Music

May 31, 2016

Cemetery Drive: chitarre distorte, batteria incessante, screaming

Claudia Gelati

I Cemetery Drive sono una band sudtirolese, composta dai Simon Feichter, Philipp Raich, Emanuel Cossarini, Simon Gallmetzer e Roman Giovanelli, giovani musicisti provenienti da Ora. Si sono formati nel 2010, ma hanno già calcato diversi palchi, supportando anche band del calibro di Billy Talent, Royal Republic, Living With Lions, Death By Stereo, Texas In July, Beatsteaks e molti altri. Il loro debut-album “Seasons” è uscito lo scorso giugno. Li intervistiamo in vista del Jump Out Open Air di Appiano, dove suoneranno il prossimo 4 Giugno. 

Cemetery Drive, da dove viene il vostro nome?

Bella domanda! Abbiamo inventato così tante teorie sull’origine del nome, che non sappiamo più quale sia la verità.

Quando è avvenuto il vostro primo contatto con la musica?

Se parliamo individualmente, abbiamo iniziato a suonare quando frequentavamo la scuola media, tra gli undici e i quattordici anni, ma alcuni di noi hanno iniziato addirittura prima. Ma alla fine, abbiamo iniziato a suonare insieme perché, essendo già amici, volevamo formare una nostra band.  

E perché volevate formare una band? Raccontateci un po’ la vostra storia. 

Siamo tutti dello stesso piccolo paese. Prima di questo gruppo abbiamo suonato in diverse formazioni. Con il passare del tempo e per altre diverse ragioni, questi due gruppi non funzionavano più e abbiamo deciso di formare i Cemetery Drive con i componenti rimasti.

Chitarre distorte, batteria incessante, parti in screaming. Quali sono le vostre influenze? Ascoltandovi si direbbe sicuramente qualcosa oltre oceano, alla Blink 182 o A Day To Remember. 

Esattamente: le nostre influenze sono appunto i gruppi citati ma anche molti altri. 

Si racconta che Keith Richards, il pirata dei Rolling Stones, scrisse il riff di “(I can’t get no) Satisfaction” nel sonno. Qual è invece il vostro processo di creazione musicale? Testi e suoni arrivano inaspettatamente a voi o vi prendete un determinato periodo per comporre?

Spiegare il nostro processo di creazione non è facile. Possiamo dire, che inizia tutto da un’idea, ad esempio una melodia, una manciata di frasi o un beat di batteria, che poi viene sviluppato e rifinito con tutto il resto. 
A volte capita tutto molto velocemente, mentre in altri casi la fase compositiva si protrae nel tempo e iniziamo a scrivere altri pezzi. Ogni tanto accade anche che, avendo molte idee diverse, alcune finisco in un cassetto e poi, assemblate insieme, acquistano senso. Proprio come in un puzzle.  

Qual è il vostro approccio con i social? Solo svago o utili anche per la vostra musica?

I social possono essere davvero molto utili, soprattutto per condividere la nostra musica e raggiungere così più persone possibili. Cerchiamo di tenere aggiornati i nostri profili costantemente, ma non sempre ci viene naturale postare sui social; così quando ci ricordiamo aggiorniamo il tutto. Al contrario quando abbiamo novità di comunicare, ad esempio l’uscita di nuove canzoni o video, postiamo subito.  Cemetery Drive Foto4

Da giovani musicisti come percepite il mondo della musica oggi?

La musica unisce. Può sembrare una frase stereotipata, ma è davvero così: unisce le persone e crea amicizie, che sarebbero impossibili senza di essa. Purtroppo, nel mondo della musica oggi ci sono anche diversi lati negativi; ma noi cerchiamo di non pensare tanto a quelli. Suoniamo perché principalmente è quello che vogliamo fare e perché ci permette di creare costantemente, raccontandoci un po’ attraverso la musica. 

Capita spesso che molti musicisti abbiamo una canzone del cuore, che avrebbero sempre voluto scrivere. Qual è il pezzo che avreste sempre, sempre, sempre voluto scrivere?

Senza esitazioni rispondiamo: Bohemian Rhapsody. Un pezzo che ha fatto la storia della musica. 

“Seasons” (vedi anche le foto!!) è vostro debut-album. Come vi sentite a riguardo?

Seasons è stato un grande lavoro, che ci ha permesso di imparare molto e di focalizzarci sugli obbiettivi che vorremmo perseguire, in futuro. Cemetery Drive Foto1

L’estate si avvicina: qual è la vostra parte preferita dell’esperienza live e del tour in generale?

Suonare e divertirci. E poi, sicuramente, incontrare nuove persone e stringere contatti e amicizie. Poi, ovvio, mangiare è un’altra delle nostre passioni!  

Alto Adige: per molti ancora solo belle montagne e strudel. franzmagazine si occupa degli input creativi “more than apples and cows”, cercando di combattere gli stereotipi che relegano questa regione dai mille volti, a semplice meta turistica, speck e brezel. Qual è la vostra idea da giovani sudtirolesi? 

Oggi gli stereotipi si trovano ovunque, non solo qui in Alto Adige. Personalmente, li troviamo divertenti e ci ridiamo sopra. La gente con un po’ di cervello, sa che questi luoghi comuni, in quanto tali, non rappresentano la realtà di una determinata regione. Dal nostro punto di vista, non bisogna combattere gli stereotipi in quanto tali, bensì la mentalità chiusa di certe persone. 

Tornando alla musica – musica italiana: eresia o ascoltate qualcosa in particolare?

Ema, il nostro bassista, è un super fan di Vasco Rossi. Cemetery Drive Foto3

Reading, Glanstonbury, Sziget… Estate, per i musicisti, significa anche festivals! Qual è, tra tutti i festival europei e internazionali, quello dove vorreste suonare? 

Come molti gruppi del nostro stesso genere, sarebbe un sogno poter partecipare al “Vans Warped Tour” in America: più di settantacinque band, quaranta date e sette stage su cui suonare. Un altro palco che ci piacerebbe calcare è ovviamente quello della “Spatzenfest” a Castelrotto. 

Nel 2016, cade una celebrazione importante: i 40 anni del punk. Nella vostra bio si legge che il vostro genere è un mix anche di pop e punk. Il vostro approccio e la vostra idea di punk? Team Ramones o Sex Pistols?  

Molto probabilmente team Ramones.  

Prossimi concerti e aspettative? 

Abbiamo già diverse date in programma per l’estate. Si parte, appunto, il 4/6 con il “Jump Out Open Air”, qui ad Appino. Poi saremo presenti a Tiers al “Who Let The Dogs Out” e alla Tattoo Convention di Caserta. Tra Luglio ed Agosto suoneremo al “Rock Im Ring” al Renon e successivamente a Egna e a Bressanone. Per rimanere aggiornati seguiteci sulla nostra pagina Facebook

Un saluto a franzmagazine!

Ciao franzmagazine! Grazie per l’intervista. Continuate a sostenere la scena musicale e artistica locale. A presto!

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