La Banda dei Bandi. Making Stories: gli studenti LUB cercano oggetti inutili da trasformare

03.11.2014
Making stories LUB BZ UNI BZ

Con il progetto ‘Making Stories’ gli studenti della LUB trasformano le nostre cose ormai inutili in oggetti significativi.

Il progetto interdisciplinare degli studenti delle Facoltà di Informatica e Design della Libera Università di Bolzano invita la comunità a donare i propri oggetti inutili.

I prodotti che acquistiamo sono progettati per inserirsi in una strategia di mercato che li programma già per avere un ciclo di vita definito e breve: noi consumatori siamo indotti a comperare prodotti o servizi nuovi per rimpiazzare quelli vecchi. Il progetto ‘Making Stories’ vuole spezzare questo ciclo senza fine e generare soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla comunità, catalizzando le idee e le visioni degli studenti attorno ad un obiettivo comune.

‘Making Stories’ è un progetto interdisciplinare degli studenti delle Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche e Design e Arti della Libera Università di Bolzano, in collaborazione con il TIS Innovation Park e Open City Museum. Uno degli obiettivi del progetto è creare vere relazioni tra vita accademica e realtà, potenziando il processo di apprendimento degli studenti e il loro ruolo nella società.

Il progetto prenderà avvio il 5 novembre 2014, dalle ore 10.30 alle 19.00, in Piazza del Grano, con la raccolta di cose inutili. Il pubblico è invitato ad incontrare lo staff di ‘Making Stories’ e a portare oggetti che ormai hanno perso la propria utilità. L’obiettivo è quello di raccogliere fino a 2.500 pezzi, che saranno trasformati dagli studenti in oggetti utili e significativi. Tutti possono contribuire a questa causa ed essere parte della soluzione.

1‘Making Stories’ cerca:
• oggetti piccoli, specialmente gadget elettronici o cose di uso quotidiano
• oggetti rotti da riparare (niente mobili) 
• oggetti con parti mancanti
• oggetti significativi a cui dare nuova vita

Gli oggetti devono essere puliti; non saranno accettate vecchie batterie e pile; tra gli oggetti non desiderati ci sono giornali, oggetti sporchi, cibo, elettrodomestici e mobilia di grandi dimensioni. 
Unica regola da seguire: l’oggetto deve entrare in una normale cassetta della frutta!

Seguiranno ulteriori eventi pubblici in altre zone del territorio, in modo da dare ad un pubblico più ampio l’opportunità di partecipare alla fase di raccolta.

Ogni progetto di ricerca degli studenti può essere una soluzione originale alle tante istanze della comunità in attesa di nuove intuizioni. L’incontro di interessi, abilità e conoscenze diverse può far nascere nuove ispirazioni e soluzioni che non saranno limitate alla sfera accademica, ma toccheranno la società e si occuperanno di necessità vere: economiche, ambientali, educative, mediche, culturali, sociali ecc.
Per la prima volta, più di cento studenti del primo anno di entrambe le facoltà lavoreranno assieme ad un progetto comune e saranno coinvolti direttamente con la comunità, in modo da promuovere il dialogo, lo scambio e l’apprendimento reciproco. Che impatto può avere sulla comunità un progetto studentesco interdisciplinare? Cosa possono imparare gli studenti dalla gente, e quali conoscenze possono condividere? Queste sono alcune delle questioni che il progetto vuole esplorare nei prossimi mesi, per poi presentare i risultati a gennaio 2015.

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