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July 28, 2015

Gli Open Studios di Motherlode: entrare nel work-in-progress del futuro della performance

Anna Quinz
Tra le decine di performance e performer che si alterneranno in questi giorni nelle sale di Centrale Fies a drodesera 2015 - MOTHERLODE - franz ha deciso di raccontarvi dei cinque artisti che domenica 2 agosto apriranno, un po' come fa l'arte, i loro studi al pubblico. Un momento per scoprire come lavorano, sbirciare nel work in progress, sviscerare i processi creativi ed emozionarsi con loro, mentre un'opera si sviluppa, un attimo prima che diventi "finita".

Entrare negli studi degli artisti è sempre un’esperienza. Sì, bella la mostra, quando tutto è allestito e patinato, perfettamente installato e si è pronti con salatini e bicchieri per inaugurare o con cataloghi alla mano per farsi guidare tra gli spazi espositivi. Ma quanto è ancora meglio entrare lì dove tutto succede, si genera, nasce, si sviluppa, si definisce nelle sue forme e nei suoi confini, in itinere, in progress, tra errori, ripensamenti e buone idee fulminee che passano dal pensiero alla pratica, come per magia. Entrare in quel luogo magico di creazione spesso caotico, magari disordinato e pieno di macchie di pittura – come vuole il clichet – oppure perfettamente minimale, con un computer a farla da padrone dello spazio. Sia come sia, lo studio dell’artista lo svela, ce lo mostra nel suo dietro e nel suo dentro, ed è sempre un privilegio prezioso poterci mettere il naso.

Ma con la performance, come funziona? Centrale Fies e Motherlode-drodesera, che come sempre hanno capacità divinatore e magiche, mutuano il concetto di open studio dall’arte alla performance, facendoci entrare nel laboratori e studi delle meraviglie di alcuni dei giovani e più interessanti cervelli dell’arte performativa in Italia oggi. Marta Cuscunà, Mara Cassiani, Hannes Egger, Filippo Andreatta e OHT-office for a human theatre e AngiUsFestA sono i cinque prescelti, che nella giornata finale di drodesera – domenica 2 agosto – apriranno ciascuno per 20 minuti il proprio studio, metteranno davanti agli spettatori, dal vivo, la fase intermedia del progetto al quale attualmente stanno lavorando. Scopriremo così come viene costruito il lavoro, quali fasi, ispirazioni, pensieri, azioni stanno al suo interno, saremo intimi ascoltatori di un processo e riceveremo il prezioso dono di guardare le cose un attimo prima che accadano nel mondo esterno. Ma daremo anche noi un dono agli artisti, provando emozioni e trasmettendole, cosa che forse muterà il corso dell’opera. Un’opportunità speciale, rara, da cogliere.

In più i cinque artisti prescelti per gli Open Studios di Motherlode sono vecchie conoscenze di franz (tranne AngiUsFestA che ancora non conosciamo, ma che già in un veloce scambio di mail si sono rivelati parte della “nostra gente”) quindi l’attesa è doppia, ancora più forte, ancora più piena di curiosità ed emozione e orgoglio per quel che succederà e per l’occasione che abbiamo di farne parte. 

Per questo franz ha deciso di farvi entrare già un attimo prima di entrare nei loro studi, nelle vite e nei lavori di questi 5 artisti che, già lo sappiamo, con i loro prossimi lavori – forse anche grazie al nostro piccolo contributo –  segneranno un tassello importante nel fare performance in Italia (e non solo) oggi e nel domani che sarà. Ogni giorno fino a domenica ve ne presenteremo uno, stesse domande per tutti, risposte che sono mondi diversi che si intersecano, e che saranno un mondo unico, ma complesso e variegato, domenica 2 agosto a Motherlode. 

 

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