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May 31, 2016
Augmented Residency a Centrale Fies
Allegra Baggio Corradi
Se dal 2003 al 2008 le residenze di Centrale Fies sono state 20, nel solo 2015 ne sono state ospitate 25. Il sostanzioso arricchimento del programma è dovuto non solamente alla crescente autorità di Fies sul panorama artistico internazionale, ma soprattutto al potenziamento del dipartimento di sviluppo di attività di residenze artistiche e creative “Augmented Residency”.
Centrale Fies ospita residenze d’artista a ciclo continuo senza alcuna interruzione durante l’intero anno mettendo a disposizione i propri spazi a compagnie o artisti bisognosi di un luogo in cui operare, affiancati da un personale tecnico e curatoriale altamente competente e affidabile, disponibile h24.
Sede trentina dell’iniziativa nazionale di residenza promossa dal MiBact, Centrale Fies è una struttura altamente attrezzata per produzioni artistiche di differente natura. La foresteria e tre sale pratiche performative sono state messe a disposizione per laboratori, servizi fotografici e prove teatrali. L’ex ponte di controllo della centrale, trasformato in un ufficio con copertura wifi, scrivanie e postazioni grafiche, è adatto alla produzione video.
Periodo di particolare intensità, il mese di maggio ha visto l’alternarsi di sette residenze, ognuna della quali caratterizzata da una differente interpretazione dell’uso degli spazi e della permanenza in Centrale. Massimo Simonetto e Mani/Fatum, giovanissimo collettivo dello IUAV di Venezia in collaborazione con Bonotto “La fabbrica lenta” hanno, ad esempio, sviluppato un progetto di manifattura tessile. Silvia Bottiroli, Francesca Corona e Linda Di Pietro hanno preso parte ad una residenza di pensiero collettivo in seguito alla loro partecipazione a tre dei più importanti festival italiani di teatro. Andrea Andreco ha, invece, realizzato un’opera ambientale performativa per le Marocche di Dro coinvolgendo 20 performer dal Trentino agli Stati Uniti. Filippo Andreatta insieme alla compagnia OHT, Teatro Sotterraneo e Gruppo Nanou hanno, infine, compiuto una residenza per la progettazione delle rispettive produzioni future.
Il tradizionale utilizzo di luoghi e attrezzature a fini artistici é stato affiancato da un nuovo concetto di “benessere culturale” ovvero residenze di pensiero e benessere per operatori culturali alla ricerca di nuove prospettive e punti di vista. Le possibilità creative offerte da quest’iniziativa trovano un compimento negli spazi esterni alla centrale attraverso “Augmented Residency Box”, un pacchetto di attività da svolgersi nella natura che consente di dedicarsi al rafting, al tandem B.A.S.E, alla scalata oppure alle passeggiate tra le orme dei dinosauri. A completamento di quest’immersione in una galassia di proposte stimolanti alla creazione anche degustazioni di cibi e vini locali da consumarsi tra le antiche frane postglaciali del biotopo delle Marocche.
L’assetto strutturale riconcepito da Centrale Fies tramite il programma di residenza incrementa la sinergia creativa tra artisti, giovani professionisti, imprese e territorio. Per ulteriori informazioni a riguardo vi rimandiamo al seguente link.
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