periferici nel sistema dell’arte, sia in termini geopolitici che istituzionali. Ecco perché ci interessano non solo grandi luoghi di produzione, ma anche luoghi di ricerca e sperimentazione. Tra gli obbiettivi anche quello di praticare o quantomeno cercare quella forma di coerenza tra contenuti e struttura, in termini geopolitici: lavori che possano avere una vita anche in Africa, nel medio oriente o nel modo arabo e non solo in Europa e America. 

COOPERATIVA TEATRALE PROMETEO: Per il momento non abbiamo emesso alcun bando, in quanto abbiamo offerto agli artisti l’adesione su chiamata diretta. La selezione avviene con la frequentazione, da parte dei nostri collaboratori, sia dei Festival nazionali di teatro più accreditati (in particolare per Teatro Ragazzi; come ad esempio il Vimercate Ragazzi Festival, o Palla al Centro, o Segnali), sia del Torino Fringe Festival, con il quale abbiamo stipulato una convenzione che stabilisce che ogni anno almeno un’artista/compagnia presente al Festival, venga da noi ospitato/a in residenza. Un’ottima fonte di conoscenza delle realtà emergenti è poi rappresentata da In-box, rete della quale facciamo parte, che ci permette di visionare, in video integrali, decine di spettacoli prodotti in tutta la nazione.

 Con quali modalità e tempistiche (per esempio, la durata di soggiorno), vengono organizzati progetti di residenza?

CENTRALE FIES: Centrale Fies attua il suo progetto di residenza lungo tutta la durata dell’anno: generalmente il periodo minimo è di due settimane. Agli artisti vengono offerti vitto, alloggio, scheda tecnica, assistenza al montaggio tecnico, la possibilità di scegliere tra 5 spazi con misure e caratteristiche differenti (due sale teatrali attrezzate, e tre spazi attrezzabili a seconda delle varie esigenze). I progetti artistici possono essere accompagnati con modalità diverse: nel caso del bando internazionale Live Works, Centrale Fies mette a disposizione di 9/12 artisti selezionati una free school –in una prima fase gestita dai curatori del bando, ai quali si aggiungono –nella fase finale del progetto- un gruppo scelto di curatori internazionali che cambiano di anno in anno e provengono da altre strutture di residenza, teatri, musei, biennali dai 5 continenti. Tutto questo nella filosofia di un’idea di curatela “esplosa” capace di far fronte alla sempre più irradiata possibilità/volontà di connettere culture, pubblici, paesi, realtà: ecco che una curatrice di origini africane avrà una visione sul lavoro di un’artista iraniana o europea differente da Vengono proposte sempre curatela, consulenze tecniche, amministrative, organizzative, di produzione, comunicazione, posizionamento. Inoltre le reti europee di cui fa parte Centrale Fies diventano molto spesso opportunità di produzione, circuitazione e di altre forme di residenza all’estero.

COOPERATIVA TEATRALE PROMETEO: Non abbiamo regole precise, tranne la durata minima della residenza stabilita in quindici giorni, anche non consecutivi. L’artista/compagnia si sente così libero/a da vincoli temporali potendo suddividere il proprio progetto artistico in più periodi secondo necessità. Rimane fissato, per il/i periodo/i suddetto/i un compenso minimo garantito, regola condivisa da tutte e quattro le realtà che costituiscono Passo Nord. Garantiamo poi l’alloggio, anche se tuttora non è ancora agibile la foresteria che ci era stata inizialmente offerta.

 Le residenze sono sempre finalizzate a una “restituzione” in loco, come uno spettacolo, o una realizzazione artistica?

CENTRALE FIES: Le residenze artistiche non sono sempre finalizzate alla restituzione, ma si concentrano sul processo dell’opera e sulle esigenze che possono emergere durante il percorso. Possiamo dire che tutte le residenze sono finalizzate invece alla “creazione”: di uno spettacolo, così come di una ricerca studio, o di un immaginario.

COOPERATIVA TEATRALE PROMETEO: No, qui viene lasciata massima libertà ai nostri ospiti: sta a loro decidere o meno se “restituire”, e con quali modalità, il risultato della loro permanenza da noi.

 Esistono scambi/collaborazioni tra le diverse realtà di residenza di Passo Nord?

CENTRALE FIES: Per la creazione di Passo Nord abbiamo affrontato sessioni di lavoro collettive, alle quali hanno preso parte non solo le Direzioni artistiche ma anche i dipartimenti di comunicazione, amministrazione, organizzazione e produzione. Dal naming, alla creazione del logo, dalla tone of voice dei social, immaginari fino ad arrivare a strategie collettive di sviluppo del progetto Passo Nord in relazione ad altri soggetti del territorio.

COOPERATIVA TEATRALE PROMETEO: Si sta cercando di lavorare affinché le sinergie siano sempre maggiori.

 C’è stato, in passato, qualche progetto di residenza che ha lasciato il segno?

CENTRALE FIES: In 20 anni di ospitalità, tutti gli artisti hanno lasciato un segno: non solo hanno sviluppato il loro progetto, ma hanno dato a noi l’opportunità di crescere e sperimentare, percorrendo una strada comune che in questi anni ci ha portato (artisti e Centrale Fies) ad avere riconoscimenti importanti. Due Leoni d’Oro e uno d’Argento alla Biennale di Venezia nelle tre discipline teatro (Anagoor), danza (Sciarroni), Arte (Lina Lapelyte), negli ultimi due anni; a vincere un premio UBU come miglior spettacolo dell’anno 2018 (Sotterraneo); importanti presenze nelle più importanti Biennali internazionali come Casablanca (Marocco) e Sharjah (emirati arabi); Il progetto Live Works, assieme ad alcuni artisti in residenza, è stato scelto per rappresentare l’Italia, sul fronte internazionale, al Palais De Tokio di Parigi.

COOPERATIVA TEATRALE PROMETEO: Un’artista presente da noi già per il secondo anno, Santija Bieza, ha partecipato con una sua performance all’Urkult Festival ad Auna di Sotto (BZ). Lo stesso progetto, in ulteriore elaborazione proprio in questi giorni, parteciperà al Festival di teatro Danza Alps Move. Essendo la nostra una residenza “giovane” possiamo, per ora, parlare maggiormente di futuro che non di eventi passati. Un gruppo musicale, diretto da Marcello Fera, è al lavoro sulle fasi finali del progetto Bellanöva, che, in varie sessioni, ha prodotto il suo primo CD, attualmente in fase di missaggio ed editing. Contiamo di presentarlo al pubblico in una serie di concerti sul territorio tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Il gruppo proseguirà poi il suo percorso in una serie di concerti nazionali. Il collettivo Diane, che si occupa di produzione audiovisiva, sta lavorando ad un progetto sul Lager di Bolzano, che senz’altro sarà presentato al pubblico in una serie di eventi in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Bolzano. Ci saranno poi, senz’altro, ulteriori novità.

Foto Credits: Passo Nord

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