Culture + Arts > Cinema

June 16, 2016

PIFF – Provincetown International Film Festival – Grande Captain Fantastic

Cristina Vezzaro

Siamo a Provincetown, New England, patria LGBT. È con l’incredulità e il lutto per la notizia del massacro di Orlando che si inaugura la 18a edizione di questo piccolo festival molto attivo.

Film di apertura del festival è un grandioso Captain Fantastic, di Matt Ross (già visto al Torino Film Festival con un poco memorabile 28 Hotel Rooms), con uno strepitoso Viggo Mortensen e una sfilza (sei, per la precisione) di figli-ragazzini, attori davvero fantastici.
Ma andiamo per ordine. 

Viggo e figli vivono in un luogo sperduto (e mozzafiato) sulle montagne canadesi, tra quella che sembra una vita da sogno (ragazzi colti, intelligenti, che aiutano tutti in famiglia) e da incubo (il padre li sottopone – seppure con amore – a duri allenamenti e prove di sopravvivenza). La madre, che nel film non si vede mai se non nel ricordo, si toglie la vita. A quel punto, per recarsi (ospiti indesiderati) al funerale della madre in New Mexico, la famiglia parte per un viaggio che sarà un viaggio di scoperta delle proprie forze e dei propri limiti, tra un’utopia realizzata e la società attorno, tra il mondo come scoperta o imposizione, tra la verità liberatoria delle parole e la falsità del perbenismo (la famiglia celebra il Noam Chomsky Day!), tra vantaggi e limiti di ogni utopia. 

Il film, che ha una traccia autobiografica (il regista racconta di avere vissuto da bambino con la madre in una sorta di comune tutta naturalista al riparo dalla società), racconta bene la traiettoria di un padre che si trova a dover fare i conti con i propri sogni falliti (come molti che hanno magari fatto scelte borghesi perdendo per strada i loro sogni di gioventù) e che per amore riesce a fare un cambiamento profondo. 

Come già nel suo primo lavoro, uno dei pregi di Matt Ross è di riuscire a essere sempre equidistante rispetto ai suoi protagonisti, che diventano così estremamente credibili e umani, nei loro viavai tra posizioni estreme e buon senso, tra buone intenzioni ed errori. In questo caso, poi, una fotografia a tratti alla Wes Anderson e una recitazione assolutamente avvincente, oltre alla storia, davvero trascinante e ben raccontata, sapranno conquistare il pubblico. 

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.

Related Articles

Archive > Cinema