Culture + Arts > Visual Arts

November 10, 2015

The World goes Pop. Un’intervista con Laurina Paperina.

Allegra Baggio Corradi

Da tempo volevamo catturare Laurina per un’intervista ed ora eccola finalmente, tra mille impegni in giro per il mondo, mostre a Paperoga e disegni paperosi. Ci ha raccontato come e’ diventata quella che e’, ci ha accennato cio’ che sara’ e infine ci ha anche preannunciato di avere in serbo una sorpresa per franz; ma questo lo scopriremo in un’altra occasione…

Non vorrei parlare di ironia, immagino sia un argomento che affronti spesso nelle interviste. Vorrei piuttosto chiederti di quando Lei era Laura e di come sei diventata Laurina. Quando hai capito di voler diventare un palmipede?

Purtroppo non è stata una scelta… un fatto sconvolse la mia vita, all’età di sette anni; mentre correvo spensierata tra le montagne del Trentino, una macchina mi investì accidentalmente e schiacciò i miei piccoli piedini umani, che si tramutarono in piedi palmati. Da quel fatidico momento iniziai a vedere cose che gli altri esseri umani non possono vedere.

Laurina Paperina.Credi ci sia bisogno di artisti-bambini piuttosto che di artisti-curatori-teorici-imprenditori di se stessi?

Io credo che ci sia bisogno di un po’ di tutto, il nostro pianeta è interessante perché è pieno di contraddizioni ma allo stesso tempo in continua mutazione. Ai giorni nostri è necessario essere imprenditori di noi stessi, soprattutto se si lavora nel campo creativo e chi è un artista-bambino non esclude che possa essere anche un artista-curatore-teorico.

Quando osservi un cartone animato come i Simpson non ti chiedi mai il motivo per cui i personaggi facciano così ridere la più parte delle persone, ma nessuno mai si chiede quando  e perché in fondo siamo diventati uguali a loro?

Penso sia il contrario, ovvero che non siamo noi a essere diventati uguali a loro ma sono loro a essere… NOI. Cartoni animati come i Simpson, i Griffin o American Dad! sono sostanzialmente lo specchio della società contemporanea; tra una gag umoristica e una gag super cinica esaltano all’ennesima potenza i pregi e i difetti dell’umanità, riuscendo a farci identificare in loro e a farci sorridere e allo stesso tempo a farci riflettere.

The World goes Pop. Un’intervista con Laurina Paperina.La tecnica che preferisci é il disegno. Ti piacerebbe creare una serie di cartoni animati per bambini adulti? Hai già delle idee in proposito?

Il disegno è parte fondamentale della mia ricerca. Sono nata come disegnatrice e il disegno è il mezzo che preferisco, nonché parte iniziale di tutti i lavori che realizzo: che siano installazioni o dipinti, tutto nasce da un’idea abbozzata sulla prima cosa che ho a portata di mano e l’animazione è il processo successivo; da tempo, infatti, lavoro anche con il video animato, non tanto con l’idea di creare cartoni animati, ma più che altro con l’intento di dare vita ai personaggi che disegno.

Se potessi avere un superpotere quale sarebbe (ovviamente non vale quello di porre fine all’intervista!)?

Beh, sicuramente il potere della super-velocità, in modo da finire l’intervista il più presto possibile :) …scherzo, però se potessi essere velocissima sarebbe il top. Finire i lavori in un batter d’occhio, essere in posti diversi nell’arco di pochissimo tempo e contemporaneamente bruciare calorie all’istante sarebbe fichissimo.

In quale paese credi che il tuo lavoro venga apprezzato maggiormente e perché?

Non so se è una questione di capire meglio il mio lavoro o meno, ma di sicuro i paesi in cui mi sono trovata meglio, artisticamente parlando, sono la Francia e gli Stati Uniti; entrambi hanno una fortissima cultura pop, in particolare modo del disegno e del fumetto.

The World goes Pop. Un’intervista con Laurina Paperina.Di che cosa, se non la serietà, avremmo più bisogno oggi?

Serietà ce ne e’ fin troppa. Bisognerebbe prendersi un po’ meno sul serio.

Ci racconti dei tuoi progetti futuri. Quale é il prossimo personaggio che uscirà dalla tua matita?

In questo periodo ho lo studio pieno di personaggi impazziti che cercano di sfuggire ai miei pennarelli, ma nulla di preoccupante.

Per il resto, sto lavorando a diversi progetti. Settimana prossima inaugurerà “Ducks on the Rocks”, la mia mostra personale sparsa in vari musei di Faenza per la Settimana del Contemporaneo; In questi giorni sto ultimando un’istallazione che presenterò per la prima volta ad ArtVerona, a metà ottobre, chiamata “The Pape Prophecies”. A breve dovrebbe uscire la mia prima Zine ufficiale e poi altre cose che al momento sono in alto mare… magari te ne parlerò tra qualche mese!

Potresti fare un disegno che condensi tutta l’essenza di franz in un’unica pagina?

Per mancanza di tempo (sono in partenza) ti farò un disegno raccontato: immaginati una pagina tutta cervellizzata, con decine di personaggi che sbucano di qua e di là e gli alieni che compaiono dall’alto che li trasformano in Hotdog succulenti, poi occhi tondi che cercano una via di fuga e uomini crauti che parlano a vanvera…

The World goes Pop. Un’intervista con Laurina Paperina.

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.