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May 7, 2015

Superleggero: una pedalata sui monti, un aperitivo in città, lo stesso berretto

Mauro Sperandio

Voglio scrivere di qualcuno o di qualcosa? Leggo, mi documento, sbircio e rovisto. Nella testa poi mi si formano delle personalissime immagini, fatte di deduzioni, sillogismi, ricordi.

Superleggero

Antonello Tabarelli de Fatis è un imprenditore (ma non solo), che produce abbigliamento tecnico di pregio (ma non solo) per ciclisti (ma non solo). Tabarelli de Fatis ha un nome aristocratico, saranno le allitterazioni e le assonanze, oppure il “de” che conferisce genealogica solidità.
L’immagine che mi si forma nella testa è quella di un intrepido pioniere del volo, oppure di un ipercinetico artista futurista.

superleggero Bozen

Le immagini, fortunatamente non si staccano troppo dalla realtà: Antonello ama la velocità, ma della sua bicicletta. La storia della sua famiglia è solidamente radicata in questa Regione ed è cresciuto a pane e design nel negozio di famiglia, quello storico di Via Stazione a Bolzano.

Superleggero è il frutto della necessità che aguzza l’ingegno, della competenza e del gusto per il bello che l’Antonello imprenditore-ciclista coltiva. Il ciclista (ma già windsurfer-velaio, creativo e manager) conosce le necessità di coprirsi adeguatamente durante le sue impegnative pedalate, conosce i materiali, i pregi ed i limiti di ciò che il mercato offre. Quando non conosce, si interessa e studia e, per carattere, non si accontenta.

superleggero

Per coprirsi collo e testa in maniera adeguata dal punto di vista termico e per evitare poco salubri ristagni di umidità, decide di produrre ciò che il mercato non gli offre. L’accessorio, però, oltre che funzionale, deve essere bello, dalle linee minimali ma riconoscibili. Prodotto con materie prime e macchinari rigorosamente italiani, prima che per amor di Patria, perché questi fattori produttivi sono di qualità inarrivabile.

superleggero Tabarelli de Fatis

Il suo approccio non è quello dell’artigiano, ma dell’imprenditore che conosce le materie prime, i macchinari e le lavorazioni, che pensa all’ingegnerizzazione dei propri prodotti, perchè la macchina realizzi l’idea, il design, l’emozione pensata e quindi progettata.La macchina è bravissima a fare le cose, se è ben istruita. Le lane più pregiate -cashmere e merinos per berretti e snood-,  la seta di Como -per sciarpe e foulards- sono scelte per le loro caratteristiche tecniche, per la loro confortevolezza e per la loro bellezza. I colori, eleganti e mai fuori dalle righe, ricordano i grandi eventi del ciclismo. Non ci sono marchi: la riconoscibilità e la desiderabilità stanno nelle linee e nei colori, la fedeltà al marchio nella soddisfazione dell’utilizzatore.

Superleggero

Un’altra immagine mi torna alla memoria: Sean Connery, l’agente 007 di missione Goldfinger, che spunta dall’acqua, compie una delle sue clamorose azioni, si leva la muta e si mostra in impeccabile smoking bianco.

Le creazioni di Superleggero non vi daranno “licenza di uccidere”, ma potrete passare dall’azione fisica più impegnativa all’aperitivo in centro.I vostri pensieri staranno al caldo mentre vi alzate sui pedali valicando i passi alpini, così come quando scruterete il mare che spumeggia e rende inquieti i gabbiani.

aerodinamica bolzano

Bello, elegante ma posato, sincero, onesto, funzionante, funzionale, caldo ma leggero, o meglio Superleggero.

Illustrazione: Olga Nikolich, Aerodinamica Tatyana.

 

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