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October 15, 2017

Quando la platea trasloca sul grande palco…

Claudia Gelati
Signore e signori, Damen und Herren, Ladies and Gentlemen, per questa volta, lo spettacolo lo decidete voi! Fino al 22 Ottobre 2017 in scena al Teatro Stabile di Bolzano va in scena “Wordbox Arena – lo spettacolo tu”, primo evento della nuova, grande, pink stagione 2017-2018. Un mix & match teatrale che sfida i secoli, stili e generi; dove è lo spettatore che ha l’arduo compito di decidere quale sarà l’opera che chiuderà questa stagione teatrale.

A me Bolzano piace sempre. Sarà che sono ancora una insider-a-metà, ma proprio mi piace sta’ città, mi scalda il cuore; mi fa sentire parte di qualcosa più grande di me … una comunità forse? 

E anche quando mi fa arrabbiare, non dura mai per molto.
Ottobre è quel mese in cui la mia vita da universitaria incomincia alla grande: mille cose da fare, dire, scrivere e zero tempo. Ottobre è il mese in cui ho sempre voglia di Kastanienherzen. Ma soprattutto, Ottobre è il mese in cui (finalmente) inizia la stagione teatrale del TBS di Piazza Verdi. C’è chi segue il calcio, chi va in discoteca, chi non fa niente e chi fa troppo, chi pettina le bambole, chi sa da all’ippica, chi s’ammazza in fabbrica, chi alimenta la “fabbrica” di cervelli e via discorrendo … E poi c’è chi va a teatro. Il mondo è bello perché è vario dicono, no? Per me, il Giovedì a teatro è irrinunciabile. Cascasse pure il mondo, tiè. WORDBOX ARENA  Teatro Stabile Bolzano 05

Ad aprire questa stagione è proprio qualcosa davvero fuori dal comune. Si tratta di “Wordbox Arena: lo spettacolo lo decidi tu”, diretto da Roberto Cavosi. Provo a spiegarvela per bene: in pratica, il pubblico in sala assiste a tre letture di altrettanti testi, e fine spettacolo è chiamato a dare la propria preferenza. Il testo che otterrà più voti nel corso di tutte le serate, verrà messo in scena come ultimo spettacolo della stagione. L’idea nasce da due edizioni di Wordbox – parole per il teatro, una serie di letture sceniche che hanno portato alla ri-scoperta di alcuni testi teatrali, proprio in spazi poco conosciuti del teatro stesso e per un numero ristretti di personcine.
Ok, bello … ma fino a qui tutto tranquillo. Ma sono certa che, vi si drizzeranno le orecchie appena vi enuncerò i tre testi in questione. WORDBOX ARENA  Teatro Stabile Bolzano 06

Allora abbiamo il “Don Chisciotte” di Cervantes, che è un po’ il papà dei romanzi cavallereschi e anche un po’ l’alter-ego di noi tutti, che ci alziamo la mattina per combattere i mulini a vento di tutto il mondo. Poi, con un salto allucinante nella contemporaneità, troviamo “J.T.B.”, la rockstar maledetta di Lorenzo Garrozzo, che prende in ostaggio il suo agente musicale e tieni incollati al televisore migliaia di spettatori, quattro dei quali intrecciano questo evento con le loro vite private, esseri umani fragili (come noi), sempre in bilico tra ciò che si è e quello che si vorrebbe essere. Dulcis in fondo, prendiamo la macchina del tempo, direzione Antica Grecia, per incontrare i “Cavalieri” del commediografo Aristofane, datata 424 a. C., ma incredibilmente attuale. Si ride dalla prima all’ultima battuta e si riflette parecchio.
Un vero mix match di stili e generi, una battaglia all’ultima battuta che si rifà agli agoni teatrali dell’antichità, ma che stavolta abbraccia (democraticamente) tutte le epoche fino ad arrivare alla nostra contemporaneità.WORDBOX ARENA  Teatro Stabile Bolzano 02

Come se la trama non fosse già abbastanza promettente ed esaltante, il teatro bolzanino gioca ancora la carta dello stupore: 3-2-1, le porte si aprono e …. magia: la platea ha davvero traslocato sul palco. Centosettantadue posti a sedere proprio sul quel palco, disposti quasi a formare un ideale “arena”. Si, proprio su quel palco che noi spettatori, abbiamo tanto amato dalle nostre poltroncine rosse. Spettatori e attori posti – molto democraticamente – sullo stesso piano, quasi come se ci stessimo raccontando una storia tra di noi, bisbigliando silenziosamente segreti inconfessabili; nella cantina di casa o sulla piazza del paese, quasi a fare “filòs”, come si dice dalle mie parti. L’atmosfera è frizzante e in sala sono gli attori stessi a dare il benvenuto a noi comuni e semplici spettatori. Attori che in realtà sono fuori classe del teatro: ci sono Andrea Castelli, Fulvio Falzarano, Antonello Fassari, Michele Nani e Mario Sala. Ci sono proprio loro ad un passo da noi. Da qui è possibile cogliere tutte le movenze, le sfumature e le mimiche di questo manipolo di professionisti. L’atmosfera è impagabile: mi/ti/ci/si/vi fa sentire parte di qualcosa di più grande, ospiti prediletti, amici con cui confidarsi. Attrezzeria da backstage, bauli, trabattelli, impalcature: questa l’insolita scenografia dello spettacolo. Un vero “dietro alle quinte”, che ci fa famigliarizzare e digerire un po’ con il lessico del teatro. Incredibilmente bello. WORDBOX ARENA  Teatro Stabile Bolzano 03

In tempi in cui tutti parlano e nessuno fa e in cui tutto – ma anche niente – è davvero politically correct, prendetevi il lusso di dire la vostra e di essere anche ascoltati. Prendete il cappotto e uscite per andare a teatro che, almeno fino a fine Ottobre, sul palco e nella platea del TSB regna la democrazia. Io la mia scelta l’ho fatta. E voi? Chi vincerà questa ardita sfida?
Mi raccomando: pigiate per bene il bottone rosso, che conto su di voi per un finale di stagione da favola.

Foto: Teatro Stabile di Bolzano

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