Culture + Arts > Visual Arts

September 14, 2015

Il tempo libero secondo Ingrid Hora

Allegra Baggio Corradi
“You play this game, which is said to hail from China. And I tell you that what Paris needs right now is to welcome that which comes from far away.” Con queste parole l’Ammazzagrilli ha scatenato la riflessione di Ingrid Hora sul valore e le dinamiche delle diffuse, ma mai confuse associazioni culturali, sportive e ludiche presenti all’interno delle micro e macro-comunità passate e presenti.

Si snoda prevalentemente lungo le pareti dello spazio bianco di arge/kunst il percorso ginnico-scultoreo della mostra Freizeyt, concepita dall’artista altoatesina Ingrid Hora in collaborazione con la coreografa Claudia Tomasi. Gli oggetti esposti sono pochi, ben distanziati, familiari ed estranei al contempo. Una cavallina rovesciata all’entrata, dei sottili materassini blu al centro, una spalliera sulla destra, una sbarra specchiata sulla sinistra, un cerchio di legno appeso e quattro supporti in metallo rosso che poggiano su una mensola.

Ingrid-Hora-argekunst-WEB-02 Elementi che rimandano a un tempo che tutti abbiamo conosciuto: quello dell’ora di ginnastica. Un tempo che forse molti hanno desiderato non arrivasse mai, un tempo, tuttavia che ci accomuna tutti. E’ proprio il tempo condiviso che interessa a Ingrid Hora; quello trascorso insieme ad altri individui per un preciso scopo, in un preciso momento della vita o della giornata, in un preciso luogo e con una regolare frequenza. Il tempo libero secondo Ingrid non equivale né all’ozio né allo svago quanto piuttosto alla produttività, alla collaborazione, alla riflessione, alla condivisione e all’apprendimento. E’ attraverso gli oggetti che permettono queste azioni che Ingrid suggerisce le dinamiche interne e sottese alla creazione e allo sviluppo di organizzazioni culturali, sportive, canore e di ogni altra natura. E’ attraverso la loro manipolazione e la loro sottile, ma sostanziale alterazione che Ingrid suggerisce un cambiamento umano, un’evoluzione collettiva. Così la cavallina diventa un ancoraggio intorno al quale ballare, la sbarra un peso da spostare, i tappetini delle tessere mobili di un gioco di società cinese.

Ingrid-Hora-argekunst-WEB-04

Freizeyt è un continuo rimando ad altro, alla dimensione altra della pratica secolare dell’unirsi in gruppi, del condividere e del costruire qualcosa di nuovo insieme. Il tempo libero così concepito si svuota della sua dimensione ludico-oziosa per trasformarsi in tempo produttivo. A questo punto la mostra diventa altro. Non più allestimento di oggetti o blanda modificazione del reale, ma attenta analisi di ciò che rende una piccola e anonima associazione di paese assimilabile al più vasto insieme della popolazione di una nazione, di un continente, del mondo nella sua totalità. Dal microcosmo delle Musikverein e Sportverein sorte nel 1800 al macrocosmo dell’intera umanità, anch’essa organizzata gerarchicamente, regolata da norme, orari, funzioni, finzioni e ritmi. Come sempre negli interventi di Ingrid la riflessione verte sui piccoli dettagli privati d’individui esclusi dalle pagine della storia ufficiale che sono tuttavia i depositari del senso più profondo dell’essere parte di una comunità. Dal singolo al collettivo, dal particolare all’universale.

Ingrid-Hora-argekunst-WEB-03

Freizeyt propone una riflessione attraverso gli oggetti, gli strumenti e i prodotti dell’azione di gruppo, sia questa fisica o mentale. Il tempo libero secondo Ingrid Hora diviene un susseguirsi di incontri settimanali, mensili, annuali; di cori di paese, di sedute di ginnastica, di danze folkloristiche, di esercitazioni vocali. Nel suo continuo e regolare ritorno il tempo libero diventa una certezza, un bisogno, ma anche una mancanza se interrotto bruscamente, contro la nostra volontà. Il tempo libero non è più libero.

Ingrid Hora, der Grillentöter, exhibition view, photo by aneres, 2015

 

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.

Related Articles

Archive > Visual Arts