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April 15, 2015

Regeneration: è arrivato il momento della sfida tra architetti a Centrale Fies

Franz

Sono arrivati, e si comincia. Parte oggi Regeneration, il primo concorso di progettazione interamente basato sul protocollo Living Building Challenge™, un modo di pensare e costruire orientato alla sostenibilità, l’unico criterio intelligente per abitare il futuro. Regeneration si svolgerà da oggi al 18 Aprile 2015 presso l’ art work space Centrale Fies, a Dro. Un “conclave” di 64 ore non-stop in cui giovani professionisti, ingegneri ed architetti si sfideranno nell’ideare il migliore progetto di riqualificazione di un vecchio edificio pubblico (qui rileggete l’intervista all’ing. Carlo Battisti di Macro Design Studioorganizzatore del contest).

Sabato mattina, dalle 10, si terrà una conferenza aperta al pubblico, sui temi centrali del concorso: la rigenerazione e l’ecosostenibilità a livello europeo, mentre nel pomeriggio sarà aperto al pubblico l’esito di questo contest con la presentazione dei tre progetti e l’elezione del team vincitore, il quale riceverà un premio di 3000 euro, assegnato dalla Fondazione Incassa, sostenitrice dell’evento.

A raccontarci cosa sta succedendo e cosa succederà in questi intensi giorni di Regeneration, Virginia Sommadossi, presidente della Società Fies Core e da anni project developer dell’art work space Centrale Fies. 

“Sono 15 under 35, tra architetti e ingegneri. Sono stati scelti per un piccolo e importante tassello di una missione più grande e articolata che ha a che vedere col futuro, con la sostenibilità di un mondo che deve (e vuole) essere pronto per il domani. 

Arrivano da Italia, Romania, Spagna, Lettonia, Croazia per una competition di 64 ore sul Living Building Challenge: il protocollo che scandisce e plasma la misura più avanzata in fatto di sostenibilità ambientale attraverso l’architettura. 

Lavoreranno all’ideazione di progetto preliminare per il rimodernamento dell’edificio comunale di Dro. L’idea di Carlo Battisti e Paola Moschini del Macro Design Studio di Rovereto, istituto promotore del contest, ha incrociato una delle mission dell’art work space Centrale Fies, che da anni si occupa non solo di produzione e teorizzazione di performing art ma anche di residenze creative. 

Ecco perché i 15 ragazzi non potevano non passare da Centrale Fies, tempio da sempre votato alla cultura, ai giovani creativi e all’innovazione. 

Fies da sempre aggrega teste e azioni di chi prova a investire nel futuro, di chi ha il coraggio di gettare uno sguardo più in là, dando vita a una visione sfaccettata e articolata della realtà. Non è sempre facile formalizzare o ridurre a documento questo tentativo di cambio di prospettive e tempistiche, ci piace pensare però che tutto questo lavoro concorra a nutrire e plasmare quel tempo che non è strettamente della politica o delle ricadute sociali, quel tempo più lungo, invisibile e delicato che attraversa i decenni, cambia il corso dei fiumi, e trasforma un edificio abbandonato in un propulsore di attività e pensiero”.

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