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December 13, 2016

Trienala Ladina 2016: a tu per tu con Andreas Senoner

Franz

Il legno che incontra altre materie. Il sogno che incontra la concretezza. La dimensione terrena che incontra la metafisica. In questo incontro e scambio continuo tra dimensioni apparentemente opposte, o quantomeno distanti fra loro, si innesta la ricerca artistica di Andreas Senoner, scultore ladino che presenta il suo lavoro alla Trienala Ladina. Ancora una volta, l’artista ladino si confronta con la scultura lignea, tradizione artigianale e artistica delle valli altoatesine, ma – ancora una volta – Senoner come altri insieme a lui, sposta gli equilibri dello stereotipo e del tradizionale per cercare un proprio linguaggio personale, muovendosi sulle venature del legno in cerca di mutamenti individuali e movimenti e assolutamente inediti. 

In che modo secondo te eventi come la Trienala Ladina beneficiano la cultura ladina ponendola in contatto con il contemporaneo?

La Trienala Ladina ha il pregio di monitorare la situazione della produzione artistica e degli artisti ladini con una cadenza regolare, dando alla comunità ladina uno strumento di lettura chiaro su ciò che è il contributo ladino all’arte contemporanea.
La cultura ladina è una cultura ricca di storia e tradizioni, ma è anche una realtà viva che si evolve e dà un contributo importante anche al di fuori del proprio territorio con modalità sempre nuove. E’ importante che tutto questo venga documentato. Andreas Senoner

Credi che la Trienala Ladina contribuisca ad un mutamento nella percezione comune della cultura ladina o lo abbia gia’ fatto attraverso le edizioni precedenti?

La Trienala svolge fin dalla prima edizione una funzione importante di informazione aggiornata per il pubblico, e un contributo di valorizzazione della ricerca artistica contemporanea specificatamente ladina. 
Penso che questo tipo di evento sia molto importante per delineare il valore della ricerca degli artisti ladini in due direzioni: sia offrire alla cultura locale un respiro internazionale, sia contestualizzare il lavoro di questi artisti internazionali nella cultura d’origine.

Cosa significa essere un artista ladino nel 2016? E’ diverso dall’essere un semplicemente artista?

Un’artista ladino nel 2016 per potersi definire contemporaneo deve riuscire a unire le proprie origini e la cultura locale, caratterizzata da una grande tradizione artigianale con ciò che è l’arte contemporanea attualmente. 
Ogni artista ha un bagaglio culturale e un’identità che deriva imprescindibilmente dalle proprie origini, che sono una parte fondamentale della sua evoluzione e della sua esperienza di essere umano. 
Anche dove un artista voglia intenzionalmente ignorare queste origini, per poterlo fare in modo efficace dovrà prima conoscerle ed averne consapevolezza.
Nella mia esperienza ho cercato di osservare da diversi punti di vista e con distacco la mia origine, la cultura locale e la grande tradizione artigianale che ne deriva, per poterle poi portare con me consapevolmente nel mio percorso di artista contemporaneo. 

Credi che l’arte sia in grado di aprire nuove frontiere/possibilità per uno spettatore solamente se l’artista ha una forte consapevolezza della propria identità?

La consapevolezza della propria identità è un punto di partenza dal quale poi poter decidere di intraprendere una direzione e fare delle scelte.
Penso che nell’arte la percezione di un’identità altrui porti lo spettatore a percepire una verità fatta non solo di potenziali differenze ma anche di affinità che vanno al di là delle diverse origini e realtà esistenziali.

Cosa hai preparato per questa edizione della Trienala? In cosa consiste il tuo progetto?

Per la Trienala ho presentato quattro opere recenti che fanno parte di un ciclo più ampio basato sul tema della Metamorfosi, al quale ho lavorato nell’arco degli ultimi due anni. 
Ogni opera si interroga sul processo di mutamento, interiore ed esteriore, temporale e spaziale, formale e sostanziale, fisico e spirituale.  Come per tutta la mia produzione artistica, anche in questo caso si tratta di sculture in legno che poi integro con materiali come piume o vetro.Andreas Senoner - I'm sorry!

Nel corso della Trienala il pubblico ha occasione di stabilire un dialogo con le opere di opporvisi di comprenderle interrogandosi. C’e’ un messaggio particolare che ti auspichi di comunicare tramite il tuo intervento?
Il mio intervento porta attraverso la scultura una serie di immagini contemporaneamente oniriche e concrete, metafisiche e terrestri. Nell’opposizione tra diversi stati materici e simbolici si delinea il passaggio metamorfico che li collega. Lo spettatore è invitato a confrontarsi con queste figure e di percepire individualmente in questa metamorfosi un evento metafisico.
 
La Trienala Ladina potrà essere visitata gratuitamente durante gli orari di apertura del Museum Ladin Ćiastel de Tor di San Martino in Badia fino all’11 giugno 2017.
 
Foto: (1) (2) (4) Andreas Senoner; (3) Museum Ladin

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