Music

July 4, 2016

Random festival

Eugenia Postal

Tra i tanti concerti della settimana del jazz, ho scelto di andare alla serata organizzata martedì sera, in parte anche perché adoro il giardino dell’hotel Laurin e la sua atmosfera, in parte perché molto curiosa di sentire i Random Control. Trio strumentale guidato dal pianista David Helbock, austriaco di nascita, berlinese d’adozione, e accompagnato dal trombettista Johannes Bär (ebbene sì, non è un frutto di bosco) e dal sassofonista Andreas Broger. Il nome della band fa riferimento allo stile della loro musica dagli arrangiamenti davvero particolari, a volte molto spinti però mai pesanti, anzi rendono l’insieme sempre accattivante. Ma il nome Random Control fa certamente cenno anche al fatto che sul palco oltre ai tre musicisti saranno stati presenti una ventina di strumenti differenti e forse più: tutti rigorosamente impiegati durante il concerto, spesso nello stesso brano ognuno di loro ha cambiato tre o quattro volte strumento, regalando oltre ad un piacevolissimo concerto anche una performance davvero speciale ed esaltante, dando sfoggio della loro abilità di passare con grande rapidità e disinvoltura da uno strumento all’altro. Anche i brani proposti erano tutt’altro che scontati, alternando tra momenti divertenti e briosi ad altri più romantici e malinconici.

Maja Osojnik - Südtirol Jazz Festival Alto Adige  

La serata è poi proseguita con un altro interessante concerto, questa volta al Sudwerk con l’esibizione della solista Maja Osojnik. Forse questo concerto aveva poco a che fare col jazz, spingendosi totalmente verso orizzonti elettronici, ma la proposta è stata comunque molto apprezzata dai numerosi presenti. Maja è una di quelle artiste che rimangono impresse nella memoria, oltre ad aver dimostrato un grande talento la sua personalità esuberante è capace di travolgere e ipnotizzare, anche se poi in alcuni momenti perde di una certa intensità e diventa leggermente stancante. 

Foto: franzmagazine

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