Josef

August 5, 2019

Livre d’Or 02. Villa Arnica

Anna Quinz
Livre d'Or - il "libro degli ospiti" secondo la lingua francese - è una mappa emotiva dei luoghi dell'accoglienza altoatesina. Un racconto - di hotel in hotel - scritto per fermare tutto ciò che qui è stato visto e sentito, un diario di viaggio, una testimonianza di passaggio, una dedica personale e sentimentale a tutti quegli hotelier visionari capaci di creare luoghi di sospensione ed evasione - magari anche fugace e momentanea - dal valore inestimabile.

La prima cosa, il parco. Nel ventre del paese, si nasconde allo sguardo esterno, per poi aprirsi esuberante, appena varcata la soglia. 

Tra corridoi verdi, grandi alberi a dilatare l’ombra, orti carnosi e palme che riflettono il languore del Mezzogiorno, è la parentesi odorosa del parco ad accoglierci all’interno di questo piccolo nuovo regno, ameno, intimo e felicemente appartato. L’istinto ancestrale di abbandonare le scarpe dietro ai nostri passi e far scorrere i piedi nudi sulla terra e sul prato ci indica il cammino, l’acqua liscia della piscina, ci chiama a sé. E noi – naturalmente – rispondiamo al richiamo. Ci avviciniamo, facciamo scorrere le dita sulla cresta liquida, ci sediamo sul bordo, lasciamo rimbalzare le gocce sulla pelle e la luce sulle spalle.  

_PAB9062E dopo il verde ondulato delle piante e l’azzurro rettangolare dell’acqua… la seconda cosa, è il giallo. 

Il giallo del sole che ci osserva dall’alto nel luminoso pomeriggio estivo. Il giallo morbidissimo degli asciugamani perfettamente ripiegati ad aspettare pazienti le nostre immersioni. Il giallo a righe bianche degli ombrelloni, silenziose vedette del nostro benessere. E ancora, i gialli intensi del contrasto botanico che definisce questo giardino di meraviglie: quello dei limoni nodosi che troviamo sul tavolo della pool house e che sanno di mare e quello del fiore aromatico che dà il nome alla casa e che, invece, sa di montagna. Infine, il giallo delicatissimo dei tessuti che vestono i cuscini, da quelli dolcemente poggiati su sedie e divani che circondano la piscina, a quelli orizzontali dei lettini nei quali non vediamo l’ora di affondare per un bagno di sole, a chiudere il cerchio cromatico di giallo in giallo. 

_PAB9039Questi intrecci tessili così accuratamente orchestrati, fanno da contrappunto agli intrecci della paglia e del vimini, materici fili conduttori tra esterno ed interno, tra sensazioni del nord e richiami del sud, tra qui e altrove, tra vacanze presenti e vacanze passate. 

Soprattutto nell’ombreggiata pool house si scrivono trame impagliate: i cappelli sparsi sono come trofei di spiagge conquistate, gli intrighi dei grandi lampadari illuminano l’atmosfera appena la sera inizia la sua discesa e le tante sedute invitano a fermarsi per un po’. A leggere una rivista attentamente selezionata, a conversare amabilmente con i vicini di stanza arrivati da lontano, sgranocchiare le fragranti verdure dell’orto e appena scottate sul fuoco della griglia. 

Gli oggetti che ci circondano, dalle suggestioni del design ci portano in quelle del viaggio, sospeso nel tempo della storia e nello spazio della geografia. Un accenno di Mediterraneo, il ricordo della riviera degli hivernants, un vago indizio d’Oriente, il fascino sahariano e coloniale, la California cinematografica degli anni d’oro, un’allusione ai profumi di Provenza, l’esotismo tropicale… è un gioco di echi e di rimandi, di appunti garbati che concorrono con grazia a dare il senso di questo ambiente certamente altoatesino, eppure per nulla banalmente montano. 

_PAB8930Continuando a seguire le curve ordite da paglia e vimini, lasciamo il sole fuori ed entriamo. 

In un tempo ormai remoto, la villeggiatura era quel lungo soggiorno estivo passato in villa, lontano dalla vita urbana, nella salubre aria della costa o della campagna. E il luogo privato e nobile che ospitava questo risiedere lento e dilatato, portava il nome di “villa di delizia”. È esattamente questo, ciò che troviamo ad aspettarci all’interno: un susseguirsi di deliziose scoperte, sparse e diffuse nello spazio, così ben adattato all’accoglienza contemporanea eppure ancora capace di evocare il suo passato. _PAB8892

L’ampio ingresso che lungo le volte guida i nostri movimenti in villa, un salotto luminoso con un vecchio giradischi che sta per suonare, angoli appartati dove le ricche librerie fanno pregustare il piacere della lettura, balconi segreti anch’essi vestiti di vimini che dialogano con il parco sottostante, ariosi corridoi che si snodano di piano in piano, stanze ricche di particolari così curati che vorremmo viverci dentro… L’impressione che ci prende, muovendoci nel silenzio e nella quiete tra dentro e fuori, è che tutto questo sia stato creato da menti, cuori e mani espertissime, appositamente per noi. Che siamo solo in due – come questa nuova villa di delizia dal raro e inestimabile destino “adults only” – vuole.   

Grazie. Siamo stati bene qui, 

Anna Quinz 

 

Villa Arnica
Via Andreas Hofer 11
39011 Lana 
villaarnica.com

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