Contemporary Culture in the Alps
Contemporary Culture in the Alps
Since 2010, the online magazine on contemporary culture in South Tyrol and beyond in the Alpine environment.

Sign up for our weekly newsletter to get amazing mountain stories about mountain people, mountain views, mountain things and mountain ideas direct in your inbox!

Facebook/Instagram/Youtube
© 2025 FRANZLAB
Cinema,Culture + Arts

HomeGrown Reviews: Mia madre

28.04.2015
Cristina Vezzaro
HomeGrown Reviews: Mia madre
Cinema,Culture + Arts

HomeGrown Reviews: Mia madre

28.04.2015
Cristina Vezzaro

Titolo: Mia madre.

Regista: Nanni Moretti.

Di cosa parla: Margherita (Buy) è una regista che sta girando un film in una fabbrica particolarmente colpita dalla crisi economica, dove un nuovo acquirente, l’attore Barry (John Turturro), fatica a imporre le proprie idee (e si dimostra particolarmente negato a fare l’attore). Il suo lavoro sul set è però distratto dalla vita privata: la madre (Giulia Lazzarini, che molti avranno visto in scena al Piccolo di Milano) sta morendo in ospedale, e Margherita si affanna per gestire le emozioni che la sconvolgono, tra critiche dure (l’ex fidanzato), dubbi di inadeguatezza rispetto al lavoro e nella vita privata (la madre le rivela cose sulla figlia che lei non sospettava) e il sostegno di sempre (da parte del fratello, Nanni Moretti).

Cosa spacca: L’occhio ironico, distaccato, che Moretti posa su se stesso affidando a Margherita Buy il ruolo della regista, l’uomo che emerge accanto al regista, la capacità di narrare una storia in modo semplice, con le cose importanti e le cose del tutto casuali (e perfino inutili) che si intrecciano, come nella vita vera.

Cosa fa schifo: Alcune gag con Turturro sono simpatiche (la scena della macchina!) ma dopo un po’ stufano.

Menzione speciale: Margherita Buy, che pure recita un ruolo drammatico, per una volta sembra divertirsi davvero in questo ruolo, alter ego del regista che sa interpretare con leggerezza. (“Tu oltre a interpretare il tuo personaggio, devi stargli accanto” ribadisce imperterrita Buy – Moretti ai suoi attori sul set, senza capire davvero nemmeno lei cosa intenda dire)
Consigliato a chi: A chi riconosce alle emozioni quel posto che nella vita quotidiana si prendono da sole. A chi è pronto a lasciare andare un certo Moretti per accoglierne uno nuovo.

Voto ponderato: “Mia madre” è un film sincero, dove il dolore diventa credibile e l’assurdità della vita anche.

SHARE
//

Tags

homegrown reviews, Margherita Buy, Mia madre, nanni moretti, review
ARCHIVE