Culture + Arts > Cinema

November 28, 2014

Rimusicazioni Film Festival 2014: Un Chien Andalou – Alessandro Baris

Franz
New soundtracks for silent movies is the motto of the 15th Rimusicazioni Film Festival from 29/11 until 6/12 in Bolzano_Bozen, Meran_o, Ora_Auer and Trento. == Der Publikumspreis 2014 wird unter der Schirmherrschaft von franzmagazine vergeben. Ihr könnt auch mitstimmen – klickt dafür einfach auf den Facebook-Like-Button am Ende dieses Artikels. == Il Premio del Pubblico 2014 viene assegnato sotto il patrocinio di franzmagazine. Per votare i vostri preferiti cliccate il bottone Facebook Like in fondo alla pagina.

 

Un film di Luis Buñuel. Con Simone Mareuil, Pierre Batcheff, Luis Buñuel, Salvador Dalí, Robert Hommet. Cortometraggio, Ratings: Kids+16, b/n durata 16′ min. – Francia 1929. 
Un film di L. Buñuel, da lui prodotto (con il denaro della madre), sceneggiato (con S. Dalí) e diretto. Vi appare all’inizio come l’uomo che affila il rasoio con cui recide trasversalmente l’occhio sinistro di una donna, una delle più celebri immagini-choc del cinema, collegata con quella della luna piena. Non c’è una “trama”, ma soltanto insinuazioni, associazioni mentali, allusioni; non c’è una logica, tranne quella dell’incubo; non c’è una realtà, tranne quella dell’inconscio, del sogno e del desiderio. Nato nell’ambiente parigino del surrealismo, è probabilmente il più celebre film d’avanguardia del mondo, anche se non il più significativo e importante. Molti gli preferiscono il successivo L’Age d’or (1930). È il corrispettivo filmico del Primo Manifesto del Surrealismo (1924, ristampato da André Breton nel 1929) di cui condivide l’estetica di Lautréamont, l’influsso di Freud, la volontà rivoluzionaria di ispirazione marxiana con spunti presi da Buster Keaton e René Magritte. Il titolo incongruo deriva da Un perro andaluz, raccolta di poesie e prose di Buñuel, pubblicata nel 1927 sulla Gaceta Literaria di Madrid. Non è da escludere che abbia una connotazione polemica contro Federico García Lorca che nel 1928 aveva pubblicato Primero romancero gitano, accolto da molti con entusiastici elogi, ma non dall’amico Buñuel che gli rimproverava il “terribile estetismo”. Proiettato dal giugno 1929 allo Studio des Ursulines di Parigi, tenne il cartellone per molte settimane. Nel 1960 il regista-produttore ne cedette i diritti e fu sonorizzato con musiche (Morte di Isotta di Wagner, tanghi argentini) scelte da Buñuel. L’attore protagonista, P. Batcheff, si suicidò pochi mesi dopo la fine delle riprese.

rimusicazioni.org

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.

Archive > Cinema