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October 28, 2015

Racconti Local Talent: Alumni. Puntata #02

Alessio Posar
Alessio Posar è uno dei quattro partecipanti al programma di mentoring per sceneggiatori cinematografici "Racconti" organizzato da BLS. Alessio è anche inviato privilegiato di franz, e ci racconterà - dall'interno - questa esperienza, le cose imparate, le scoperte, le relazioni, le emozioni. Qui per voi la seconda puntata.

Tre ore.
In tre giorni, ho avuto solo tre ore libere e ne sono contento. Stanco, esaurito, distrutto e ricostruito e distrutto di nuovo, come diceva il commissario Winchester dei Simpson quando i Simpson avevano ancora qualcosa da dire.
Facciamo un salto indietro: questi tre giorni densissimi sono quelli del primo Racconti Alumni, il meeting di sceneggiatori che, nel corso degli anni, hanno preso parte ai percorsi formativi organizzati da BLS e che si è svolto a Roma nel corso della Festa del Cinema, dal 18 al 20 ottobre.
Primo giorno.
Arrivo a Termini. Ci sono lavori di ristrutturazione, come sempre. Mi guardo intorno, mi perdo tra i corridoi di uscita presidiati dal personale di Trenitalia e poi non posso più tornare sui binari e il punto è che sto cercando Mauro Podini, che come me fa parte di Racconti Local Talent e che dovrebbe arrivare in pochi minuti. Non ho il suo numero, ma il grande progresso tecnologico della nostra epoca ci permette di chiamarci anche senza numero (grazie, Facebook). Ci incontriamo, prendiamo insieme un taxi e raggiungiamo l’hotel Roma Aeterna, al Pigneto, dove quasi tutti gli sceneggiatori risiederanno. Il tempo di una doccia veloce, di assicurarsi che le giacche, chiuse in valigia, non abbiano troppe pieghe e che io possa essere presentabile – è la Festa del Cinema, eh – e siamo di nuovo in taxi. Cena al ristorante Babette, a due passi da piazza del Popolo. È qui che davvero ci rincontriamo tutti. Martin Thaler e Jasmin Mairhofer, anche loro di Local Talent, i loro tutor, e in più ci sono gli altri e si parlano italiano, tedesco e inglese e in realtà non si bada nemmeno troppo a quando si cambia lingua. C’è il vino rosso e c’è il vino bianco e occupiamo quattro tavoli e agli altri sono seduti solo turisti. Non possiamo esagerare, perché il giorno successivo…

alumni

Secondo Giorno.
Di solito mi alzo e vado a letto tardissimo e questa mattina spengo la sveglia e mi sveglio terrorizzato, giusto in tempo per fare colazione – rigorosamente anglosassone – nella hall e poi c’incamminiamo verso il Kino, il piccolo cinema del Pigneto in cui terrà una masterclass Emma Frost.
Emma Frost è una sceneggiatrice seriale (ha scritto Shameless e The White Queen, giusto per citare due successi) e quindi mi aspetto che parli di serialità. No. Sono quattro ore in cui impariamo come relazionarci con i produttori, con gli editor, come accettare le critiche, come difendere le nostre posizioni, come proporre un progetto, come ottenere un posto, come documentarci, in cui impariamo che il numero di battute che riusciamo a scrivere in un minuto è un fattore che conta quanto le idee che abbiamo – almeno quando devono decidere se affidarci un progetto. Insomma, si parla di lavoro in quanto lavoro. A pranzo, poi, ho la fortuna di essere al tavolo proprio con Emma Frost, con la mia mentore Heidrun Schleef, con i due inviati della casa di produzione tedesca Letterbox Filmproduktion e con lo sceneggiatore Roberto Gagnor. Qui riusciamo a parlare di film e serie e dei progetti che abbiamo e a conoscerci, ma è subito tempo di tornare in albergo, di un’altra doccia e un altro cambio e si parte verso piazza della Repubblica e l’Hotel Boscolo, dove si tiene il MIA (Mercato Internazionale dell’Audiovisivo).
Qui, le due writers’ room formate per Racconti #4 con le case di produzione Palomar e Letterbox presentano le serie a cui hanno lavorato, Forza Maggiore e White Planet. Dopo le interviste, i pitch e i trailer, iniziano i loro colloqui con broadcaster e produttori e, a poco a poco, ci si sposta sulla terrazza dell’hotel per un aperitivo a cui si aggiungono altri produttori, registi, attori e sceneggiatori e voi non potete saperlo, ma io desideravo da anni partecipare a un evento simile proprio al Boscolo, che se passi per Roma ti guarda e ti lascia intravedere i suoi tappeti rossi e i lobby boy che si precipitano ad aprirti la portiera del taxi che nemmeno Wes Anderson. Tra bicchieri di prosecco e fingerfood, poco prima di mezzanotte torniamo in albergo. Il giorno dopo è il mio giorno perché…

bls alto adige

Terzo giorno.
Altra colazione, preparare la valigia, fare il check out e rimanere nella hall, perché oggi mi incontro con Heidrun, la mia mentore, come anticipavo. Oggi si ragiona sul trattamento del mio lungometraggio per Racconti Local Talent, sulla potenza delle scene, sui conflitti tra i personaggi, sulla struttura della storia, sull’anticipare o posticipare eventi. Come dicevo prima, vengo distrutto e ricostruito in vista del secondo workshop, ad Appiano dal 2 al 4 novembre.
E poi tram, di nuovo a Termini e poi verso Torino e con più compiti e più suggestioni e poco tempo.

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