Music
August 18, 2014
Theresia senza rete
Parola all'ascolto
Un’orchestra senza direttore.
- Possibile? -
- il Maestro avrà avuto certamente un contrattempo -
- il pubblico in sala non l’ha accolto con un caloroso applauso -
- se l’è senz’altro presa: il direttore non si palesa -
Fra lo stupore del pubblico, la Theresia Youth Baroque Orchestra (a dirla tutta, uno stuolo di bellissime fanciulle affiancate da un numero esiguo di giovani colleghi) attacca il Divertimento in Fa Maggiore di Mozart alla Filarmonica di Rovereto senza il proprio direttore.
Una scelta forte, quasi un tacito manifesto: l’orchestra non è di chi la dirige, bensì dei suoi musicisti; e loro, oltre che musicisti, sono anche giovani. La 27ma edizione del Festival Internazionale Mozart non può avere esordio migliore: osservare questi ragazzi trasportati dalle loro note ondeggiare all’unisono e cercare con lo sguardo un complice fraseggio, trasformando l’armonia da un concetto musicale ad uno marcatamente sociale e fraterno, fa trapelare la loro voglia di co-struire nel senso etimologico del termine.
A nessuno è sfuggito come i giovani abbiano tributato il loro omaggio, sbattendo ripetutamente i piedi a mo’ di plauso, al successo del loro compagno Juan Molero Ramos, interprete superlativo della parte solista del concerto per clarinetto di Johann Stamitz. Una sintonia che esplode definitivamente nella sinfonia VB 144 di Joseph Martin Kraus dal sapore decisamente pre-romantico.
Se i ragazzi si esibiscono all’insegna di una spiccata collaborazione, il direttore Claudio Astronio, nel suo decantato eclettismo, si sbizzarrisce: inizialmente eclissatosi, veste successivamente i panni del direttore-esecutore accompagnando al cembalo la propria ensemble; infine, bacchetta alla mano, tesse silenziosamente le melodie dei musicisti. La loro grande coesione è merito anche della sua discreta presenza.
Recensione di Davide Pierbattista
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