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November 11, 2019

Cinema, dibattito e idee in discussione: una rassegna sul conflitto israelo-palestinese

Abram Tomasi

Una volta esisteva il cinema. Gli intellettuali si ritrovavano nei Café e nei salotti, guardavano brevi pellicole e ne discutevano insieme. Accesi dibattitti, atmosfere sature di idee e nuvoloni di fumo. L’arte era rivoluzione e lo spettatore si sentiva attore, con il potere di cambiare le cose. Quesi consessi si vedono bene nel film The dreamers di Bernando Bertolucci e in tantissimi altri film che raccontano, non senza nostalgia, la pratica del cinema, quello di una volta.

Non è morto, il cinema. Esiste ancora oggi, ma ha forse perso quell’aurea, quello charme e quella magia che descrive Giuseppe Tornatore nel classico italiano Nuovo Cinema Paradiso. Cosa è cambiato? Oggi il cinema non è più, per forza, un fenomeno collettivo. Per guardare un film non serve necessariamente uscire la sera, entrare in un cinema, comprare un biglietto e sedersi su una poltrona rossa con in mano dei popcorn. Si può stare sdraiati nel letto o sul divano, magari sotto le coperte, con il pc aperto su Netflix o qualsiasi altro portale.  

Eppure, a volte succede che – se nessuno ci suggerisce un film o se quel film non è in programmazione al cinema dietro casa o all’interno di una rassegna – noi quella storia non la verremo mai a conoscere. Quante volte ci è capitato? Senza i consigli degli altri, io non avrei mai visto i film di Wes Anderson, Xavier Dolan e di tantissimi altri. Storie di cui poi mi sono innamorato. Questa volta, allora, sono io a consigliarvi un progetto di cinema, molto attuale e altrettanto forte.  

Alla Libera Università di Bolzano è in corso una rassegna cinematografica sul conflitto israelo-palestinese. Le pellicole raccontano di identità, di cultura e di acculturazione. Ma soprattutto, di questi concetti siano fondanti per le nostre idee di accoglienza e di accettazione. Perché? Per ripensare alle nostre convinzioni e renderci di nuovo disponibili a comprendere qualcosa che pensavamo di conoscere. 

Il conflitto israelo-palestinese è qualcosa di terribilmente vicino e di incredibilmente reale. Talvolta non ci pensiamo perché siamo così abituati al semplice fatto che ci sia. È qualcosa che esiste e che sembra impossibile fermare. Almeno, così ci hanno sempre raccontato. Eppure, se cerchiamo di andare sotto la superficie, cosa sappiamo davvero di questa guerra? È uno dei maggiori esempi di polarizzazione politica, capace di avere ripercussioni sulle idee e sul discorso politico dell’Occidente. Questo conflitto così complesso, è stato a lungo ed è tutt’ora oggetto di analisi da parte di diversi mezzi di comunicazione, all’interno e all’esterno del mondo arabo e israeliano: il teatro (tra gli altri David Hare), la letteratura, la poesia, l’arte contemporanea e l’architettura. Si pensi al padiglione israeliano alla Biennale Architettura di Venezia: In Status Quo: Architecture of Negiotiation che rappresenta in miniatura le formazioni politiche globali. Ma è il cinema il mezzo attraverso cui il conflitto ha trovato forse la sua forma di espressione ideale per l’analisi politica e culturale.

La rassegna bolzanina, che si interrogherà proprio su questo tema, è organizzata dalla Facoltà di Economia e Management, in particolare dall’idea originale del professore Roberto Farneti, in collaborazione con Alberto Stenico, presidente di Antenna CIPMO, e con l’associazione culturale studentesca Kikero. Ogni film sarà presentato da un relatore e seguito da una discussione. Per ricreare accesi dibattiti, atmosfere sature di idee e nuvoloni di fumo. Come succedeva una volta, durante l’esperienza collettiva del cinema.

Allora, prendete l’agenda e segna le prossime proiezioni: 

13.11 L’idolo, di Hany Abu-Assad – audio e sottotitoli in italiano. Relatore: Marco Angelucci, giornalista

27.11 The insult, di Ziad Doueiri – audio e sottotitoli in inglese. Relatore: Paul Renner, teologo

11.12 Das finstere Tal, di Andreas Prochaska – audio e sottotitoli in tedesco. Relatore: Roberto Farneti: professore alla Libera Università di Bolzano

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