Food
November 11, 2016
De gustibus Connection #56: Carmelo Li Pomi, Monpiër de Gherdëina & Labetula – Brew Pub, Ortisei
Mauro Sperandio
Mauro Sp: Ai bambini si consiglia di “non accettare caramelle dagli sconosciuti”, mentre agli adulti si potrebbe dire di “non accettare birra dagli sconosciuti”. Detto questo, voi, chi siete?
Carmelo Li Pomi: Monpiër de Gherdëina sono Jan Piazza che si occupa della cucina assieme al birraio Thomas Senoner; Tobia Moroder, grande esperto di birra, sindaco di Ortisei e “factotum” compatibilmente con il suo lavoro; Diego Perathoner, l’artista che ha progettato il locale ed io, Carmelo Li Pomi, che mi occupo della gestione della società e della vendita. Siamo quattro amici accomunati dalla passione per la birra e dal desiderio di voler aprire un birrificio artigianale. Dopo varie considerazioni, lo scorso giugno ci siamo costituiti in società e abbiamo avviato i lavori per l’allestimento dei locali riservati alla produzione della birra e di quelli del pub, dove questa, e molto altro, può essere consumata.
M: Mi incuriosisce anche il “molto altro”…
C: Sempre in tema di birre, oltre a quelle di nostra produzione, ce ne saranno una settantina da tutto il mondo, che importiamo noi. Ciò a cui teniamo particolarmente è il fare “cultura birraria”, per avvicinare i consumatori a questo mondo che non è fatto solo di “bionda, weizen e rossa”, ma che ha tantissimo da offrire.
M: Raccontami un po’ di Monpiër…
C: Cominciamo dal nome, che significa “ancora un altro bicchiere”, “M’on pier” in ladino gardenese.
Come ti dicevo poi, abbiamo una parte dell’edificio dedicato alla produzione e un’altra alla vendita, e la prima è collegata alla seconda attraverso dei tubi che portano la birra direttamente alla spina. Più fresca di così non si potrebbe! Il locale è stato progettato e anche realizzato, con un grande lavoro artigianale, tutto da noi. Possiamo dire che questo è il nostro locale in tutti i sensi.
Oltre alla birra e ai piatti realizzati con la birra – come la zuppa, il semifreddo, il tiramisù e vari condimenti – ci sono i classici hamburger, ma preparati con carne nostrana e salse fatte in casa, ed altre prelibatezze da accompagnare, ovviamente, con una buona birra.
M: Che tipo di birre sono quelle di vostra produzione?
C: Al momento sono tre: una Helles e una Weizen, che vendiamo anche imbottigliate, ed una Golden Ale che verrà venduta alla spina solo nel locale. Tutte le nostre birre sono composte da tre soli ingredienti: acqua, malto e luppolo. Non sono filtrate e non sono pastorizzate. Tutte e tre sono birre originali, con un carattere ben definito, frutto delle nostre preferenze. Volevamo tre prodotti con caratteristiche di gusto uniche da proporre ai nostri clienti. La Weizen, ad esempio, è particolarmente fruttata, con note di limone, facile da bere. La Helle è una bionda torbida, fresca, non troppo amara, che piace alla prima bevuta. La Golden Ale dicamo che è nata per sbaglio: volevamo realizzare un prodotto diverso da quello che è risultato, ma siamo rimasti positivamente sorpresi, tanto noi quanto i nostri amici… Si tratta di una birra corposa e ben bilanciata, con una giusta luppolatura, che merita un assaggio.
Le birre artigianali sono prodotti che si discostano da quelle che si possono comprare anche al supermercato, è vanno conosciute e apprezzate: con questo pensiero abbiamo voluto tre birre non solo per intenditori, ma per tutti.
M: E per me, visto che è ora di cena?
C: Ma sono le 17?
M: È vero, ma a casa mia si cena presto…
C: Allora ti aspettano per cena…
M: No, è presto.
C: …mmm… Potrei proporti delle costine di maiale con una salsa alla Golden Ale, accompagnate da un bicchiere della stessa birra. L’abbinamento è particolarmente azzeccato, perchè il grasso della carne è ripulito dalla freschezza di questa birra.
M: Salute!
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