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January 23, 2015

franz meets Lahar:
magazine talks to posterzine

Miriam Marzura

Se non sapete cosa fare domenica, ho una proposta per voi. Se sapete cosa fare, cambiate programma e venite alla presentazione di Chronos, il prossimo numero di Lahar Magazine (luogo e orari ve li svelo alla fine). Non sarà “solo” una presentazione di questo posterzine, ma un evento figo… vi sto invitando ad un aperitivo con gente curiosa ed eclettica, ad ascoltare musica e bere un drink in compagnia, a conoscere un progetto originale. Io ho conosciuto la redazione di Lahar Magazine a Pulsart Restart (Schio) e mi sono piaciuti fin da subito. Ora varcano i confini regionali e come prima tappa hanno scelto il Trentino Alto Adige.  Quindi, perchè perdere l’occasione di passare a curiosare e vedere se c’è qualcosa che fa per voi? Poi se volete conoscere un posterzine figo, quello è sicuramente Lahar.

Dopo questa presentazione, dammi tre buone ragioni per venire domenica alla presentazione di Lahar Magazine.

Per trascorrere un aperitivo domenicale diverso dal solito ci vedo tre buoni motivi: prendere in mano una copia di Lahar, ascoltare un po’ di buona musica e bere una birretta in compagnia.

Raccontaci un po’ come nasce l’idea del magazine

Siamo nati come un gruppo di amici che si trovava per discutere delle tematiche che si incontrano nella vita di tutti i giorni. Parlavamo e discutevamo del più e del meno: dal telegiornale ai social…era un modo per esprimersi e confrontarsi con gli altri. Da qui abbiamo pensato di aprire questo dibattito a tutti. Da questo è nato Lahar, un esplosione di pensieri e opinioni, uno spazio caotico di spunti, idee.Lahar Magazie

Cosa rende Lahar unico e inimitabile?
Lahar è libero, non ha vincoli ed è una piattaforma composta da tutte le persone che hanno voglia di partecipare al progetto. Chiunque può apportare un contributo su Lahar… lo trovo attuale, un po’ lo specchio della nostra generazione nel contesto sociale in cui viviamo.

Avete un target principale al quale vi rivolgete?
Le nostre collaborazioni più frequenti comprendono la fascia 20-30, ma non è insolito trovarci a collaborare con ragazzi più giovani o con persone che solitamente consideriamo anziane e che invece si dimostrano molto più brillanti e coraggiose. In generale apprezziamo chi ha di mettersi in gioco pensando, scrivendo, disegnando, fotografando o proponendo qualsiasi altra manifestazione del proprio intelletto.

Dove è possibile trovare il magazine?
Il magazine viene distribuito gratuitamente in tutta Italia, grazie ad una rete di amicizie e di “supporter” con cui abbiamo sviluppato una serie di punti di distribuzione. Abbiamo un servizio abbonamenti ma per ogni informazioni vi invito a visitare il nostro sito così trovate elencati i diversi punti vendita.

Avete deciso di uscire dai confini regionali… avete previsto un tour?
Ti faccio una rivelazione in esclusiva: vogliamo partire con una sorta di “Lahar rock tour”!
Questa di Trento è una sorta di beta test, per poi partire con una serie di eventi che ci porteranno fino in sud Italia, così da poter incontrare nuove persone interessate a collaborare con noi e poter finalmente conoscere di persona tantissimi nostri collaboratori. Abbiamo sentito la necessità di questa svolta perché da quasi un anno Lahar riceve più collaborazioni da fuori i confini regionali, vogliamo provare a spingerci fuori dalla nostra cara pianura con le presentazioni e gli eventi.

L’ aspetto migliore e peggiore del vostro lavoro?
Partiamo dal presupposto che Lahar Magazine non è un lavoro, ma il progetto editoriale dell’Associazione Lahar, senza alcuno scopo di lucro. Nessuno ha mai guadagnato da Lahar, anzi. Per questo facciamo eventi, che è un aspetto molto piacevole, per poter raccogliere i fondi necessari a stampare il numero successivo. Però, sebbene non sia un lavoro, posso dire che la difficoltà più grande è quella di coordinare tutti i materiali che arrivano, a livello di contenuti e a livello di grafica per poter poi uscire con un prodotto editoriale che sia interessante, completo e fruibile. Lavorando in crowdsourcing possiamo solo controllare il processo di creazione quando siamo alla fine. Ma questo è anche il bello, siamo costantemente circondati da idee e stimoli diversi e da persone che si mettono in gioco con noi e mettono nero su bianco i propri pensieri: la cosa più preziosa che possediamo.

Lahar Magazine
Qualche anticipazione sul prossimo numero, Chronos?
Chronos è stato un numero difficile, è sempre complesso far arrivare la tematica ai nostri collaboratori e il modo in cui vogliamo realizzarla. Possono travisare certi passaggi o sviluppare delle visioni che non avevamo previsto. Tutto questo è stimolante, ma in questo numero la cosa è esplosa generando delle tematiche che non avevamo preventivato. Per la prima volta parleremo di sport, un tema sempre poco presente in Lahar Magazine.
Poi il poster lo trovo eccezionale. Ma dovete venire a vederlo.

Lahar lo troverete domenica 25 gennaio presso Il Circolino in piazza Venezia 41 a Trento, dalle 16 alle 23.
Mettetelo in agenda!

Illustrazioni: Federica Simioni, Francesca Pasqual

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