Music

April 4, 2019

Buntspecht a Dobbiaco: un mix di generi, culture ed energie

Text Claudia Preziuso
Photography Nina Harrasser

Il Centro Culturale Grand Hotel Dobbiaco è da vent’anni la sede di eventi di musica classica di spessore internazionale. Sono a tutti note le Settimane Musicali Mahleriane che ogni estate affollano le sale dello storico hotel che ospitò il grande compositore e prima di lui i reali di Serbia e Sassonia; da diversi anni è anche la sede dell’Alto Adige Festival e altri appuntamenti in collaborazione con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano. Negli ultimi tempi il centro culturale sta ampliando la sua proposta musicale cercando di coinvolgere non soltanto gli amanti della musica classica. Ed è all’interno di questa proposta che nelle ultime ore di marzo si è tenuto il concerto dei Buntspecht, gruppo viennese che fonde generi diversi, dal Gipsy Swing al Folk, in un mix carico di energia.

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Il concerto si è tenuto nella suggestiva Sala degli Specchi, dove pochi tavolini hanno invitato gli ospiti ad accomodarsi per sorseggiare vino e birra, attendendo l’inizio del concerto come se si trovassero in un locale in città, in attesa di un gruppo di passaggio che accompagnasse la serata. Ed è proprio lo spirito informale all’interno di una location eccezionale a preparare al meglio la serata. Quando si abbassano le luci, ecco salire sul palco sei ragazzi scapestrati, alquanto spettinati, chi indossava una tuta da lavoro, chi un cilindro sulla testa, chi un cappellino da baseball fino a che Lukas Klein, front-man del gruppo, non dice qualche parola di presentazione togliendosi scarpe e calzini per rimanere scalzo sul palco. DSCF3142Tutti sorridenti, con i loro strumenti musicali, dalla batteria al contrabbasso, passando per chitarra e violoncello, fino ad arrivare al sassofono contralto e ad un’improbabile diamonica, questi ragazzi ancor prima di suonare ti fanno venire voglia di ballare. E dalla primissima canzone, dal testo ironico e irriverente, capisci che i ragazzi sono musicisti veri! Difficile resistere al ritmo e all’energia della loro musica, che ti richiama, ti costringe a tenere il tempo con il piede, e magicamente ti mette di buon umore. Ritmo ed energia. Sono queste le parole che si ripetevano, tradotte nella lingua delle note, ad ogni singola canzone. Fino ad arrivare a quella più nota “Unter der Masken”, una di quelle canzoni che possiede la qualità rara di piacere al primo ascolto, di essere canticchiata dopo solo il primo ascolto. I Buntspecht hanno suonato con passione e generosità, regalando musica per oltre un’ora e mezza, in un clima rilassato con un pubblico divertito; un concerto, insomma, che – c’è da scommettere – sarebbe piaciuto persino a Gustav Mahler! I sei picchi rossi sono stata una piacevole sorpresa in questo inizio di primavera alla porta delle Dolomiti. Ma la sorpresa ancora più interessante è scoprire che il Centro Culturale Grand Hotel Dobbiaco sta lavorando per ampliare i propri confini: a giugno si terrà la nona edizione del Langis-Klong Open Air, un evento da non perdere per trascorrere una serata sotto il cielo della Val Pusteria in compagnia di buona musica. Dobbiaco è sempre più la città della musica!

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