Josef

August 22, 2019

Livre d’Or 03. Goldenstern

Anna Quinz
Livre d'Or - il "libro degli ospiti" secondo la lingua francese - è una mappa emotiva dei luoghi dell'accoglienza altoatesina. Un racconto - di hotel in hotel - scritto per fermare tutto ciò che qui è stato visto e sentito, un diario di viaggio, una testimonianza di passaggio, una dedica personale e sentimentale a tutti quegli hotelier visionari capaci di creare luoghi di sospensione ed evasione - magari anche fugace e momentanea - dal valore inestimabile.

La prima cosa, l’intricata e sensibile stratificazione di scale di arenaria, balaustre in ferro battuto, porte in legno antico e funambolici abbaini, lungo i quali si snocciolano –  uno dopo l’altro – gli spazi della casa.

 Fin dal primo passo sul primo gradino di pietra, il centro brulicante, il chiasso scomposto e festoso dei Portici, la luce e le ombre della giornata tardo estiva, restano indietro, eppure, ancora accanto. Non è una fuga metropolitana, la nostra. Il senso di questo luogo, lo sentiamo chiaramente, non sta nell’essere fuori dalla città, ma piuttosto di entrarci ancora più dentro, fin nel suo corpo più profondo: le scale come vene, ogni spazio comune un’articolazione, gli appartamenti come organi vitali, le antiche mura la spina dorsale. 

Öffent 07

La città (non “una” città, ma esattamente questa ed esattamente qui), nel suo essere e nel suo essere stata, freme lungo queste antiche mura tra le quali si sono incrociate, susseguite e dipanate le vite di tante famiglie bolzanine. Caratteri, personalità, identità diverse, che hanno portato e lasciato nel correre dei secoli i propri gusti, il proprio stile, il proprio senso dell’abitare. E ancora, amori e avventure, partenze e ritorni, desideri e illusioni, discussioni e pacificazioni, parole piccole e grandi riflessioni, silenzi, sonni tranquilli e sogni magnifici. 

La seconda cosa, allora, l’immaginare le vite intestine che la casa ha vissuto e che, come in ogni corpo, anche qui si sono provate sulla pelle, sentite nelle ossa e filtrate tra le dita.

Seguendo i drappeggi degli affreschi riemersi, immaginiamo chi secoli fa li ha desiderati, pitturati, osservati con orgoglio e ammirazione. Nobili segni che delimitano il destino di questa casa, incastrata nella grande arteria del traffico commerciale cittadino, fin da quando esiste, la città. Un orecchio attento può ancora sentirle, le voci di mercanti e bottegai che nella via gestivano i propri affari e sopra la via, il proprio privato. Le stufe in maiolica a scaldare le notti invernali, porte segrete a custodire i tesori riportati da esotici commerci, i pavimenti in legno a far risuonare i passi di ogni visitatore, i raffinati soffitti e i loro stucchi finemente decorati a firmare la nobiltà dei residenti.

CZ4B0825E ancora, le volte a crociera che mimano l’ampiezza dei cieli, i terrazzini affacciati su giardini segreti che risvegliano il senso e la nostalgia della natura via via sempre più lontana dal crescere incessante non di piante ma di palazzi, il tetto aperto sulla vastità del dolomitico giardino di rose e di pietra: sono tanti i segnali che lasciano intravedere come qui dentro fosse possibile non sentirsi mai chiusi, mai fermi, mai schiacciati dalla città ma piuttosto pronti a partire per il prossimo viaggio o a ricordare l’ultimo appena concluso. Viaggiatori, avventurieri, esploratori e sognatori… anche loro devono aver abitato in questi appartamenti.  

Le meraviglie incastonate nel tempo, si specchiano nei dettagli contemporanei, nei mobili, nei tessuti, negli accessori che vestono lo spazio. In ciascuno ritroviamo un ricordo, una suggestione, un accenno sensibile ad altri luoghi, oltre le montagne, oltre il mare oppure a pochi passi da qui. 

La Venezia aperta sul mondo compare nel grandioso lampadario in vetro di Murano che sovrasta le colazioni, la Vienna della Belle Epoque si accomoda nei ripetuti intrecci in Wienergeflech, l’Oriente misterioso si rivela nei tappeti marocchini o nelle carte da parati dalle inedite fantasie, l’Alto Adige tradizionale si mostra in massicci tavoli in legno o nel susseguirsi di quadri e stampe che illustrano la vita locale di un tempo, lo stile del nord si palesa in oggetti e arredi vintage dal design ricercatissimo per forma e funzionalità. CZ4B0975L’avvicendarsi di strati, miscellanee e rimandi – storici o geografici che siano – è così intenso e così radicato nelle materie e nelle arterie di questo luogo dell’accogliere urbano, da farci desiderare di accomodarci su ogni divano, dormire in ogni letto, attardarci ad ogni tavolo, affacciarci su ogni Innenhof. Il percorso in ascesa dalla strada al tetto è un labirinto di bellezza, un amalgama organico indissolubilmente allacciato al corpo della nostra città – antica e moderna, contrastata e omogenea, vicina e lontana, fantasiosa e complessa – della quale questa casa è straordinaria ambasciatrice.

Grazie. Siamo stati bene qui.

  

Goldenstern Townhouse
Via Dr.-Josef-Streiter 53
39100 Bolzano 
goldenstern.it

 

Foto: Anneliese Kompatscher

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