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October 18, 2017
Spiriti lontani. PoolPlay si immerge alla ricerca di Pokemons (2/5)
Maximilian Lösch
Gli spiriti parevano essere lontani il martedì. Era forse loro domenica?
L’accademia interdisciplinare PoolPlay quest’anno si immerge nella ricerca di Pokemon, tradizionalmente a caccia di spiriti di luoghi qui a Bolzano.
In giro per la città abbiamo parlato con alcune persone, chiedendo loro se ci potevano portare in un luogo abitato da uno spirito. Un tale ci ha raccontato di aver incontrato uno spirito della montagna sulle passeggiate del Catinaccio, lontano da Bolzano. A più alta quota, a farsi vedere era stato, invece, lo spirito di re Laurino, che gli aveva parlato dei fiori. Abbiamo poi trovato una persona che faceva volare gli aquiloni, Drachen in tedesco, ma in assenza di vento. E qui è ritornato il tema della calma, che avevamo già incontrato il giorno prima, nella tranquillità dei canali che fluiscono sotterranei sotto Bolzano. Anche quello degli aquiloni ci ha parlato dello spirito della montagna, della calma e dei colori che riesce a percepire quando è li, ma di spiriti in città nemmeno una traccia. Abbiamo continuato con la nostra ricerca e dopo qualche interazione che non ha portato frutti ci siamo spinti a casa di un amico. Lui ci ha raccontato di un posto lungo il fiume dove i giovani ragazzi africani amano riunirsi. È un posto strano per Bolzano, dato che ci sono pochi luoghi che non sono antropizzati in città o che non hanno una funzione. Strano poi che questo posto sia quasi esclusivamente frequentato da loro. Il luogo, lungo il fiume vicino ad un albero, sembra esercitare su questi ragazzi un’attrazione particolare. Questo ci ha fatto interrogare su cosa renda un posto simile un punto d’incontro. Cos’è questa forza attrattiva, che si muove di posto in posto, che caratterizza i luoghi d’incontro per i giovani la sera, tanto da farli muovere da un quartiere all’altro dopo un certo periodo di tempo?
Bolzano appare come una città luminosa, ma dove c’è tanta luce c’è anche molta ombra e lì si nascondono molte cose. In fin dei conti non siamo mica a Milano, lungo i Navigli d’inverno, in un’atmosfera da romanzo noir, con la nebbia che sale dall’acqua. No, noi ci ritroviamo a Shanghai (sopra il mare).
Foto: PoolPlay
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