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September 1, 2014

Rosenfinder. Inside Rosengarten Festa: la creatività è uno strumento #2

Franz
Rosenfinder è un altro progetto a cui sarà dedicato un I.Point alla Rosengarten Festa. Esserci ed essere trovati. Una mappa, un mondo virtuale, un mondo reale. I luoghi del quartiere, e l'universo dei tag. Rosenfinder è un progetto sviluppato da pixxelfactory.

Cosa è Rosenfinder?

Rosenfinder è il progetto di un portale web aggregatore di risorse, che permette alle realtà di quartiere di essere trovate sul web all’interno del quartiere stesso. Far conoscere il quartiere, quindi, per conoscerlo e riconoscersi in esso.

Cosa non è Rosenfinder?

Rosenfinder non è un social network: non ci sono commenti degli utenti, né vengono dati voti o likes alle attività. Rosenfinder vuole stimolare la conoscenza del quartiere attraverso il web nel modo più oggettivo e imparziale possibile.

SEO: tre lettere che fanno la differenza.

La parola SEO, che è l’acronimo di Search Engines Optimisations, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca, ha creato e sta creando tuttora una serie di comportamenti e adattamenti del linguaggio di comunicazione nuovi, misteriosi e affascinanti.

In passato era sufficiente, a un negozio o a un’attività di nuova apertura, farsi conoscere attraverso la scelta di un nome fantasioso e accattivante, e allestire una vetrina disponendo i prodotti con cura e maestria. “Testo” e “immagine” dovevano essere inscindibilmente legati e collegati l’uno all’altro in un connubio solido, prevedibile e, si può dire, quasi banale. Un’insegna che avesse recitato “La casa del gusto”, quindi, associata a una vetrina piena di salumi e formaggi, ci avrebbe fatto dedurre che si trattasse di una gastronomia. Analogamente, se al posto di salumi e formaggi ci fossero state torte e dolci, ne avremmo evinto di essere di fronte a una pasticceria.

L’avvento di internet, e in particolare l’esigenza di farsi trovare sul web, ha fatto nascere una serie di espedienti e tecniche ad essa finalizzati -il SEO, appunto- che ha invalidato il sodalizio tra contenuto e rappresentazione, tra parola e forma.

Inizialmente per i siti web venivano utilizzati i testi ripresi dai depliant e questo, talvolta, rischiava di ingenerare notevoli confusioni. Una frase come “Il futuro che non c’era” poteva infatti essere lo slogan di una automobile innovativa, se associata alla giusta immagine. Ma la stessa poteva essere adattata anche a una compagnia telefonica, a un prodotto tecnologico, o a qualsiasi altro articolo legato all’idea di novità e cambiamento.

I motori di ricerca, però, non sono in grado di “leggere” le immagini, e ciò che indicizzano è il puro testo. “Il futuro che non c’era”, quindi, presentava un’ulteriore problema: era infatti una locuzione che nessuno avrebbe mai digitato in internet con l’obiettivo di trovare qualcosa, un coacervo di parole di sicuro impatto concettuale, ma di efficacia e utilità nulla a livello ricerca su web, dove si ha piuttosto l’abitudine di utilizzare parole semplici e immediate.

Ma torniamo a “La casa del gusto”: risulta evidente che, per farsi reperire attraverso i motori di ricerca, non le basterà aggiungere un sottotitolo quale “specialità gastronomiche”, perché questa è una frase che difficilmente verrà cercata. Le sarà necessario scendere nel dettaglio, arricchire il sito di informazioni e, soprattutto, riportare all’interno dei testi scritti per il web termini quali “speck Alto Adige”, “formaggio di capra”, “specialità Alto Adige” e simili. Dovrà cioè inserire delle “parole chiave” che le permetteranno di essere indicizzata e trovata da utenti che effettuano quella particolare ricerca. Il tutto, inoltre, senza poter ricorrere in alcun modo alle immagini, che non scompariranno, ovviamente, dalle pagine, ma che assumeranno il ruolo, non meno importante, di elemento captatore dell’attenzione. Dopo aver cliccato su di un risultato ottenuto attraverso un motore di ricerca, infatti, se l’utente non sarà attratto dalle fotografie collegate al testo, finirà per abbandonare il sito in questione piuttosto velocemente.

