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December 27, 2018

11 years cool_schrank: intervista a Laura Casagranda

Verena Spechtenhauser

Esattamente 11 anni fa, il 27 settembre del 2007, nasceva a Bolzano il magazine free press cool_schrank. Un’avventura editoriale durata 2 anni, un hub creativo per parlare – su carta – di moda, design, arte e contemporaneità, uno spazio di osservazione del mondo da portare in Alto Adige e dell’Alto Adige da portare (o almeno provarci) nel mondo.

cool_schrank è stato un po’ il “prequel” di franzmagazine, il primo fondamentale punto d’incontro tra personalità creative locals e non locals, che insieme hanno ragionato su carta prima e su web poi, dando vita alla piattaforma sulla quale vi trovate in questo momento. E allora, noi della redazione di franzmagazine, infinitamente grati a quel primo progetto  che ci ha visto nascere come entità editoriale, che ci ha insegnato le basi del nostro lavoro (imparate, facendo…) e che ci ha fatto muovere i primi passi in un’esplorazione fuori dagli schemi della nostra terra, abbiamo deciso di celebrare questo compleanno intervistando – 11 anni dopo (perché 11 e non 10? Non c’è un perché, 11 ci sembrava un bel numero, tondo e incisivo!) - quelle persone che insieme a noi si sono tuffate senza salvagente in quella folle, bella, stimolante impresa che si chiamava cool_schrank. Persone creative, visionarie e sopratutto coraggiose. 11 domande ciascuno, 1 macchina del tempo che va avanti e indietro e 1 ricordo prezioso per tutti noi, che sicuramente ci accompagnerà almeno per altri 11 anni. 

Eccoci con Laura Casagranda, che ha dato a cool_schrank il suo contributo come autrice. 

Ciao Laura! Dicci chi sei, cosa facevi 11 anni fa e qual era il tuo ruolo nella rivista.

Ciao! Sono Laura e 11 anni fa scrivevo articoli (o almeno provavo a farlo!) in italiano e in inglese. 

Cosa invece fai ora, undici anni dopo?

Vivo a Parigi da ormai 5 lunghi anni! Dopo tanto tempo passato a organizzare eventi e a occuparmi di comunicazione in hotel di lusso, un anno e mezzo fa ho rivoluzionato tutto e adesso lavoro nel settore immobiliare.

Qual è stato il progetto che ti ha entusiasmato di più in questo decennio? Uno fatto da te e uno fatto da altri che ti ha fatto pensare “vorrei averlo pensato io”.

Mi sono trasferita a Parigi nell’estate del 2013, senza averlo previsto veramente, e in 3 settimane. Il progetto che mi avevano proposto era quello che desideravo da tanto tempo, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione. Ho gestito le pubbliche relazioni e la programmazione culturale di un hotel simbolo della “rive gauche” parigina, organizzando mostre, concerti, incontri letterari e tanto altro. Un’esperienza di cui faro’ tesoro, rarissima in un settore come quello alberghiero dove di solito c’è poco spazio per la creatività.

Ci sono troppi progetti di cui avrei voluto essere l’artefice, non riesco a trovarne uno in particolare!  

Tra undici anni invece dove ti vedi? Realisticamente e nel migliore dei mondi possibili?

Ho l’innata incapacità di “vedermi” nel lungo termine. Sono troppo concentrata sul presente e sui progetti imminenti, sempre pronta a farmi sorprendere e a rivoluzionare nuovamente la mia vita! L’unica cosa che desidero veramente è di avere tra 11 anni la salute fisica e mentale per girare ancora un po’ il mondo.

Continuando a giocare alla macchina del tempo, pensa a te 11 anni prima di cool_schrank. Cosa volevi fare “da grande”? Ci sei riuscito? Se si o se no, se potessi ricominciare da zero, in quale altra carriera ti vedresti bene?

Quando ho iniziato l’università la mia idea era di occuparmi di mercati finanziari…direi che ho fatto tutt’altro. Ho scoperto il marketing e la comunicazione, e la mia vita professionale ha preso un percorso diverso. Se potessi tornare indietro rifarei gli stessi studi, ma in un Paese anglosassone, dove non vieni incasellato in un percorso preciso come in Italia, ma sei libero di sperimentare e di cambiare strada, se lo vuoi.

Da cosa o da chi ti fai ispirare nel tuo lavoro?

Mi piacciono le persone che hanno delle idee e che cercano di trasformarle in progetti, senza troppe parole ma con molta concretezza. 

Qual è il tuo mantra? In che modo affronti una scelta importante?

Rifletti, mantieni la calma. Mi dico sempre: se sbagli non sarà una catastrofe, c’è una soluzione a (quasi) tutto.

Come ricarichi le batterie dopo una giornata pesante?

Mi piace molto fare sport, e dopo una giornata dura, per me non c’è nulla di meglio che fare qualcosa di fisicamente ancora più pesante come cross fit o boot camp. Pero’ anche un bicchiere di vino o di champagne con gli amici non è una cattiva idea!

Qual è stata la lezione più bella che hai portato a casa da cool_schrank?

Ho lavorato con persone che ci hanno messo tutta la convinzione, le energie e la passione possibili in questo progetto. Ci abbiamo creduto tutti, tanto e fino in fondo. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto capire quali frutti possa portare l’impegno collettivo, mi ha dato moltissimo a livello umano.

Dà un consiglio spassionato a chi sogna di buttarsi nel tuo mondo.

Osate, prendete decisioni, non abbiate timore di sbagliare perché comunque nella vita ci saranno sempre degli alti e dei bassi. Con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben piantati a terra il futuro è vostro!

Giocando con il nome di cool_schrank, svelaci qual’è la cosa che non manca mai nel tuo armadio e quella che invece non manca mia nel tuo frigorifero?

Nel mio armadio non mancano mai i prodotti anti-tarme perché ne sono ossessionata! Nel frigo, banalmente, l’acqua frizzante.

Foto: Laura Casagranda

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