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November 28, 2014

Rimusicazioni Film Festival 2014: The great train robbery – Michael Wedenig

Franz
New soundtracks for silent movies is the motto of the 15th Rimusicazioni Film Festival from 29/11 until 6/12 in Bolzano_Bozen, Meran_o, Ora_Auer and Trento. == Der Publikumspreis 2014 wird unter der Schirmherrschaft von franzmagazine vergeben. Ihr könnt auch mitstimmen – klickt dafür einfach auf den Facebook-Like-Button am Ende dieses Artikels. == Il Premio del Pubblico 2014 viene assegnato sotto il patrocinio di franzmagazine. Per votare i vostri preferiti cliccate il bottone Facebook Like in fondo alla pagina.

 

Un film di Edwin S. Porter. Con George Barnes, Max Anderson, Marie Murray Titolo originale The Great Train Robbery. Muto, b/n durata 12′ min. – USA 1903.
Le proiezioni dei film di Brighton organizzate nell’autunno del 1977 presso il Film Department del Museum of Modern Art da Eileen Bowser e Paul Spehr mi sono state utili per comprendere l’esatto significato della nota con cui il catalogo 1904 della società Edison descriveva il film The Great Train Robbery di Edwin Stanton Porter. Secondo il supplemento al catalogo della Edison Films pubblicato nel gennaio 1904 (pag. 5), il film “è stato allestito e recitato in modo da riprodurre fedelmente le vere rapine rese sinistramente celebri dalle famigerate gesta di numerose bande di fuorilegge del Far West.”Usando l’espressione “riprodurre fedelmente”, il detentore dei diritti d’autore, Porter o altri, definiva il film come “rappresentazione”: in altre parole, come un’opera d’arte anziché una mistificazione (come invece sarebbe stato se si fosse affermato falsamente che un cineoperatore era presente sulla scena di un avvenimento reale). Falsi cinegiornali e rappresentazioni riuscirono in ogni caso a trasformare il movimento in azione manipolando margini e profondità dell’inquadratura, con un procedimento che ha progressivamente costruito gli elementi della narrazione cinematografica.Nella scena conclusiva di Robbery, mentre i tre malfattori in primo piano si stanno partendo il bottino una pattuglia di sette uomini sbuca dal margine destro dell’inquadratura, avanza in direzione della cinepresa e ingaggia la sparatoria finale, facendo fuoco verso la banda di rapinatori e verso il pubblico. Di per sé, questa sequenza è un rifacimento di scene precedentemente apparse in quei falsi che presto sollevarono interrogativi sulla stampa: nel maggio del 1900 un giornalista di un quotidiano di Rochester mise in dubbio l’autenticità di un filmato che ritraeva una carica di soldati statunitensi contro gli insorti filippini. (Citato da George C. Pratt, “No Magic, No Mystery, No Sleight of Hand”, in Marshall Deutlebaum, a cura di, “Image” on the Art and Evolution of the Film, 1979, pag. 43)Per poter realizzare scene come questa, argomentava il giornalista di Rochester, il cineoperatore doveva piazzarsi direttamente sulla linea del fuoco, come avveniva (in controcampo) in Advance of Kansas Volunteers at Caloocan: “Dal folto della boscaglia dove si sono attestati i filippini partono ripetute e incessanti scariche di fucileria. È uno di quei fieri e ostinati episodi di resistenza che hanno fatto di Caloocan una delle più sanguinose battaglie della rivolta filippina… Questo è una delle migliori scene di battaglia mai girate: la prima scarica prende direttamente di mira l’inquadratura, e l’avanzata dei soldati americani – che sembrano attraversare lo schermo – è un momento entusiasmante; la graduale uscita di scena dei combattenti mantiene vivo l’interesse fino all’ultimo istante.” (Edison Films, Marzo 1900, pag. 4) È interessante che i funzionari della Edison abbiano sentito il bisogno di fornire spiegazioni.In Capture of Boer Battery by the British (1900), James White piazza la cinepresa alle spalle del reparto boero, per filmare gli Highlanders che, nei loro caratteristici kilt, escono dalla foresta per travolgere la postazione boera.“Nulla può uguagliare l’indomabile caparbietà dei Gordon Highlanders che avanzano tranquilli sotto il micidiale fuoco dei boeri, i cui cannoni tuonano incessantemente. Uno a uno, gli artiglieri cadono accanto ai loro pezzi, e quando il fumo si dirada per un istante, scorgiamo gli Highlanders avvicinarsi sempre più alla postazione contesa. Con un ultimo, violento assalto le difese vengono sopraffatte e i vincitori, tra gli urrà, piantano il proprio vessillo sul luogo che hanno conquistato a così caro prezzo.” (Edison Films, luglio 1901, pagg. 28-29)Nei film che riprendono le acrobatiche prodezze del Wild West Show uomini a cavallo avanzano dal fondo dell’inquadratura verso la cinepresa, e le scene sono organizzate secondo uno schema di movimenti che descrivono archi e linee diagonali; le sagome di animali e veicoli sono tagliate nella parte inferiore dell’inquadratura. In U.S. Infantry Supported by Rough Riders at El Caney della Edison (1898), dozzine di cavalieri galoppano verso la cinepresa, girando bruscamente a sinistra pochi metri prima di raggiungerla. Charge of Boer Cavalry (1900) ci mostra una carica di cavalleria che oltrepassa la cinepresa, sfiorandola da entrambi i lati. La descrizione che ne leggiamo nel catalogo della Edison Films (luglio 1901, pag. 28) ricorda le parole dedicate da George Sadoul al leggendario treno dei Lumière.

rimusicazioni.org

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