Galleria Goethe + Alessandro Casciaro: 50 anni d’Arte, 1 futuro a colori

Cinquant’anni sono un traguardo importante, mezzo secolo, un periodo di tempo che ha a che fare con la storia insomma. Un anniversario come questo è un occasione per guardare al cammino percorso e prendere le coordinate per quello da percorrere.

La galleria Goethe, nel cinquantesimo dalla sua apertura, Sabato 22 Novembre, inaugura un’ampia mostra retrospettiva che rivedrà esposte opere di pittura e scultura che già furono esposte negli spazi della prima galleria bolzanina, Dix, Wotruba, Depero, Vedova. Non mancheranno poi i nomi più illustri degli artisti sudtirolesi che alla galleria hanno legato le loro fortune, quali Bonell, Flora, Plattner, Vallazza.

Contemporaneamente, la galleria Goethe 2 esporrà una variegata miscellanea di opere di artisti contemporanei.

A fine Dicembre, terminata la retrospettiva, chiuderà la sede storica di via della Mostra, continuando l’attività nella sola galleria Goethe 2 di via Cappuccini che prenderà quindi il nome di Alessandro Casciaro.

Proprio nello spazio della Goethe 2, incontro Alessandro Casciaro alle prese con l’allestimento dell’imminente esposizione. 

Chiude Goethe 1, riapre rinnovata ed ampliata Goethe 2 e prenderà il nome di Alessandro Casciaro…

Con la chiusura dei locali storici della Goethe il nome Goethe 2 perde la sua ragione di esistere, la storia e il nome della galleria di via della Mostra sono così legate a quella sede che sembrerebbero sminuiti da un mero trasferimento in via Cappuccini.

Il nostro infatti non è un passo indietro ma l’inizio di una nuova avventura, con una nuova programmazione e una rinnovata attenzione a ciò che succede nelle realtà estere.

Un taglio netto rispetto al passato oppure una compenetrazione tra passato e futuro?

Rimarremo comunque un punto di riferimento per chi cerca opere degli artisti che storicamente abbiamo sempre rappresentato, come Karl Plattner, Paul Flora, Markus Vallazza, ma questo cambio d’abito sarà di certo l’occasione per diventare una galleria internazionale protagonista di un mercato che ormai è globale.

Il fenomeno della globalizzazione ha creato accessi e scambi un tempo impensabili, contaminando categorie un tempo decisamente differenti per interessi e attitudini. Questo fenomeno ha creato nuovi acquirenti? Esiste da parte vostra un interesse a rendere maggiormente “accessibile” il mercato dell’arte con scelte artistiche e di prezzo avvicinabili da un pubblico più vasto?

La questione non è banale, è necessario trovare il giusto equilibrio tra vendite di opere importanti con un certo ritorno economico e l’acquisizione di nuovi clienti, sicuramente continuerò il mio interesse per la ricerca di nuovi talenti. Per quanto riguarda il mercato globale che si è venuto a creare, credo che sia diventato imprescindibile partecipare alle fiere del settore e ritengo altrettanto interessante l’organizzazione di mostre ed eventi al di fuori dei locali della galleria.

Per concludere, chiedo ad Alessandro Casciaro quale obiettivo si ponga per il futuro della rinnovata/nuova galleria di Via Cappuccini. Con lo stesso piacere con cui mi ha parlato fino ad adesso e con l’entusiasmo con cui mi ha mostrato la disposizione “Petersburger” delle opere che sta appendendo alle pareti, Alessandro si spiega con un’efficace metafora.

Il mercato dell’arte a livello mondiale è simile ai campionati di calcio, è come esistessero una serie A, B e C, il mio sogno è di giocare in serie A, ovvero avere a che fare con i collezionisti e i musei più importanti, ed accedere alle principali fiere quali Basel, Miami. Questo richiederà importanti risorse economiche e artisti di grande rilievo, ci porremo degli obiettivi e troveremo la nostra personale strada.