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March 28, 2018

“Weirdo” è bello: a Trento alla scoperta di Details Design Store + Elitra

Claudia Gelati

Sabato, che io ricordi, è stato forse il primo vero pomeriggio primaverile di questo 2018.
Ho sfoggiato il mio cappotto grigio doppiopetto e ho preso un treno: credo che si chiamasse  RE 2263, o comunque una cosa del genere. Perché forse non ci avete mai fatto caso, ma pure i treni hanno un nome un cognome, proprio come le persone. E proprio come le persone possono essere normali, un po’ noiosi, belli da capogiro o brutti da…. Ma questa è un’altra storia.

Il mio treno aveva come destinazione finale Bologna, ma io sono scesa a Trento; città che non maneggio con dimestichezza, anche se ho letto e studiato per bene Josef Trento (cosa che dovreste fare anche voi, tra le altre cose). Ecco si, io Trento l’ho già vista un paio di volte e ne conservo l’immagine un po’ stropicciata tra i ricordi belli. Dunque doveroso, il giro da turista per Piazza Duomo che alle 17 di Sabato si stagliava su un cielo rosato molto bello. 

La mia meta però era il Weirdo Party, ovvero la presentazione delle collezioni PE 2018 di Elitra e Basement — di cui andrò a parlarvi tra qualche riga — al Details Design Store di via del Suffragio 74. Negozio che, confesso, avevo già spiato – e sognato – dalla vetrina, in una pausa pranzo settembrina particolarmente assolata. Pausa anche particolarmente piacevole, devo anche anche ammettere ad onor del vero … Ma anche questa è un’altra storia e voi non interessa.

24032018-DSC_4393Ciò che vi interessa o almeno vi interesserà di qua a poco, è sapere che se siete amanti del design nordico e dei dettagli-che-fanno-la-differenza, questo è il posto che fa per voi e dovete assolutamente visitarlo. E ve ne innamorerete subito, ve lo garantisce una che si emoziona in ugual maniera con un bel disco e della bella cancelleria. Davvero.
Ci si innamora subito di questo negozietto stretto e lungo alloggiato all’ombra dell’unica via porticata di Trento per svariati motivi, tra cui la cura della selezione dei pezzi in vendita.
Si tratta di una miscela di pezzi dal design nordico e di altri prelevati dal mondo dell’artigianato e dell’edizione limitata. E poi gioielli, pubblicazioni e complementi d’arredo…
Per citare giusto due nomi, da Details potete trovare l’estetica a colori pastello di HAY e la linee pulite del suo vicino-di-casa Normann. (C’è poco da fare… lassù in Danimarca sono sempre più avanti).
Ma sopratutto ve ne innamorerete, perché è un negozio dove si respira davvero amore. L’amore di Roberta Pedrotti per questo suo progetto ambizioso, un gioiellino che ha aperto nel 2014, dopo aver lavorato per alcuni anni in una galleria d’arte contemporanea.

24032018-DSC_4409A chi pensa che il design sia un’affare per pochi e che i dettagli siano sono quisquilie, mi sento di dedicare la frase di Charles Eames, che da il nome al negozio e che Roberta ha sapientemente posto sulla boiserie di OSB all’ingresso—quasi come un manifesto urlato sotto voce—: “I dettagli non sono dettagli. Sono l’essenza del progetto”. Mi sa che non c’è niente da aggiungere, qua.

Poche righe sopra, ho buttato lì due nomi che adesso vado a ripescare, per presentarvi con gioia.
Allora fate rewind e zaaaac: parliamo di Elitra, un piccolo progetto creativo nato nel 2016 dietro al quale si nascondo le menti e la mani di Arianna Calzà ed Elisa Postai. Queste due signorine dagli occhi azzurro-verdi realizzano rispettivamente gioielli in rame e resina con fiori secchi e legno + borse di tela, magliette ricamate e berretti ad uncinetto. Insomma… l’essenziale per le quattro stagioni.
Arianna poi è una mia collega all’università, anche lei (aspirante) designerrrr.
Una mattina l’ho vista sperimentare con della resina e dei fiori secchi e da allora conosco questa cosa bella che si chiama Elitra, per l’appunto.  
Sabato Arianna ed Elisa hanno presentato, tra la musica di Candirù e la birra artigianale trentina del birrificio Rethia, Weirdo Collection, collezione di t-shirt e magliette ricamate a mano per uomo e donna, nata dalla collaborazione con Basement, altra creativa novità del microcosmo trentino.

24032018-DSC_4759Le magliette della linea femminile di Weirdo sono interamente cucita a mano, sfruttando in maniera creativa tessuti rigorosamente naturali, tradizionali e di altissima qualità come la viscosa e il fresco lana.
Ma perché proprio il nome Weirdo? Perché si tratta di pezzi unici e numerati, dove ogni capo ha una sua anima e personalità, proprio come noi piccoli esseri umani. Un capo che non è solo una T-shirt basica buttata sopra un paio di jeans, ma qualcosa che in qualche modo ti somiglia, ti fa sentire a tuo agio e, oserei dire, ti racconta.
E poi weirdo perché come da definizione di Urban Dictionary è weirdo “someone who is different from everybody else, but that’s okay because they’re being themselves and they aren’t like the fake bitches you see these days”. Sottolineo e sottoscrivo “Fake Bitches”.

L’ispirazione per i motivi ricamati su queste magliette tanto semplici quanto speciali, viene da mondi diversi ma comunicanti tra di loro: la musica, l’arte, la letteratura, il cinema…
Arianna ed Elisa, che nel frattempo sono già diventate nostre amiche, si sono lasciate ispirare dai testi dei Radiohead, così come dalle opere di Magritte e dalle composizioni di Wes Anderson. Insomma non certo la sagra del tortello o la sciura Maria, per intenderci.
E poi a chiudere il cerchio, o l’outfit a questo punto, abbiamo i delicati bijoux in resina realizzati da Arianna: piccole, poetiche microstorie vegetali racchiuse in un involucro trasparente, unici ed imperfetti come noi piccoli umani.

28947797_1063079923871582_8978426883889733960_oSabato da Details Design Store, c’era proprio una bella energia e ho visto tanti bei sorrisi.
Il sorriso di chi ha creduto e continua a credere in un progetto, anche se a volte è difficile e sembra che il nostro fragile cuore umano non le regga più tutte quelle porte in faccia o tutte quelle volte che ci siamo detti “Chi me lo ha fatto fare?”.
Il sorriso di chi, anche se un po’ stropicciato dalla quotidianità, prova sempre a superarsi.
Il sorriso di chi, come me, vive letteralmente di progetti — concreti o ideali che essi siano — e non può far altro che essere grato che al mondo esistano ancora idealisti che provano ad abbattere un mondo di convenzioni e di omologati; che si emozionano con le cose piccole, sussurrate in un mondo di persone che, come direbbero Simon & Garfunkel, sentono senza ascoltare.

In coda a questa manciata di parole, ci tengo a ricordavi di visitare (e possibilmente follow-are o mipiace-are) le pagine social di Details Design Store e di Elitra, in attesa di andare a fare un po’ di buono shopping in quel di Trento.  Io, nella mia personalissima wish-list — tra vinili, libri e calze — ho inserito anche la bella t-shirt “I walk the line” di Elitra, perfetta per me che John e June li ascolto in loop da parecchio, e l’anello in resina con il filo d’erba. Olè.

 

foto: Pietro Groff 

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