Parole e Immagini #3.
Un’intervista con Paul Bower

Certo sarà capitato a molti di fare degli incontri singolari in libreria. Non solo con i vivi, ma soprattutto con i morti. Tra autori-suicidi, poeti inebriati dai fiori del male, cuochi che consolano le zucche che piangono e frati che parlano con uccelli e cani, non si può davvero dire che le librerie siano luoghi monotoni. L’incontro che ho fatto l’altro giorno però, supera tutti quelli precedenti. “Oh mio Dio!”, penserete voi, “Chi mai avrà incontrato?” Ebbene espressione non potrebbe essere più azzeccata perché Dio in tutto questo c’entra eccome.

Tutto è iniziato quando tra uno scaffale e l’altro ho visto spuntare quattro occhi vispi e due folte barbe. Mi sono avvicinata e ho notato anche una sottile aureola. A quel punto ho preso in mano l’insolito biglietto di cui intravedevo solo una parte e il mio stupore si è riflesso in quello dei due uomini che vedevo di fronte a me, disegnati. Erano il Signore e suo Figlio che si stupivano dell’esistenza l’uno dell’altro e come se non bastasse, parlavano inglese. “Jesus Christ!”, diceva Dio nel vedere suo figlio. “Oh my God”, rispondeva quello.

L’ironia era sottile e al confine con la blasfemia, ma mi sono detta che avrei assolutamente dovuto conoscere la persona che era stata in grado di farmi assistere all’incontro più misterioso della storia dell’umanità. Così ho girato il biglietto in cerca del nome dell’autore dell’immagine e dopo qualche ricerca sono riuscita a contattarlo.

Lui si chiama Paul ed è un illustratore inglese che vive a Londra. Data l’acutezza delle sue creazioni non potevo limitarmi ad un’usuale intervista domanda-risposta e data la sua professione non potevo non domandargli di illustrare le sue parole con delle immagini.