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June 6, 2017

Radio Tandem: da 40 anni liberi nell’etere

Mauro Sperandio
... e dopo che avrete letto, sintonizzate la vostra radio sui 98.400 Mhz in FM ...

La musicassetta e il compact disk avrebbero dovuto far sparire il disco in vinile, ma quest’ultimo non è mai morto, anzi.
L’e-book avrebbe dovuto far sparire rapidamente il libro cartaceo, ma al momento il vecchio formato resiste piuttosto bene.
La rete avrebbe dovuto rivoluzionare i modi della comunicazione e lo ha fatto, ma senza cancellare media come la radio, che, più o meno allo stesso modo, resistono da un secolo.
Da quarant’anni – in modo sempre diverso, ma sempre con un microfono, un trasmettitore ed un’antenna – una radio, Radio Tandem, diffonde musica non banale, opinioni sempre  coraggiose e originali.
A Thomas Brancaglion, presidente dell’Associazione culturale Tandem, chiediamo di raccontarci questo importante traguardo.
radio Tandem

Quarant’anni di radio Radio Popolare e quindi di Radio Tandem. Come si raggiunge un traguardo così importante?

Per quanto mi riguarda faccio parte della radio “solo” dal 1999 e quindi posso parlare solo degli ultimi 18 anni. In questo periodo abbiamo vissuto anche dei cali di interesse, non solo da parte di chi ascolta, ma anche e soprattutto da parte di chi la radio la fa. Negli ultimi anni, però, abbiamo registrato un consistente aumento di interesse, dipeso forse dal fatto che si è ricreato un bel gruppo motivato ed operativo intorno alla radio. In tempi di uniformazione mediatica da una parte e fake news dall’altra, un mezzo d’informazione alternativo come Radio Tandem, anche grazie alla collaborazione con Radio Popolare di Milano, risulta interessante e prezioso.
Il traguardo dei 40 anni forse si è raggiunto anche in quanto Radio Tandem incarna un idea bella ed affascinante, quanto lo stesso mezzo radiofonico: avere un mezzo di comunicazione alternativo, senza padroni e proprietari, senza scopi commerciali, ma che è espressione di una comunità che se ne prende carico.

Oltre all’intrattenimento e all’informazione, Radio Tandem ha fornito a molti un’occasione di crescita personale e di formazione…

Da sempre Tandem è considerata una “palestra” per tutta una serie di mestieri quali il giornalista, il moderatore, lo speaker, il critico d’arte e di musica, l’organizzatore di eventi ecc. Molte persone che sono passate in radio da giovani sono oggi rinomate professioniste, tutte ringraziano Tandem per aver avviato loro alla carriera. In occasione della presentazione del libro è stato detto: “Forse è stata una fortuna non aver potuto pagare nessuno, anche solo due lire, perché altrimenti molti forse sarebbero rimasti a Radio Tandem e non sarebbero arrivati lì dove sono oggi”. Questo, anche per sottolineare che tutti hanno sempre lavorato gratis per la radio, mettendoci anzi qualcosa di proprio. La maggior parte dei collaboratori, però, si sente comunque arricchita, ritenendo di aver ricevuto dalla radio più di quanto abbiano dato loro negli anni.

radio tandem bolzano

A quali esigenze deve rispondere, ai nostri tempi, una radio come la vostra?

Penso che una radio come la nostra debba continuare con coerenza sulla linea da sempre seguita e rimanere in questo modo una cosa unica, una alternativa fruibile e concreta rispetto al restante panorama radiofonico. Certo ci sono continuamente sviluppi sociologici e tecnologici che ci costringono a rimanere al passo con i tempi, ma ciò fa aumentare il livello qualitativo delle trasmissioni. Non avendo a disposizione le finanze che avrebbe una radio commerciale, la sfida è ingegnarsi per trovare soluzioni tecnologiche informatiche valide ma sostenibili economicamente. Da un lato questo è un limite, ma dall’altro una grande occasione. È grande la soddisfazione di trovare sempre vie alternative ma  qualitativamente equivalenti al mainstream commerciale.

In questi ultimi anni il mondo dei media ha subito una grande evoluzione. Quali sono le sfide che dovete affrontare? In che modo la radio rimane insostituibile?

Oggigiorno i media tradizionali sono diventati molto presenti sui social media, anche noi ci siamo adeguati curando la nostra comunicazione anche in rete. La sfida, per noi, è continuare con le collaborazioni volontarie e gratuita, in tempi in cui tutto ha un costo e il tempo è il bene più prezioso. Questo sarà possibile solo se c’è un gruppo affiatato e collaborativo, in cui il lavoro del singolo si integra con quello degli altri. Un’altra sfida è rappresentata dal prossimo passaggio alla trasmissione in digitale del segnale radio. Ciò è collegato con un notevole investimento infrastrutturale ed un aumento dei costi fissi. Al momento pare che il segnale analogico resista ancora, ma nel frattempo dovremo trovare delle soluzioni per il futuro.
La radio rimane comunque un media insostituibile e ad un secolo dalla sua invenzione nessun mezzo è riuscito a mandarla in pensione. Un po’ come la bicicletta, alla quale, oltretutto, ci ispiriamo.

radiotandem2

Come intendete celebrare questo importante traguardo?

I primi quarant’anni sono un’occasione per guardare indietro lungo tutta la storia della nostra emittente, nata come radio di quartiere ad Oltrisarco, fondata da un collettivo di persone attive ed intraprendenti, e pian piano allargatasi dapprima in città e poi in parte dell’Alto Adige. Negli anni, la Radio ha promosso, raccontato e sostenuto molte lotte e azioni. Ora è stato scritto un libro su questa storia, abbiamo organizzato una giornata di porte aperte che ha visto la partecipazione di ascoltatrici ed ascoltatori, curiosi ed amici, alcuni dei fondatori della Radio e di coloro che negli anni hanno partecipato in vario modo. Fino alla fine dell’anno vi saranno trasmissioni, spot e momenti di incontro che avranno come filo rosso la storia ed i 40 anni di Radio Tandem. Il prossimo evento, per il quale vi diamo appuntamento a venerdì 16 e sabato 17 giugno, è la Volxsfest/A sul piazzale “Alexander Langer” ai prati del Talvera, festival di musica popolare dal mondo nato come momento di incontro e di autofinanziamento.

Quali progetti avete per i prossimi… quarant’anni?

Il progetto più importante è continuare sulla nostra strada e fare in modo che la radio non solo sopravviva, ma continui ad essere un punto di riferimento. Per il resto ci lasceremo sorprendere da quelle che saranno gli sviluppi e le sfide, consci del fatto che assieme riusciremo a trovare la nostra via.

Foto: 1, 4 Matteo Groppo; 2, 3 archivio Radio Tandem

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