Testo e immagine, quindi, non sono più un’unica entità, ma singole componenti di un tutto, al contempo separate e complementari, ed entrambe fondamentali.

Su Internet, pertanto, l’essere trovati dai motori di ricerca è strettamente legato al modo in cui le informazioni vengono scritte sul sito, oltre che, ovviamente, da moltissimi altri fattori, molti dei quali indirettamente condizionabili. Accade infatti che spesso chi ha una maggiore disponibilità di risorse da investire nella “pubblicità” riesca ad ottenere una posizione predominante rispetto a coloro che possono puntare esclusivamente sull’attenzione ai dettagli di cui sopra.

Da Locale a Globale a Locale

Uno dei fondamenti del successo del commercio elettronico è stata, ed è tuttora, la possibilità di vendere i propri prodotti ovunque nel mondo. Chiunque può collegarsi all’online shop de “La casa del gusto” e farsi spedire del vero speck dell’Alto Adige: gli acquisti si fanno comodamente da casa. A questo va aggiunto il fatto che, ormai, si è sempre più estranei alla propria città e al proprio quartiere in particolare. Per molti, infatti, il luogo dove si vive è una sorta limbo delimitato dalle mura della propria casa: è come se, di fatto, si abitasse fisicamente in un luogo, ma si vivesse virtualmente in un altro, molto più vasto e ricco, tanto di stimoli, quanto di prodotti. Con l’auto ci si sposta tangibilmente, con il web virtualmente: gli acquisti si fanno nei grossi centri commerciali o online, le situazioni e gli eventi si cercano e si creano al di fuori della propria quotidianità. Molti, in questo modo, non sanno cosa vi sia a pochi passi da loro, e finiscono per perdersi in lunghe ricerche online di servizi o prodotti che hanno in realtà a pochi passi da casa propria. E questo accade perché, a livello locale, il lavoro di SEO è spesso sottovalutato. Sempre per restare sul nostro esempio, potremmo avere un negozio che vende il miglior speck dell’Alto Adige a qualche decina di metri da casa nostra e non saperlo semplicemente perché non si trova sul motore di ricerca. Ed è proprio per questo che diventa importante, per una realtà locale anche piccola, essere presente su web in modo chiaro, esplicito e inequivocabile.

I motori di ricerca, sempre più usati su dispositivi dotati di localizzatore di posizione, sono in grado di perfezionare i risultati in base alla prossimità, dandoci per primi quelli a noi più vicini. Un turista che cerca “speck Alto Adige” mentre è in una determinata zona della città, può essere indirizzato al negozio fisicamente più vicino alla sua posizione.

Ma questo aspetto presenta notevoli vantaggi anche per chi vive in una determinata zona: innanzi tutto l’indubbia convenienza del km0, ma anche la possibilità di riprendere possesso sociale e culturale del luogo in cui si vive, il quartiere, che che spesso non si conosce o si conosce solo superficialmente.

Il concetto di vicinanza non si applica solo ai prodotti, ma anche ai servizi. Nonostante il fatto che anche in questo caso molte attività possano essere svolte online, telefonicamente, tramite videoconferenza o skype, il contatto umano resta comunque il miglior strumento marketing a disposizione.

Gli obbiettivi di Rosenfinder.

L’idea di base di Rosenfinder è quella di dare chiara visibilità sui motori di ricerca a tutte le attività del quartiere, ottimizzandole in tal senso per il SEO. Esserci ed essere trovati sul web, quindi, per poter essere raggiunti facendo pochi passi.

Dal locale al globale per tornare al locale, Rosenfinder si pone come obbiettivo di stimolare le connessioni vitali tra i nodi del quartiere.

pixxelfactory

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