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May 27, 2016

Connect Identity. Sinergia di identità culturali attraverso il design

Allegra Baggio Corradi

Già a partire dal logo si comprende la natura di Connect Identity, una piattaforma che pone in dialogo l’industria e l’artigianato altoatesini con il design più innovativo. L’impronta è quindi importante perché in quest’era digitale imprime un marchio di individualità creativa a una tradizione statica attraverso il linguaggio del design contemporaneo. Allo stesso tempo l’impronta rimanda anche ad un’icona wifi o una spirale, entrambe riconducibili al desiderio di connessione e interscambio alla base del progetto. L’elevazione del valore delle diversità culturali é contrapposto alla massificazione omologante dello stile e dei gusti al fine di combattere l’estinzione di realtà artigianali che se estranee al cambiamento, sarebbero destinate a decadere. Emerge dai progetti e dai prodotti di Connect Identity il concetto alla base della loro ideazione: mostrare le connessioni esistenti tra le identità che contribuiscono alla produzione di oggetti e iniziative attraverso le quali é possibile porsi in relazione all’identità di luoghi solo apparentemente lontani.

_MG_9741Connect Identity nasce da un’idea di William D’Alessandro, giovane designer già noto ai lettori di franz per il progetto Countdown realizzato nel 2012.

Da allora si sono succeduti numerosi altri progetti, tra i quali alcuni ancora in fase di sviluppo. Contemporaneamente ad una performance prevista in una grotta marina seguita da cena su zattera e accompagnata da un’orchestra sottomarina, William é anche impegnato in un’iniziativa tessile. Appena tornato da Istanbul dove é andato alla ricerca di materiali da impiegare nella creazione di stoffe, sta già progettando di aprire una galleria/luogo d’incontro per connettere nuove identità creative a Bolzano insieme ad Alexander Demetz di Ruralurban e David Duzzi. Parallelamente, William continua il suo lavoro di designer e grafico nonché di scultore.

Tiberio Sorvillo - www.visualite.itIl progetto che é già avviato sul sito di Connect Identity e che più lo impegna al momento è, però, Intrashpere, presentato l’anno scorso a Expo Milano 2015. L’obiettivo è quello di interpretare lo spazio abitativo tipicamente tirolese in chiave contemporanea connettendo designer e architetti internazionali con artigiani della Val Sarentino. Unendo la pregiata manodopera altoatesina con la visione personale di artisti che inizialmente non conoscevano né la nostra regione né le tradizionali tecniche di lavorazione di materiali tipici delle zone alpine, Intrasphere si articola in tre distinti moduli: “die Stub”, “die Kommor”, “es Bod”. Gli oggetti realizzati nel corso dei singoli moduli verranno impiegati nella costruzione di un hotel temporaneo da posizionare sulle vette dolomitiche.

Tiberio Sorvillo - www.visualite.itGli artisti locali e internazionali invitati da William in Alto Adige hanno trascorso dei periodi di residenza presso l’hotel Bad Schörgau di Sarentino, una base dalla quale hanno potuto comprendere i ritmi, i colori e l’atmosfera della vita locale per interpretarne successivamente al meglio lo spirito attraverso la progettazione di oggetti di design.

Tiberio Sorvillo - www.visualite.itAttualmente Intrasphere è nella fase di sviluppo del suo primo modulo “Die Stub” per il quale alcuni membri della rete d’impresa MirSarner stanno dando corpo alle idee di designer e architetti che hanno ricodificato la grammatica abitativa del soggiorno/sala da pranzo altoatesino attraverso materiali e forme contemporanei e all’avanguardia. Al termine del modulo die Stub, il soggiorno alpino verrà trasformato in un ristorante mobile per il quale é stato recentemente presentato un pavimento in legno pieghevole al Salone del Mobile di Milano.

Tiberio Sorvillo - www.visualite.itI materiali tipici dell’Alto Adige tra cui legno, pietra, porfido, pelle e lana sono stati compendiati con tecniche di lavorazione tradizionale, ma dal potenziale innovativo se combinate con immaginazione creativa. Emerge dai profili dei singoli oggetti una ricerca sperimentale attuata nel rispetto della natura. Risalta l’approccio razionale di designer e architetti alla riscoperta di forme antiche. Traspare dai dettagli la qualità della manifattura artigiana altoatesina.

Tiberio Sorvillo - www.visualite.itLa mediazione promossa da William attraverso Connect Identity offre la possibilità ad artisti interessati di dare vita a nuove identitá creative. Per ulteriori informazioni in proposito vi indirizziamo ai seguenti link.

www.connect-identity.com
www.facebook.com/connectidentity

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