Josef

August 28, 2019

A Trento, un museo per scoprire il genio del volo Gianni Caproni

Text Francesca Fattinger

Voglia di sognare di volare? Voglia di scoprire il nostro passato? Voglia di un bel mix delle due cose? E allora altro che tuffo al lago, tuffatevi in un museo sui generis: il piccolo ma carinissimo Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento. A sud di Trento, vicino all’aeroporto di Mattarello, possiamo scoprire la storia dell’aeronautica fin dal suo inizio, cioè dai primi anni del 900, grazie all’avventura della famiglia Caproni e delle sue industrie.
Gianni Caproni, trentino d’origine, nato ad Arco nel 1886, è stato ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere nell’aeronautica italiana, e costruì il suo primo velivolo a motore dopo la sua esperienza belga già prima del 1910, anno in cui fondò la Caproni, impresa metalmeccanica tra le più importanti industrie aeronautiche italiane.

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Sia per quanto riguarda il completamento del prototipo del suo primo velivolo così come la fondazione della sua impresa, Gianni Caproni dovette trasferirsi in territorio italiano vicino a Milano, poiché la sua terra natia, allora territorio austro-ungarico, non gli dava le possibilità logistiche di compiere i primi esperimenti di volo. Inoltre i suoi sentimenti irredentisti, trasmessigli dalla sua famiglia, lo spinsero a compiere questo passo. Fu lì infatti che progettò e realizzò aerei che vennero impiegati dalle maggiori nazioni dell’Intesa nel corso della prima guerra mondiale. Negli stabilimenti milanesi continuarono incessantio le sperimentazioni e le innovazioni e ogni volta che un modello superava l’altro non veniva buttato via nulla, ma, grazie anche all’aiuto e al sostegno della moglie Timina Guasti, veniva conservato come testimonianza della storia dell’azienda e dei progressi tecnologici via via raggiunti. Non solo venivano conservati i materiali di produzione o i velivoli, ma ad essi cominciò ad affiancarsi la conservazione di documenti storici, materiali artistici, progetti e disegni tecnici.caproni 12

Il primo vero e proprio museo venne fondato a Taliedo, un quartiere di Milano dove si trovavano le officine della ditta, già nel 1927, per poi trasferirsi durante la Seconda Guerra Mondiale in provincia di Varese e riaprire solo negli anni Sessanta, ma è il 3 ottobre 1992 che è stata inaugurata la sua sede attuale a Trento. Il museo della storia dell’aeronautica  è stato da sempre impegnato a conservare e restaurare le collezioni delle industrie Caproni, ormai chiuse. Per collezioni si intendono sia gli aeromobili sia i documenti e le opere artistiche di cui, come detto precedentemente, si era preso cura Gianni Caproni con la moglie fin dall’inizio della storia della sua azienda, e che sono di fondamentale importanza per ogni ricerca sulla storia dell’aeronautica fin dai suoi albori. Dal 2019 la gestione del Museo è di competenza della Fondazione Museo storico del Trentino, parte della Rete Trentino Grande Guerra, un sistema mussale territoriale della provincia autonoma di Trento che conserva e valorizza il patrimonio legato alla Prima Guerra Mondiale e ospita una delle collezioni di velivoli più importante e antica di tutto il mondo!

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Il velivolo più antico conservato è un Ca.6, il sesto aeroplano progettato e costruito da Gianni Caproni nel 1911, che riusciva ad alzarsi solo di pochi metri, ma è solo uno dei tantissimi modelli conservati, così come lo scafo centrale dell’idrovolante Caproni Ca.60, sperimentato la prima volta nel 1921, decollando sul lago Maggiore, dove precipitò in acqua danneggiandosi in modo molto grave. Oltre ai bombardieri progettati per la prima guerra mondiale si possono vedere anche i primi aerei di linea che cominciò a produrre quando a conflitto finito ne 1918 Caproni dovette riconvertirsi per il mercato dell’aviazione civile.

Per esperti e non, per adulti e bambini, per famiglie, o semplicemente per curiosi…questo museo non può che affascinare davvero tutti! Oltre ai velivoli molto spesso integri, ci sono tantissimi reperti storici di eliche, motori e altri cimeli, documenti e fotografie, nonché opere d’arte figurativa, che, soprattutto grazie alla sensibilità della moglie, andarono fin dall’inizio ad arricchire la loro collezione. Infine in una sezione del museo si può realizzare un sogno che accomuna un po’ tutti, perché con la postazione di simulatori storici  si può pure… volare!

Museo dell’aeronautica Gianni Caproni
Via Lidorno 3
38123 Trento
museocaproni.it

Foto: Museo dell’aeronautica Gianni Caproni 

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