Culture + Arts > Cinema

October 13, 2014

HomeGrown Reviews: The equalizer – Il vendicatore

Sara Masè

Titolo originale: The Equalizer

Regista: Antoine Fuqua

Di cosa parla: Bob (al secolo, Robert) un uomo di mezz’età (se questo concetto vuole ancora dire qualcosa oggi), interpretato da uno spumeggiante Denzel Washington, lavora in un grande supermercato di fai da te, “anziano” rispetto agli altri lavoratori e molto reticente circa la propria precedente occupazione. Nessuno potrebbe mai immaginare infatti che dietro le spoglie del tranquillo operaio si celi un ex agente speciale di qualche forza governativa, dotato di incredibili capacità di combattente, stratega ed esperto di intelligence. Quando una sua conoscente, una giovane prostituta viene malmenata dal suo protettore, scatta in Robert un meccanismo che lo spinge ad affrontare il proprio passato per riequilibrare le ingiustizie perpetrate dalla potentissima mafia russa…

Cosa spacca: si può dire che il protagonista spacca tutti i cattivi, facendo loro molto male e riassestando gli equilibri tra le forze del bene e del male, che, nel caso specifico, significa niente po po’ di meno che smantellare un intero ramo della mafia russa, arrivando fino alla testa del serpente direttamente a Mosca (che il cattivone di turno si chiami Vladimir Puskin la dice lunga, come ammette lo stesso regista).

L’atmosfera esterna del bar frequentato dal protagonista richiama vagamente i quadri di Hopper, quasi un sottilissimo omaggio onirico alla visione dell’America

Il film non si rivela nulla di più e nulla di meno di quanto ci si poteva attendere dal trailer, e, di questi tempi, non è certo un difetto. Un film di azione, magari un po’ violento, dove l’“eroe” annichilisce i cattivi ed i buoni possono dormire sonni tranquilli ….

Cosa fa schifo: …. rimanendo perfettamente ignari di quello che protegge la loro cosiddetta sicurezza e tranquillità. Questo è il messaggio che non può non cogliersi nella visione del film, e rappresenta una stringente logica reazionaria, dove in nome della sicurezza e del bene comune si possono anche giustificare la violenza e l’attacco ai cattivi con le loro stesse armi, se non con qualcosa di peggiore.

Menzione speciale: al nuovo sogno americano, la vita semplice dell’uomo comune che sogna lavoro e non ha troppi grilli per la testa. 

Consigliato a chi: di sparatorie esplosioni e combattimenti con le armi più inusuali non ne ha abbastanza

Voto ponderato:

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.