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January 28, 2019

Ciliegie: parole d’autore con
Sybille Tezzele Kramer

Mauro Sperandio
Parole, immagini, sensazioni si susseguono le une dopo le altre. Artista chiama artista, come ciliegia segue a ciliegia.

Il disegnare di Sybille Tezzele Kramer sembra simile al gesto di chi, desideroso di condividere una scoperta, invita a guardare oltre una tenda, scostandola. Che si tratti di illustrazioni o grafiche, di libri pop-up o di “strumenti di carta e colore” fatti per imparare o raccontare, nel suo lavoro si ritrova sempre un certo senso pratico: ci sono il racconto, la descrizione anche favoleggiante, ma non mancano riferimenti solidi… per viaggiare lontano.

sybille tezzele kramer

La prima domanda te la pone Luca che mi ha suggerito di intervistarti:

Cosa ti ha portata a legare strettamente la tua attività artistica alle matite colorate e alla carta da pacco?

È stato un po’ il caso. In un certo senso ero in cerca di una tecnica con la quale potermi sentire a mio agio. Stavo sperimentando con acquerelli e pastelli a cera, quello che capitava sotto mano insomma, ma senza grandi soddisfazioni, senza nemmeno prendere in considerazione le matite colorate. Un giorno (credo nel 1992) mi è capitato di voler prendere nota di qualcosa, ma davanti a me avevo solo una matita bianca e un sacchetto di carta del pane. Sono rimasta affascinata e colpita nel constatare come il bianco brillava sul marrone della carta. Il giorno seguente ho fatto il mio primo disegno con matite colorate su carta da pacco e non ho più smesso. Sento che le matite e questa carta mi possono ancora accompagnare in viaggi lontani, parlando dal punto di vista artistico e creativo, e non ho intenzione di abbandonarli almeno fino a quando non avrò la sensazione che mi abbiano dato tutto quello che c’era da dare, e che io non abbia dato a loro tutto quello che io posso dare. Amo davvero tanto potermi esprimere in questo modo, essere padrona di ogni linea, di ogni dettaglio.

Sybille Tezzele Kramer

Linee, forme e colori sono gli strumenti di chi disegna e dipinge, ma non possono certo prescindere dal supporto su cui trovano spazio. Che rapporto hai con i materiali che ospitano le tue creazioni?

Diciamo che ogni volta che “incontro” la carta da pacco non riesco a non guardarla e toccarla per verificare se possa essere adatta per disegnarci qualcosa. Per esempio, in alcuni ristoranti o pizzerie usano tovagliette americane usa e getta (sigh!) di carta da pacco oppure capita che mi vengano consegnati oggetti imballati in bellissima carta da pacco. Beh, questo è per me il tipo di carta più bello che esista!

“Le immagini che si trovano nei libri illustrano il testo” e “i testi che si trovano nei libri raccontano le immagini”. Mi potresti aiutare a districarmi tra queste due affermazioni?

Mmm… non riesco a dare una risposta chiara, nel senso che per me qualche volta è come nella prima affermazione, e dunque parto dall’ immagine per arrivare al testo, altre volte invece il filo rosso è il testo (o il titolo, nel caso di un quadro) che mi accompagna verso la realizzazione dell’immagine.

 Sybille  Tezzele Kramer © manuela tessaro

I temi e le atmosfere che si ritrovano nei tuoi lavori sono caratterizzati da una certa giovialità. Questa disposizione d’animo positiva è peculiare del tuo carattere o il tuo lavoro si concentra sul lato felice dell’esistenza?

È un modo per offrire nutrimento ad anima e cuore. Non significa “fare finta che le cose brutte del mondo non esistano”, ma dare ad esse una risposta, ricercare equilibrio. È voler sottolineare la meta, l’obiettivo, i luoghi immaginari di pace e serenità che vorrei contribuire a realizzare. Trovo fondamentale aver sempre ben presente, non solo come individuo ma anche come società, l’obiettivo che si desidera raggiungere, il modo in cui ci si vuole sviluppare ed evolvere: solo così sarà possibile muoversi in quella direzione. Passo dopo passo, in modo consapevole. Una delle illustrazioni che mostra bene questo argomento è Recovery, lavoro che ho realizzato per uno studio medico specializzato in psichiatria e psicoterapia, nel quale troviamo rappresentati sia la parte del disagio, della disperazione, dello smarrimento, della dipendenza, della malattia; sia la parte della guarigione, degli elementi di sostegno, dell’aiuto e del ritrovare la forza gestire la propria vita.

Potresti descriverci, a parole o per immagini, il tuo studio?

sybille tezzele kramer

Ti capita mai di “infilarti” nelle tue illustrazioni ritraendoti in maniera più o meno esplicita (con le tue sembianze) o sotto mentite spoglie?

Direi di no, con eccezione degli autoritratti, ma sicuramente nei miei disegni c’è sempre una parte di me, il mio modo di vedere le cose…

Quale artista mi consiglieresti di intervistare?

La scultrice ed artista Sieglinde Tatz-Borgogno.

Cosa le chiederesti?

In te ammiro moltissimo l’energia con la quale segui i tuoi progetti artistici, sembri non fermarti mai.  Dove trovi questa forza e determinazione?

Foto ©: 1,2,3,5 Sybille Tezzele Kramer; 4 Manuela Tessaro

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