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January 8, 2015

Mart / Grande guerra 2014

Mauro Sperandio

In occasione dei cento anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale il Mart propone un articolato programma intitolato MART/GRANDE GUERRA 2014. Tre mostre con tema “bellico”, sulla guerra combattuta e su come essa venga descritta e interpretata dall’artista, dal fotografo, dallo spettatore involontario.
La sede principale del Mart, a Rovereto, fino al 20/09/15 ospita LA GUERRA CHE VERRÀ NON È LA PRIMA, un cammino -un camminamento- che dagli inizi del ’900 si snoda attraverso un secolo travagliato, non limitandosi però ad un drammatico catalogo di eventi storici, ma ad una miscellanea di varie sensibilità. La ricerca storica e la narrazione artistica si intrecciano dando vita a nuove letture dei fatti, contrastando con un’energia sempre vitale una storia di morte.
Grafica, pittura, fotografia, video, film, documentari, installazioni lanciano il visitatore in un fluire di vivide emozioni, mediate dal senso artistico, dirette nel caso dei reperti bellici e “indirizzate” per quanto attiene ai documentari. La scelta di non segnare un inizio ed una fine del percorso espositivo rendono l’atmosfera ancor meno “controllabile”, più simile ad un gravoso pensiero che si insinua senza controllo.
Balla, Bucci, Severini, Depero, Sironi, Beckmann, Chagall, Egger-Lienz, Helmberger, Licini, tra i vari che con le loro opere raccontano un dramma, quello della guerra, che pare non conoscere tempo, che cambia armi per perpetuare un trionfo di durevole dolore ed effimera vittoria.

Prima Guerra Mondiale Mart

La Casa d’arte futurista Depero, sempre a Rovereto e fino al 15/03/15, ospita CALPESTARE LA GUERRA una non usuale raccolta di tappetti di guerra afghani, opere che narrano le vicende di una terra martoriata dai conflitti che a partire dal ’79, anno dell’invasione russa, non conosce pace e stabilità.
Diventati oggetto di collezione per veterani ed esperti i tappetti “narranti” nascono come memoria collettiva di un popolo e delle sue tribù e solo successivamente escono dall’ambiente domestico a cui sono destinati.
Fili di mille sfumature disegnano vivide immagini in cui ai motivi classici si accostano le macchine da guerra dell’epoca moderna, il tappeto -tazebao orizzontale di Medio-Oriente- si trasforma in strumento di narrazione, propaganda, celebrazione. E se l’opera parla della guerra e della storia di chi l’ha eseguita, tristezza nella tristezza, nei tappeti più recenti, gli errori di esecuzione sono dovuti alla mano inesperta di bambini precocemente artigiani.

Rovereto

La Galleria Civica di Trento, fino al 1/2/15 ospita AFTERIMAGE. RAPPRESENTAZIONI DEL CONFLITTO Tema della mostra è il ruolo che l’immagine di guerra esercita nella costruzione della realtà, dell’opinione,  intorno ai conflitti dell’epoca contemporanea. Il fotogiornalismo ed anche lo scatto amatoriale hanno reso l’immagine di guerra immediatamente e ampiamente fruibile, modificando la percezione  degli eventi, sfuggendo alle censure e non risparmiando gli aspetti più crudi.
Foto, video, installazioni mostrano la guerra live, creando un continuum senza soluzione. Afterimage si interroga sul ruolo di questo nuovo modo di raccontare la guerra e sulla necessità di nuovi strumenti critici per la corretta interpretazione di questa “storiografia in diretta”.

La Grande Guerra

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