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July 5, 2016

Beautiful Stranger: Bolzano Danza 2016 e la bellezza dello sconosciuto

Anna Quinz

Da-da-da-dum da-dum da-dum da da da-da dum 
Beautiful stranger 
Da-da-da-dum da-dum da-dum da da da-da dum 
Beautiful stranger

… cantava nell’ormai lontano 1999 Madonna nella canzone simbolo del del film “Austin Powers – The spy who shagged me”.

Nel video ufficiale, dopo vari sensuali ammiccamenti della cantante ad Austin, il “bello sconosciuto”, chiude con un favoloso “it’s good to be me!”. E se è bello per Powers essere Powers, perché non dovrebbe essere bello per ciascuno di noi essere ciascuno di noi, un insieme infinito di beautiful strangers, sconosciuti, stranieri, altri. Io, tu, tutti noi.

AakashOdedraCompany_Inked_foto_JeanGoldthorpe (4)Beautiful stranger è un titolo che celebra la bellezza dell’incontro”. Questa volta a parlare non è la spia Powers, ma Emanuele Masi, direttore artistico del festival Bolzano Danza che torna in città dal 14 al 30 luglio 2016 e che in questa 32° edizione porta appunto questo titolo: “Beautiful stranger”.

Lavorando in rete con artisti e programmatori internazionali – continua Masi – ho imparato che parole come italiano, francese, algerino, indiano o inglese sono ormai solo categorie geografiche che definiscono il nostro mondo, spesso delimitandolo. In realtà il mondo è più variegato ed è fatto di singole individualità ognuna con una propria casa che altro non è se non il luogo dove abbiamo deciso di aprire il nostro bagaglio per condividerlo con chi ci abita”.

AlonzoKingLinesBallet_WritingGround_foto_MargoMoritz (4)Tutto torna dunque, dalla Swinging London di Austin Powers fino alla Bolzano danzante che con i suoi spettacoli, i danzatori, i coreografi, i tanti artisti internazionali coinvolti celebra, quest’anno la cruciale importanza contemporanea dell’incontro tra culture e del confronto con l’alterità.

20 spettacoli, 2 prime italiane e una prima assoluta, il luogo teatrale e la città, gli spazi naturali e le vetrine commerciali, la Media Facade di Museion e i parchi urbani: ancora una volta – e questa volta persino un po’ più del solito – a Bolzano Danza non manca la capacità e la voglia di esplorare l’altro, non solo come individuo ma anche come luogo in cui muoversi, esibirsi, danzare, per avvicinarsi e dialogare con il pubblico cittadino.  

GauthierDance_NIJINSKI_Garazi_Perez_Oloriz_als_Muse_Terpsichore_Foto_Regina_Brocke[2]A dire di sé e del proprio mondo, personalissimo e per questo unico, e a farci fare un incredibile giro intorno al mondo in 15 giorni, ci saranno l’afroamericano Alonzo King (“Biophony/Writing Ground”, 18 luglio), il britannico Aakash Odedra capace di fondere nella sua danza cultura orientale e occidentale (“Inked/Murmur”, 19 luglio), la catalana Lali Ayguadé (“Kokoro”, 22 luglio), i tedeschi Marco Goecke, coreografo pluripremiato (Nijinsky, 27 luglio) e Helene Waldmann, che con il suo lavoro coreografico riflette sullo sfruttamento e l’emancipazione dell’industria tessile in Bangladesh (“Made in Bangladesh”, 20 luglio), il siciliano Emilio Calcagno che ci porterà a Catania (“Catania Catania”, 30 luglio), l’israeliano Emanuel Gat (“Sacre/Gold”, 25 luglio) e i franco algerini Heddy Maalem (“Toujours sur cette mer sauvage/NIgra sum, Pulchra es”, 29 luglio) e Rachid Ouramdane, che vedremo a teatro (“Tordre”, 26 luglio) e accompagnato dal videoartista Mehdi Meddaci per un progetto pensato per la media Facade di Mussino (14, 21, 28 luglio). 
Tanztheater Made in Bangladesh

Non mancheranno i progetti off stage e l’attenzione ai più piccoli, futuro pubblico della danza e della cultura. Per loro l’ormai consueta notte a teatro (22 luglio), un’occasione unica per passare un’intera nottata dentro gli spazi magici tra palco e retro palco e lo spettacolo “Home Alone” del coreografo Alessandro Sciarroni (22, 23 luglio). 

Torna poi ancora una volta AnticorpiXL, la piattaforma dedicata ai più giovani e promettenti coreografi della scena italiana. E infine, in questa edizione molto speciale, una performance a sorpresa: cosa? chi? dove? Tutto ancora da scoprire, tranne la data, 21 luglio.

Perché in un festival interamente dedicato alla scoperta e al dialogo con lo sconosciuto, lasciarsi stupire è quanto di meglio si possa fare. per poter lasciare poi dietro di sé, quando ormai sarà agosto, l’edizione numero 32 di Bolzano Danza così come ci lascia Austin Powers, dichiarando col vento fra i capelli e un sorriso sulla faccia: “it’s good to be me!”. 

Nelle immagini:

Emanuel Gat Dance, Gold_, Emanuel Gat
Aakash Odedra Company, Inked, foto Jean Goldthorpe 
Alonzo King Lines Ballet, Writing Ground, foto Margo Moritz 
Gauthier Dance, NIJINSKI, foto Regina Brocke
Helena Waldmann, Made In Bangladesh foto Wonge Bergmann

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