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March 5, 2019

Accendi la luce! ‘Light Connections’
e i giovani di Museion + COOLtour

Claudia Gelati

Giovedì sera. Ore 18, quartiere Don Bosco. Siamo aldilà del confine immaginario e immaginato del Talvera, fuori dai luccichii del centro città. Fuori, eppure connessi.
Faccio due passi e, da casa mia, raggiungo Via Sassari 13/b in pochi minuti. Mi piace fare due passi la sera: le cose che vedi tutti i giorni, camminando distrattamente da un punto all’altro e magari con le cuffie ficcate dentro le orecchie, assumono una forma nuova. Via Sassari 13/b è la mia destinazione ed è la sede di COOLtour, dove si tiene il finissage del progetto ‘Light Connections’, vetrina ideale per toccare con mano quello che è stato il duro lavoro di questi giovani nei mesi passati. Faccio due chiacchere con Veronica Tonidandel, una dei giovani in questione, e scopro un mondo e un modo diverso di vivere la città.

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‘Light Connections’ è un progetto di avvicinamento all’arte contemporanea, in un’ottica di scambio ed inclusione, realizzato da Museion e COOLtour, vincitori del bando ‘Prendi Parte! Agire e pensare creativo’ promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanea e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Anche se credo che queste due entità – Museion e COOLtour – non abbiano bisogno di presentazioni, provo comunque a spiegarle rapidamente. Museion è il Museo di Arte Contemporanea di Bolzano, dall’architettura maestosa che – da sotto – ci fa sentire piccoli piccoli ma anche un po’ più all’avanguardia. È un punto di incontro, scambio, cultura, che occupa un posto di pregio nella skyline della città e nel cuore dei bolzanini, nativi e acquisiti.
COOLtour è una bottega che produce cultura, esattamente dalla parte opposta della città e che fa parte dell’associazione ‘La strada’. Dalla scrittura alla fotografia alla musica, qui c’è spazio per ogni giovane talento.

CZ1A6662Due realtà inclusive, calamite per giovani con voglia di fare. Museion, inoltre, ha lanciato lo scorso Maggio ‘Museion Young Friends’ una membership dedicata ai fedelissimi più giovani, che possono usufruire di molti benefici e vantaggi, come ad esempio ingressi ridotti a musei selezionati, sconti nel prezioso bookshop di Museion, attività dedicate e possibilità di lavori occasionali.

Due realtà ai poli opposti della città. Ma si sa… gli opposti, prima o poi, si attraggono. Questa attrazione è rappresentata da ‘On Air’, l’installazione dell’artista italiana Liliana Moro che intende creare, attraverso la luce, un legame tra Museion e il cubo Garrutti, tra il centro e il quartiere Don Bosco. L’opera – per chi ancora non la conoscesse – consiste in due lampioni gemelli che comunicano a intermittenza. Quasi dei messaggi d’amore cifrati tra il centro e la-tra-virgolette-periferia.

È proprio attorno alla luce gialla dell’opera di Liliana Moro che nasce il progetto ‘Light Connection’ che unisce i giovani frequentatori di Museion e quelli di COOLtour. Due gruppi che si fondono insieme, con l’obbiettivo di creare queste connessioni tra giovani e tra i quartieri della nostra Bolzano. A partire dallo scorso autunno, ‘Light Connection’ ha creato e proposto diverse attività, tra cui performance e workshop volti a valorizzare il Cubo Garutti e lo spazio circostante.
Il gruppo di ‘Light Connection’ è estremamente eterogeneo: giovani tra i 17 e i 30 anni, appassionati di arte, design, scrittura e molto altro ancora che lavorano insieme a esperti; quasi tutti originari di Bolzano ma con qualche outsider anche dall’estero che arricchisce ancora di più l’esperienza. Un mix di personalità, tutte con un ruolo preciso e un obiettivo da perseguire.

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Negli spazi gialli di COOLtour, giovedì scorso c’era un bel clima di festa, con musica e pizza che non guastano mai. Qui ho potuto vedere anche io l’esito dello sforzo creativo di questi miei coetanei. C’è un video reportage che va a raccontare quello che è stato: dal Workshop con Liliana Mori alle diverse attività proposte. E poi anche la mostra fotografica ‘Sguardi dal Cubo’, dove coppie di immagini forniscono uno sguardo nuovo della piazza intorno al Cubo Garutti. Lo sguardo dei giovani. A partire proprio da questi sguardi, è stato realizzato un podcast dove gli autori, vestono anche i panni di narratori per raccontare il loro punto di vista e descrivere le due foto scattate: la prima che ritrae l’osservatore e l’altra il suo personale sguardo sul quartiere.
Altro finissage… quello di giovedì scorso è stato solo un assaggio di quello che frulla nella menti di questi creativi. È proprio Veronica a raccontarmi che questa non è una fine, quanto piuttosto un inizio: lei e i suoi colleghi hanno intenzione di portare avanti questo progetto di connessione e, anzi, di allargare il gruppo. Pssst… avete sentito, anche laggiù? Fatevi avanti! Partecipate!

CZ1A6672La voglia di creare e di partecipare attivamente alla costruzione di una città ideale – che vada oltre i confini geografici e culturali – di questi ragazzi è ammirevole e riempie il cuore di gioia ed entusiasmo. E allora direi che, sì, questi giovani sono davvero cool! Clic, accendiamo la luce, che può essere solamente bello vedere giovani col sorriso, connessi anche aldilà di un social network, felicemente sorretti da centri culturali ed istituzioni cittadine. 

 Photo: Light Connections

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