Franco Marini: vita e teatro, teatro di vita

Un libro dedicato ad un regista e attore di teatro non può non presentare testimonianze fotografiche che ne illustrino la vita e l’opera. Se – come del caso – l’attore (ma anche regista, pittore e drammaturgo) è passato a miglior vita, non mancheranno i ricordi di chi il palcoscenico con lui ha calcato. Per non parlare delle sentite parole delle persone care.

Franco Marini So ein Theater Meran/o che Spettacolo,  segue perfettamente questo canovaccio doverosamente ovvio, riuscendo – e questa è la forza del libro – a confondere a perfezione i piani della vita e del teatro, della voce del cittadino attento con quella dell’uomo di spettacolo. Da questa assenza di confine, l’immagine di Franco Marini (1935-2014) risulta perfettamenete definita. Figura tra le più importanti del teatro popolare di impegno sociale in  Alto Adige, Marini ha saputo pungolare, criticare, tratteggiare personaggi, situazioni e limiti della società degli ultimi trent’anni

Il ricordo di chi ha lavorato con lui e le testimonianze degli amici si sovrappongono, perchè gli amici furono coinvolti nel suo lavoro e diventarono attori, perchè gli attori -nell’onestà della discussione- diventarono amici. In questo rapporto di vicinanza tra palcoscenico e piazza, in una realtà articolata ma limitata come quella altoatesina, Marini seppe non incoronarsi divo, rifuggendo una tentazione assai diffusa tra chi si occupa di teatro d’impegno civile.

L’aggettivo “popolare” trova nella vita e nell’arte di Marini il suo senso meno banale e più nobile: il teatro si colloca così vicino alla gente da essere tra la gente. I temi trattati – anche grazie alla vis comica – servono a porre domande, senza la presunzione di dare risposte. In questo modo il teatro di Marini è stato un “servizio pubblico”. Un sasso lanciato in uno stagno che riverbera la sua energia lontano da dove è caduto. La parola gettata dal palcoscenico che echeggia e scuote oltre l’udibile.

Franco Marini So ein Theater Meran/o che Spettacolo, a cura di Toni Coloselli e Sonja Steger, ed. Alpha Beta Verlag , Merano 2015.

Su iniziativa di Ost West Club e Theater in der Klemme.

Foto: 1) Andreas Marini, 2)Florian Pichler, 3)Andreas Marini