Moujo – Merano capitale della moda
(Afro-Tirolese)

Avete idea di quante siano le variabili (misure) da considerare per la confezione di una “semplice” gonna? Se la destinataria è un essere umano comune e non un’indossatrice con cubatura e sagoma standard come piace all’alta moda i numeri in ballo sono parecchi. Diciamo che la funzione si complica all’aumentare delle curve…ma se il capo veste bene, le cose tornano semplici.

L’atelier di Gabriele Bertagnolli è come un bell’abito di una donna con tutte le sue curve a posto:
articolato nella genesi ma pulito e lineare nel risultato finale.Gabriele nasce restauratrice e si nutre negli anni di forme ed i colori. Nel 2010, decide di trasferire su stoffa la sua creatività ed apre Moujo, con l’idea di produrre bei capi di sartoria, con colori e linee non banali. L’obiettivo non è da poco, ma il buon gusto e la formazione di Gabriele sono gli strumenti giusti; ad aggiungere delle gradevoli note impreviste ci pensa il destino.

Mi racconta divertita Gabriele come il suo negozio si trovi sul tratto della linea insubrica che attraversa Merano, ovvero sulla linea di congiunzione che unisce la placca europea a quella adriatica che si staccò dall’Africa in epoca cretacea…
Un ponte tra due rive così diverse, non può che generare incontri curiosi.

Sidi Diallo, dalla Guinea, questo ponte l’ha attraversato, incontrando Gabriele e creando un sodalizio di originalissima efficacia. Sidi, è sarto di grande mestiere, impeccabile nel riprodurre, meticoloso nella confezione.

L’educazione alla bella forma e al colore di Gabi e l’abilità di Sidi rendono Moujo il posto giusto se cercate ciò che ancora non sapete. Nelle loro creazioni si nota un’accurata ricerca di tessuti di qualità – i policromi Wax africani, le meravigliose lane nord europee- cercati con attenzione ed impiegati per la confezione di classici non banali e di capi eccentrici, buoni tutti i giorni, perfetti per le occasioni importanti.
Eleganti scamiciati dalle linee pulite, abiti principeschi per giovani al debutto in società, e, per le amanti del Dirdl che non vogliono passare inosservate, abiti tradizionali confezionati con le variopinte stoffe africane.